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De Gennaro

Che ci azzecca De Gennaro alla Banca Popolare di Bari?

Gianni De Gennaro sarà il nuovo presidente dalla Popolare di Bari e nel cda dell'istituto ora controllato da Mcc (Mediocredito centrale, di proprietà di Invitalia-Mef) ci sarà anche un nome gradito al presidente della Regione Puglia, Emiliano. Tutte le novità.

Da Jacobini a De Gennaro. Non mancano novità e sorprese per la travagliata Banca Popolare di Bari.

Gianni De Gennaro sarà il nuovo presidente dalla Popolare di Bari e nel cda del gruppo bancario pugliese ora controllato da Mcc (Mediocredito centrale, di proprietà di Invitalia, dunque del Tesoro) spunta anche un nome vicinissimo al riconfermato presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Infatti a sorpresa – rispetto ai nomi che circolavano alla vigilia, quello dello stesso numero uno di Mcc, Bernardo Mattarella – sarà De Gennaro che l’assemblea dei soci, convocata dai commissari straordinari per il 15 ottobre, manderà alla guida dell’istituto di credito commissariato a dicembre 2019 dalla Banca d’Italia.

Come aveva anticipato Repubblica lo scorso 3 settembre, il nome dell’ex capo della Polizia, l’ex direttore generale del Dis (dipartimento di coordinamento dei Servizi segreti, ossia di Aise e Aisi), ex sottosegretario alla Presidenza del Governo Monti con delega ai Servizi e, fino a pochi mesi fa, per quasi 7 anni, presidente di Leonardo (l’ex gruppo Finmeccanica), è nella lista che Mcc (Mediocredito centrale), che ha il 97% del capitale sociale della Popolare, ha depositato in tarda serata, ieri, alla scadenza del termine per l’invio delle proposte per il cda ed il collegio dei sindaci.

Insieme a De Gennaro altri 6 consiglieri indicati nella lista di Mcc: Giampiero Bergami (direttore generale da qualche settimana), indicato come amministratore delegato e, sempre in quota Mcc, anche Elena De Gennaro, che è la cfo del Mediocredito centrale.

Poi – sottolinea il Sole 24 Ore – “Paola Girdinio, indipendente, e Cinzia Capano, avvocato, già assessore nella giunta comunale di Michele Emiliano e parlamentare PD nella XVI legislatura, e riferimento della regione Puglia nell’esecutivo, in linea con la dichiarazione di Emiliano, sostenuta dal ministro Gualtieri, di avere un ruolo nel capitale della Popolare con 60 milioni di euro, partecipazione da affidare alle cure di Pugliasviluppo, società in house”.

Sempre per il territorio – specifica il quotidiano confindustriale – “nella lista vi sono anche gli avvocati Roberto Fusco e Bartolomeo Cozzoli, quest’ultimo di Bisceglie, nella Bat, molto vicino al ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e già commissario straordinario (legge Marzano) per alcuni anni, a partire dalla nomina del dicembre del 2013, della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, ente in amministrazione straordinaria, più nota come Casa della Divina Provvidenza, al centro di una inchiesta della procura di Trani che, nel 2015, portò all’arresto di dieci persone ritenute responsabili di un crac da 500 milioni di euro”.

Sbuffi confindustriali? Chiosa il Sole: “Nessun imprenditore dunque tra i nomi proposti, né docenti universitari come pure ha suggerito lo stesso presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana. Nella proposta di Mcc la durata del cda è per 3 esercizi e per il collegio sindacale viene indicato come presidente Luca Aniasi”.

ECCO IL CURRICULUM DI GIANNI DE GENNARO SCRITTO DA DE GENNARO

Giovanni De Gennaro è Presidente di Leonardo S.p.a. dal 4 luglio 2013.

Nato a Reggio Calabria nel 1948, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Dopo il servizio di leva come ufficiale di complemento dell’Esercito e un breve periodo di lavoro presso il Ministero del Tesoro, entra nell’Amministrazione dell’Interno, nei ruoli di funzionario di Pubblica Sicurezza.

Percorre gran parte della sua carriera professionale nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza fino al 1994, anno in cui viene nominato Prefetto di Prima Classe.

Nel 2000 assume l’incarico di Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Successivamente, nel 2007, gli vengono conferite le funzioni di Capo Gabinetto del Ministero dell’Interno.

Nel corso dell’incarico, in ragione della eccezionale gravità della crisi connessa allo smaltimento dei rifiuti in Campania, il Governo gli affida per un periodo di 120 giorni il compito
di temporanea gestione dell’emergenza, nominandolo Commissario Straordinario.

Nel 2008 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore Generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) con il compito aggiuntivo di dare attuazione, sotto il profilo normativo ed organizzativo, alla complessa riforma dei servizi di informazione voluta dal Parlamento nel 2007.

Il Consiglio dei Ministri lo nomina, nel 2012, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega per i servizi di informazione e sicurezza. In rappresentanza del Governo, ha partecipato all’iter di approvazione, accolto all’unanimità dal Parlamento, di un’ulteriore parziale riforma normativa della legge sui servizi di informazione, con particolare riferimento alla delicata materia del segreto di Stato.

Nel 2000 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine “Al merito della Repubblica”.

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