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Arnese

Scannapieco apre la Cassa, Sogin ko, forza Ffp2, Repubblica chiede il bis a Mattarella

Cassa depositi e prestiti (Cdp), Sogin, Covid, Mattarella e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

 

ABBASSO LE CHIRURGICHE, AVANTI CON LE FFP2

 

CHE ARIA TIRA?

 

LA REPUBBLICA PRO MATTARELLA BIS

 

MATTARELLA FARA’ IL BIS?

 

RENZISMI

 

E’ TORNATA LA LIRA!

 

A CHI APRE LA CASSA SCANNAPIECO

Fincantieri, Cdp e i conti (in perdita) di Psc di Moretti

SOGIN KO?

 

I NUMERI NUCLEARI DI SOGIN

 

OCCHIO AGLI INFERMIERI

 

CHE DICONO I MERCATISTI DOC?

Mister Bond di Invitalia toglie stelle alla trasparenza di Infratel

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO REPUBBLICA SU CDP E PSC:

Partono da Psc e Pizzarotti gli investimenti del Patrimonio Rilancio, la dote pubblica gestita da Cassa depositi e prestiti (Cdp) per puntellare le medie aziende in difficoltà causa Covid-19. Nelle ultime settimane il cda dell’istituto di promozione nazionale ha deliberato i primi due interventi, entrambi “non di mercato”, su due gruppi di impiantistica e costruzioni per complessivi 137 milioni di euro. Un antipasto della dotazione pensata, in grande, dal governo Conte, e che il governo Draghi deve declinare. L’orientamento del premier – già emerso nel piano strategico della Cdp di Dario Scannapieco, come pure nei regolamenti del fondo al via – è tuttavia di limitare l’interventismo nell’economia privata. E anche Patrimonio Rilancio, che doveva cubare 40 miliardi, finora ha avuto apporti di titoli del Tesoro per 3 miliardi, e si prevede una capienza frazionale rispetto all’idea iniziale. Il primo dossier è paradigmatico. Intanto non è «di mercato», ma sfrutta la cornice temporanea che deroga agli aiuti di Stato, estesa fino a giugno 2022. Riguarda Psc, società di impiantistica con ambizioni grandi almeno quanto i debiti: dal bilancio 2020 – in rosso per 98 milioni dopo ricavi per 256 milioni (-22%) – ammontano a 1,17 miliardi. Anche tolti gli 800 milioni di «acconti per commesse non ancora completate», i debiti superano i ricavi. Il gruppo della famiglia Pesce nell’agosto 2020 ebbe già un primo supporto pubblico: un prestito bancario da 75 milioni con garanzia pubblica di Sace al 90%. Presto arriveranno 39,5 milioni del fondo gestito da Cdp, in forma di prestito convertibile. La

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