ABBASSO LE CHIRURGICHE, AVANTI CON LE FFP2
“La mascherina chirurgica è efficace nel proteggere gli altri da noi stessi ma è inefficace dal proteggere noi dagli altri: è un colabrodo", dice Mario Balzanelli, presidente nazionale del Sistema 118, all'Huffington Post Italia.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
"Proponiamo di eliminare le mascherine chirurgiche a meno che non siamo ambienti poco affollati e di utilizzare tassativamente le mascherine FFP2. È necessario fare di questo dispositivo una barriera permanente che ci tuteli". (Mario Balzanelli, presidente del Sistema 118)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
Il Lazio si prepara all’obbligo delle mascherine all’aperto dappertutto e non solo nei luoghi affollati. Nell’ordinanza di Zingaretti, che entrerà in vigore il 23 dicembre e durerà un mese, sarà anche raccomandato l’uso delle protezioni Ffp2 sui mezzi pubblici. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
CHE ARIA TIRA?
"Sui media forse troppo spazio ai No Vax", ha detto Mattarella. Una delle tribune è stata su La7 "L'Aria che tira" di Myrta Merlino (pro Vax e pro Green pass), nominata da Mattarella Cavaliere della Repubblica per "Informazione e servizio pubblico fatto durante la pandemia". Stop
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 20, 2021
LA REPUBBLICA PRO MATTARELLA BIS
"Potrebbe essere logico rivolgersi a Mattarella per chiedergli un ultimo servizio alla Repubblica. Così da mantenere quel “tandem” istituzionale con Draghi a Palazzo Chigi che finora ha funzionato bene". (Stefano Folli, Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
MATTARELLA FARA’ IL BIS?
"Per una volta Mattarella non ha pronunciato parole di commiato. Avrebbe potuto farlo, nella circostanza del saluto alle alte cariche dello Stato, ma ha preferito invece insistere sui pericoli del Covid, un modo per invitare tutti al senso di responsabilità". (Stefano Folli)
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RENZISMI
Maria Elena Boschi (Italia Viva): “Salvini ha ragione lavoriamo insieme per un nome condiviso”. (titolo Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
E’ TORNATA LA LIRA!
Un amico mi ha mostrato un decreto del 21/10/2021 di Citazione della procura della Repubblica. Il decreto avverte che «in caso di mancata comparizione» sarà condannato al pagamento della somma da lire centomila a lire un milione». (Alessandro Penati, Domani Quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
A CHI APRE LA CASSA SCANNAPIECO
I primi 2 salvagenti Cdp – con il fondo Patrimonio Rilancio – per imprese in crisi vanno a Psc e Pizzarotti. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
Fincantieri, Cdp e i conti (in perdita) di Psc di Moretti
SOGIN KO?
"Il ministro Cingolani ha intenzione di commissariare la società statale Sogin". (Milena Gabanelli)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 20, 2021
I NUMERI NUCLEARI DI SOGIN
Alla fine del 2020 Sogin è già costata in bolletta elettrica 4 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi sono serviti a pagare gli stipendi del personale (lievitato da 650 a 1.100 unità), le auto di alta gamma e altri benefit e bonus agli oltre 30 dirigenti. (Milena Gabanelli)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 20, 2021
OCCHIO AGLI INFERMIERI
"Aumento dei contagi tra i vaccinati, a partire dagli operatori sanitari: secondo il sindacato infermieri Nursing Up ci sarebbero stati 5mila casi nell’ultimo mese". (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
CHE DICONO I MERCATISTI DOC?
Anni fa su vicende del genere i turbo-liberisti si sarebbero stracciati le vesti (giustamente), ma ora molti di loro stanno in altre faccende affaccendati al governo o in qualche strapuntino pubblico. Dunque meglio non disturbare il manovratore. Bravi.https://t.co/AQOVYxhI6u
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 21, 2021
Mister Bond di Invitalia toglie stelle alla trasparenza di Infratel
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO REPUBBLICA SU CDP E PSC:
Partono da Psc e Pizzarotti gli investimenti del Patrimonio Rilancio, la dote pubblica gestita da Cassa depositi e prestiti (Cdp) per puntellare le medie aziende in difficoltà causa Covid-19. Nelle ultime settimane il cda dell’istituto di promozione nazionale ha deliberato i primi due interventi, entrambi “non di mercato”, su due gruppi di impiantistica e costruzioni per complessivi 137 milioni di euro. Un antipasto della dotazione pensata, in grande, dal governo Conte, e che il governo Draghi deve declinare. L’orientamento del premier – già emerso nel piano strategico della Cdp di Dario Scannapieco, come pure nei regolamenti del fondo al via – è tuttavia di limitare l’interventismo nell’economia privata. E anche Patrimonio Rilancio, che doveva cubare 40 miliardi, finora ha avuto apporti di titoli del Tesoro per 3 miliardi, e si prevede una capienza frazionale rispetto all’idea iniziale. Il primo dossier è paradigmatico. Intanto non è «di mercato», ma sfrutta la cornice temporanea che deroga agli aiuti di Stato, estesa fino a giugno 2022. Riguarda Psc, società di impiantistica con ambizioni grandi almeno quanto i debiti: dal bilancio 2020 – in rosso per 98 milioni dopo ricavi per 256 milioni (-22%) – ammontano a 1,17 miliardi. Anche tolti gli 800 milioni di «acconti per commesse non ancora completate», i debiti superano i ricavi. Il gruppo della famiglia Pesce nell’agosto 2020 ebbe già un primo supporto pubblico: un prestito bancario da 75 milioni con garanzia pubblica di Sace al 90%. Presto arriveranno 39,5 milioni del fondo gestito da Cdp, in forma di prestito convertibile. La