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Cdp, Muzinich, Pagani e le amnesie a 5 stelle

Come è nata e chi ha approvato l'operazione di Cdp con il fondo statunitense Muzinich dove ai vertici c'è l'ex direttore generale del Tesoro, Fabrizio Pagani.

 

La Cdp capeggiata da Dario Scannapieco pappa e ciccia con il fondo americano Muzinich dove lavora l’ex dg del Tesoro, Fabrizio Pagani?

La domanda serpeggia nei palazzi della politica dopo un comunicato di Cdp la scorsa settimana e un articolo odierno del quotidiano La Notizia, sempre molto attento e appassionato ai movimenti del Movimento 5 Stelle.

“Cento milioni al fondo estero, lo strano investimento della Cdp, l’ad Scannapieco vara l’operazione con Muzinich”, si legge sul quotidiano.

In effetti l’8 febbraio scorso un comunicato di Cassa depositi e prestiti (controllata dal ministero dell’Economia) attesta: “Un miliardo di euro per offrire nuove opportunità di crescita e finanziamenti a oltre 100 PMI e Mid Cap europee colpite dagli effetti economici della pandemia. Questo è l’obiettivo del fondo Muzinich Diversified Loans Fund II in cui Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) si sono impegnati a investire complessivamente 150 milioni di euro (rispettivamente 100 milioni da CDP e 50 milioni dal FEI)”.

Ma a ben vedere l’operazione, comunicata la settimana scorsa, è stata presentata e approvata durante la gestione Cdp di Fabrizio Palermo, l’amministratore delegato non confermato dal governo Draghi che ha scelto Scannapieco, già vicepresidente della Bei, alla testa del gruppo Cassa depositi e prestiti.

L’operazione, infatti, ha avuto l’ok nel marzo 2021 con un passaggio nel cda, quando alla guida di Cdp c’era Palermo.

Comunque la mossa, come ha dichiarato l’attuale numero uno di Cdp, Scannapieco, è “in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024”.

I 100 milioni del gruppo controllato dal Mef e partecipato dalle fondazioni bancarie hanno destato interesse anche perché ai vertici del fondo Muzinich (che lavora con le maggiori banche e istituzioni del mondo) c’è l’ex direttore generale del Tesoro, Fabrizio Pagani, ora Global Head of Economics and Capital Market Strategy di Muzinich,

Quello stesso Pagani che si profonde in critiche e consigli a Tesoro e istituzioni su cosa fare e non fare su Mes, Recovery Plan, debito pubblico e non solo.

Il silenzio, a volte, può essere opportuno e non solo d’oro.

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