BlackRock, la più grande società di gestione degli investimenti al mondo, ha detto di preferire i bond governativi europei rispetto ai buoni del Tesoro statunitensi (i cosiddetti Treasury).
TREASURY CONTRO BOND GOVERNATIVI EUROPEI, SECONDO BLACKROCK
In una nota, infatti, gli analisti di BlackRock Investment Institute hanno spiegato che “i rendimenti” dei bond governativi europei “sono interessanti e il premio a termine è salito più vicino alle nostre aspettative rispetto ai Treasury statunitensi”. Il giudizio sulle obbligazioni europee è stato cambiato da “leggermente sottopeso” (slightly underweigh) a “neutro” (neutral). Più nello specifico, BlackRock ha detto di preferire i bond italiani e spagnoli tra quelli dell’eurozona.
Secondo BlackRock, i livelli di inflazione negli Stati Uniti impediscono alla Federal Reserve (la banca centrale) di tagliare i tassi di interessi. Ritengono inoltre che i deficit fiscali elevati potrebbero spingere gli investitori a cercare una maggiore compensazione per il possesso di Treasury a lungo termine.
BLACKROCK ANTI-TRUMPIANA?
Le raccomandazioni di BlackRock sembrano celare una critica alle politiche economiche di Donald Trump, ma potrebbero anche essere delle raccomandazioni neutre, ossia volte esclusivamente alla massimizzazione degli investimenti.
Già nell’ultima lettera agli azionisti di BlackRock, l’amministratore delegato Larry Fink non menzionava mai il presidente Trump ma ne commentava le politiche e le decisioni. Alludendo ai dazi, per esempio, dichiarava che “la soluzione non è abbandonare i mercati: è espanderli, per completare la democratizzazione del mercato” e permettere così a più persone di partecipare alla crescita della ricchezza globale.
La lettera, poi, conteneva un avvertimento: “se gli Stati Uniti non riescono a tenere sotto controllo il loro debito, se i deficit continuano a crescere, l’America rischia di perdere questa posizione”, cioè il ruolo del dollaro come valuta di riserva mondiale, “a favore di asset digitali come il bitcoin”. Il riferimento al bitcoin è un richiamo anche ai piani di Trump sulle criptovalute, tra l’istituzione di una riserva strategica (che dovrebbe dovrebbe fungere da assicurazione contro l’inflazione e da fondo per la riduzione del debito) e la creazione di una stablecoin basata sul dollaro.
Pur non gradendo le decisioni economiche e commerciali dell’amministrazione Trump, BlackRock potrebbe comunque trarne beneficio: è il caso del maxi-affare sui porti – nel canale di Panama e non solo – con il gruppo cinese Ck Hutchison.
L’operazione sui porti, data la convergenza con gli interessi trumpiani, ha peraltro aiutato BlackRock a riguadagnare credibilità di fronte al Partito repubblicano, che si era inimicato negli anni scorsi per via dell’attenzione data ai cosiddetti fattori di sostenibilità degli investimenti (Esg, in gergo). Fink, però, ha smesso di utilizzare il termine Esg e a gennaio BlackRock è uscita dalla Net Zero Asset Managers Initiative, un raggruppamento di oltre trecento enti finanziari impegnati nell’azione climatica.