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Bper, ecco come chiudono in nero i conti della Popolare Emilia Romagna

Numeri, confronti e commenti sui primi tre mesi del 2018 nei conti di Bper, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna guidata dall’ad, Alessandro Vandelli, dopo il rinnovo del consiglio di amministrazione per effetto della recente assemblea dei soci (qui l’approfondimento di Start Magazine). Ecco i dettagli sui conti del primo trimestre dell’anno per Bper. I NUMERI…

Numeri, confronti e commenti sui primi tre mesi del 2018 nei conti di Bper, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna guidata dall’ad, Alessandro Vandelli, dopo il rinnovo del consiglio di amministrazione per effetto della recente assemblea dei soci (qui l’approfondimento di Start Magazine). Ecco i dettagli sui conti del primo trimestre dell’anno per Bper.

I NUMERI DEL TRIMESTRE

Bper (Banca Popolare dell’Emilia Romagna) chiude il miglior trimestre della sua storia grazie con un utile di 251 milioni di euro, a fronte dei 14,56 milioni dello stesso periodo del 2017. Il risultato, si legge in una nota, beneficia del contributo della finanza, con plusvalenze su titoli e derivati pari a 156,4 milioni.

IL COMMENTO DI VANDELLI

“L’utile netto del trimestre risulta pari a 251 milioni, il migliore risultato nella storia del Gruppo, supportato dalla rilevante riduzione delle rettifiche su crediti, dalla dinamica positiva del business, con particolare riferimento all’incremento della componente commissionale, e dalla positiva performance della finanza”, ha commentato l’ad Alessandro Vandelli in una nota.

COME STA IL PATRIMONIO

L’indicatore patrimoniale Cet ratio fully phased è pari all’11,71% mentre quello calcolato in via transitoria (phased in) si attesta al 14,61%, ben sopra al requisito dell’8,125% fissato dalla Bce. Grazie agli 1,1 miliardi di accantonamenti disposti su un portafoglio di 6,4 miliardi di crediti deteriorati il livello di copertura complessivo dei crediti dubbi è salito al 57,4% (+8,7% rispetto a fine 2017), con le sofferenze coperte al 66,5% e le inadempienze probabili al 39,9%.

TRA PRESENTE E FUTURO

Il cda, afferma Vandelli, ha valutato “molto positivamente l’andamento del gruppo” rispetto sia all'”elevato livello di redditività raggiunto”, che al “fortissimo incremento delle coperture dei crediti deteriorati portate ai livelli massimi del sistema”, che al “mantenimento di un elevato grado di solidità patrimoniale”. La redditività operativa balza a 657 milioni, rispetto ai 500 milioni del primo trimestre del 2017, grazie alla spinta di tutte le fonti di ricavi: il margine di interesse si attesta a 293 milioni, le commissioni salgono al livello record di 198,1 milioni mentre il risultato netto delle attività di negoziazione balza da 25 a 154,2 milioni.

COSA SI FARA’ CON I CREDITI DETERIORATI

Bper accelera sullo smaltimento dei crediti deteriorati. Il gruppo di Modena, si legge in una nota, ha selezionato un portafoglio di bad loans lordi potenzialmente cedibile di circa 6,4 miliardi di euro, pari a circa i due terzi dei crediti dubbi lordi totali. I valori netti del portafoglio sono stati allineati a quelli realizzabili in un probabile scenario di cessione, come previsto dal nuovo principio contabile IFRS9. Tale azione ha comportato ulteriori accantonamenti per 1,1 miliardi di euro portando le coperture ai massimi livelli del settore bancario italiano.
Il colpo di acceleratore nella riduzione dei crediti deteriorati ha portato Bper a rivedere i target della strategia 2018-2020 sulle esposizioni non performanti.

TUTTI I PROSSIMI PASSI SUGLI NPL

A fine piano e’ prevista una riduzione dello stock lordo di crediti deteriorati di oltre il 40% dai livelli di fine 2017 mentre il rapporto tra crediti dubbi e totale dei crediti (npe ratio) e’ atteso in area 11,5% e 5,5% nel 2020, con un livello di copertura complessivo di circa il 55%. Nel corso del triennio Bper cederà tra i 3,5 e i 4 miliardi di euro di sofferenze mantenendo un Cet1 ratio superiore al 12% al 2020, con un costo del credito annualizzato inferiore allo 0,6%. Grazie agli 1,1 miliardi di accantonamenti straordinari il l’npe ratio netto scende dall’11,3% di fine 2017 al 9,3%. Il livello di copertura sugli Npe sale cosi’ al 57,4%, con le quelli sofferenze coperte al 66,5% e le inadempienze probabili al 39,9%.

VANDELLI VS. CIMBRI

Scambio di battute a distanza fra Vandelli e Cimbri sui prossimi passi da compiere sugli Npl. L’amministratore delegato di Bper “non commenta” l’auspicio di Unipol, primo azionista della banca, che nelle scorse settimane aveva chiesto, per bocca dell’ad Carlo Cimbri, “azioni forti” per ridurre i crediti deteriorati. “Non commentiamo le dichiarazioni degli azionisti” ha detto Alessandro Vandelli agli analisti in conference call. L’ad ha pero’ sottolineato che il piano di riduzione degli npl al 2020 contiene “target ambiziosi ma raggiungibili”.

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