BNL GUERRAIOLA
Guerra? Crisi energetica? Volatilità ma anche opportunità di investimenti. Parola di Bnl (gruppo Bnp Paribas) pic.twitter.com/EzddkfFcft
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 3, 2022
RATING SEGATO ALLA RUSSIA
Le agenzie Fitch e Moody's hanno tagliato il rating sulla Russia, mettendo il Paese tra quelli che possono avere problemi a rimborsare il proprio debito.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 3, 2022
MACRON NON RUSSA
Le autorità francesi hanno sequestrato in un cantiere nel sud del Paese un megayacht di proprietà di una società legata all'amministratore delegato di Rosneft, Igor Sechin, ha comunicato il ministero francese dell'Economia.
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LE PILLOLE DI DOMENICO QUIRICO
"L'Occidente, la Nato, l’Ue e l’Italia sono già in guerra con la Russia che ha invaso l’Ucraina. Inviare armi a chi combatte è in ogni significato possibile bellico, giuridico, morale entrare in combattimento, ovvero partecipare e uccidere". (Domenico Quirico, La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 3, 2022
Quando la potenza russa si abbatterà sugli ucraini con tutta la violenza possibile, le armi «in leasing» non basteranno più e ci chiederanno di tener fede all’impegno che abbiamo sottoscritto inviandole: ci chiederanno di intervenire. (Domenico Quirico, La Stampa)
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I RICORDI DI DOMANI
L'Italia pronta ad armare l’Ucraina si è scordata che nel 2015 ha autorizzato la vendita di blindati a Mosca, già colpita dal divieto di acquistare armi dagli stati Ue dopo l’annessione della Crimea. Anche una fornitura di munizioni è arrivata alla difesa russa nel 2021. (Domani)
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STIME ENERGETICHE
Stime della Bp Statistical Review of World Energy: nell’ipotesi di una proiezione sul 2022 dei prezzi di martedì l’Europa quest’anno verserebbe alla Russia circa 260 miliardi di euro per comprare gli stessi volumi di gas, petrolio e carbone importati nel 2020. (Corsera)
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LE MATERIE PRIME LIEVITANO
Ieri il prezzo del gas europeo sul mercato di Amsterdam è rincarato del 42,2%. Il carbone ha fatto registrare un balzo del 33% e ormai tratta al triplo dei prezzi del primo gennaio; quanto al petrolio (Brent), è cresciuto del 6% e scambia ai massimi dal 2014. (Corsera)
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EFFETTO PUTIN
Invasione dell'Ucraina? Così Putin "ha rafforzato la Nato, la Germania si riarmerà; il North Stream 2 è bloccato e Berlino apre due impianti di rigassificazione che renderanno meno care le importazioni di gas americano". (Daniel Yergin)
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I CONSIGLI E LE TESI DI SCARONI
Sole 24 Ore: "Nell’immediato cosa possiamo fare per tutelare la nostra sicurezza energetica?".
Paolo Scaroni (ex Eni): "Purtroppo quasi nulla, salvo forse impostare il termostato di casa su 18 gradi invece che 22: rimedio che peraltro darebbe risultati giganteschi".
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 2, 2022
Italia troppo dipendente dal gas russo? "E' anche il risultato di 30 anni di comportamenti dei cittadini che con il loro voto e loro prese di posizione hanno detto no al nucleare, no ai rigassificatori, no allo sfruttamento delle risorse nel mare Adriatico". (Scaroni, ex Eni)
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"Gazprom ha già un gasdotto che va in Cina, il Power of Siberia 1, e ha iniziato a costruire anche il Power of Siberia 2, guarda caso con una portata di 50 miliardi di metri cubi, identica a quella del Nord Stream 2 verso la Germania, che ora è bloccato". (Paolo Scaroni al Sole)
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I NUMERI DI RUSSIA E UCRAINA
Il 40% del commercio mondiale dei fertilizzanti viene dalla Russia e della Bielorussia. L’Ucraina fornisce il 50% del grano al Medio Oriente; il 78% alla Turchia, il 70% all’Egitto. (Vali Nasr, professore alla Johns Hopkins University di Washington)
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IL DRIN DRIN DI TIM
Tim si mette dietro le spalle le passate gestioni e guarda avanti con un nuovo piano strategico che traccia una road map destinata a traghettare il gruppo telefonico verso una nuova configurazione, leggo stamattina sui giornali. La frase che si usa a ogni cambio al vertice. Bôn.
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LA MILANO DI CALTAGIRONE
Fonte: Il Messaggero. Of course pic.twitter.com/dir9JiblW7
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Bnl, Goitini vuole addolcire i sindacati offrendo biscotti. Leggere per credere:
Dell’apocrifo “non hanno più pane, mangino brioche”, la decollata Maria Antonietta si libererà più. Falso il detto. È pur vero che la pasticceria Oltralpe è un’arte, ma ad usar di zucchero e burro si rischia il pasticcio in operazioni di comunicazione interna. Così il giudizio di molti dipendenti Bnl, l’ex banca del Tesoro, che dal 2006 è entrata sotto il controllo del gruppo Bnp Paribas e parla la lingua di Jean-Jacques Rousseau, quello che probabilmente ha creato il “qu’ils mangent de la brioche” attribuito con molta fantasia alla regina finita come si sa.
Lei non consigliò brioches, Bnl-Bnp Paribas guidata dall’amministratore delegato, Elena Goitini, però regala biscotti ai dipendenti per ringraziarli della collaborazione alla partenza del piano aziendale 2022-2025.
La banca ha incassato per questo piano due scioperi in meno di un mese – il 27 dicembre e il 24 gennaio – e in una banca che non conosceva rimostranze da una trentina d’anni. Grande partecipazione dei dipendenti, presidi nelle principali città italiane, anche davanti alla Banca d’Italia e all’ambasciata francese. Braccia conserte ovunque lungo lo Stivale.
Bnl-Bnp ringrazia però i dipendenti con i dolci. Lo fa citando proprio il 24 gennaio come data di accensione della Rete Unica, “uno dei principali progetti di trasformazione del Piano”. Regalando biscotti. Con una lettera di foto firmata da amministratore delegato e direttore generale. L’annuncio del cadeau precisa che i biscotti saranno disponibili in ufficio.