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Carlo Bonomi come un ciclone sulla Luiss?

Che cosa succede e che cosa si dice alla Luiss, l'università confindustriale

 

Giorni di apprensione per i vertici della Luiss, l’università di proprietà della Confindustria.

A breve andrà in onda la successione alla presidenza: al posto di Vincenzo Boccia arriverà Carlo Bonomi. Si sa che il presidente uscente di Confindustria diventa presidente dell’ateneo confindustriale. Infatti Vincenzo Boccia concluse il mandato il 20 maggio 2020 e dal giugno 2019 divenne presidente dell’Università Luiss Guido Carli (l’attuale cda si insediò nei primi giorni di ottobre del 2019)

Per Boccia e Bonomi è dunque l’ora dei traslochi. E Bonomi, da viale dell’Astronomia, sede romana della confederazione degli industriali, si sposterà alla Luiss e già sta testando il terreno: si sta informando sui conti (in ottimo stato, peraltro, con una florida liquidità), sta studiando governance e assetti accademici.

Inoltre in Luiss si bisbiglia che l’attuale presidente di Confindustria avrebbe adombrato l’idea di avere anche un adeguato ufficio-appartamento di rappresentanza.

Insomma, la prima impressione di chi nell’ateneo privato sta scrutando le prime mosse di Bonomi in vista della successione è che non sarà per nulla un presidente di campanello, ma operativo, presente e fors’anche pressante. Una sorta di direttore generale de facto, anche?

Un campanello di allarme per Giovanni Lo Storto, attuale direttore dell’ateneo? Si vedrà.

Come si vedrà anche se sulla scia delle tonitruanti dimissioni di Paola Severino, avvocato ed ex ministro, da vicepresidente della Luiss (qui e qui gli approfondimenti sulle dimissioni), Bonomi coglierà la palla al balzo delle tensioni latenti nel consiglio di amministrazione per azzerare tutto e poter così plasmare al meglio la sua Luiss.

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