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Banco Bpm

Banco Bpm, ecco tutti i balletti assicurativi di Bipiemme Vita

Chi punta e perché su Bipiemme Vita (Banco Bpm). L’articolo di Emanuela Rossi

Prosegue il feeling fra gli istituti di credito e il comparto assicurativo. L’ultima novità riguarda Banco Bpm che vuole accaparrarsi l’intera proprietà di Bipiemme Vita, la joint venture bancassicurativa siglata con Covéa. Per questo motivo ha annunciato l’esercizio dell’opzione di acquisto della quota dell’81% in mano al gruppo francese per un costo stimato di 310 milioni di euro.

Al business assicurativo di Piazza Meda, intanto, guardano con interesse altri importanti operatori. Tanto per fare qualche nome: Crédit Agricole, Axa, Generali, Allianz.

BANCO BPM E IL SETTORE ASSICURATIVO

Bipiemme Vita, nata nel 1997, è specializzata nel realizzare prodotti adatti al canale bancario e controlla Bipiemme Assicurazioni, attiva sul fronte danni. Ha chiuso il 2020 con un utile netto di poco più di 24,5 milioni (in calo del 56% rispetto al 2019) e ha distribuito dividendi per 16 milioni circa.

Il gruppo francese Covéa, guidato dal 2008 dall’amministratore delegato Thierry Derez, è tra le principali compagnie che operano nell’assicurazione danni in Francia e presenta numeri importanti: oltre 11,5 milioni di clienti assicurati, 23mila collaboratori, 17,4 miliardi di premi raccolti, un solvency ratio pari al 406% e 858 milioni di utile netto a fine 2019.

Secondo indiscrezioni di Bloomberg il business assicurativo di Banco Bpm potrebbe valere 1,5 miliardi di euro.

L’OPERAZIONE

Come si diceva, l’operazione consente a Banco Bpm dell’ad Giuseppe Castagna di salire al 100% e – come comunicato dallo stesso istituto di credito – “rappresenta un’accelerazione della strategia del Piano Strategico 2021-2024 del Gruppo Banco BPM annunciato al mercato il 5 novembre 2021, che prevedeva l’internalizzazione del business assicurativo entro la fine del 2023, e si inquadra all’interno degli accordi con il Gruppo Covéa che prevedono il diritto di Banco BPM di acquisire, mediante l’esercizio dell’opzione call, il 100% del capitale di Bipiemme Vita nel periodo compreso tra l’8 settembre 2021 e il 31 dicembre 2023”. In questo modo il gruppo bancario si attende da Bipiemme Vita un contributo all’utile 2023 di 29 milioni di euro. Il closing è atteso entro luglio e sarà seguito dalla distribuzione di un dividendo straordinario – costituito da riserve di utili a nuovo – a favore della banca (in qualità di socio unico) di 120 milioni di euro.

Sebbene si calcoli che l’acquisizione avrà un impatto negativo di 32 punti base di Cet1 sul patrimonio del Banco, questi però si tramuteranno in un beneficio di 5 punti base in caso di rilascio dell’autorizzazione ad applicare il “compromesso danese” – un principio contabile che allevia l’assorbimento di capitale delle banche in relazione alle partecipazioni assicurative – da parte della Bce e dell’Ivass.

A COSA PUNTA BANCO BPM

Nella nota che accompagna l’operazione, Banco Bpm sottolinea che “l’attuale struttura operativa e organizzativa di Bipiemme Vita e Bipiemme Assicurazioni, operando in autonomia rispetto all’attuale controllante, metterà in condizione il Gruppo Banco BPM di sviluppare ‘in-house’ il business assicurativo”. Il nuovo assetto consentirà anche “la scalabilità della piattaforma e, in prospettiva, la successiva integrazione di Vera Vita e Vera Assicurazioni, attualmente partecipate da Banco BPM al 35%, in attuazione degli accordi in essere con Cattolica Assicurazioni – oggi parte del Gruppo Generali – che prevedono un’opzione call a favore di Banco BPM per l’acquisto del residuo 65% di entrambe le compagnie esercitabile a partire dal 1° gennaio 2023”.

Insomma, il gruppo lombardo – nato nel 2017 dalla fusione fra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano – sembra proprio intenzionato nei prossimi mesi a continuare a crescere nel comparto delle assicurazioni.

LE “ATTENZIONI” DI AXA E CREDIT AGRICOLE…

Nel frattempo, è notizia di questi giorni, dopo il gran parlare di un possibile ruolo di Banco Bpm nel risiko bancario – più in veste di preda – sono arrivate alcune mosse importanti. Crédit Agricole – che ha già acquisito in Itala Cariparma e, più di recente, il Credito Valtellinese – ha infatti annunciato di aver comprato “sul mercato e in una transazione con una primaria banca d’affari internazionale” il 9,18% del capitale del gruppo di Piazza Meda, divenendone così il primo azionista.

La primaria banca d’affari internazionale sarebbe Jp Morgan che – come riferisce Il Sole 24 Ore – dalle comunicazioni Consob del 12 aprile risulta essere entrata nel capitale sociale di Banco Bpm con una quota del 6,57%, limata al 6,47% il 4 aprile. Peraltro la banca americana è advisor di Crédit Agricole.

L’operazione di acquisto del 9,18% di Banco Bpm – come scritto dall’istituto francese in una nota – “testimonia il forte apprezzamento di Crédit Agricole per le qualità intrinseche di Banco Bpm: una realtà solida, con un outlook positivo sul piano finanziario e un management team forte e con un comprovato track record”. Inoltre l’acquisizione “consolida la relazione strategica e di lungo termine del gruppo con Banco Bpm, costituita innanzitutto dalla partnership nel credito al consumo attraverso la joint venture Agos”, di cui possiede il 61% Crédit Agricole e il 39% Banco Bpm. In questo modo, dunque, Crédit Agricole “intende ampliare l’oggetto della partnership strategica con Banco Bpm”. L’istituto, guidato in Italia da Giampiero Maioli, nel comunicato evidenzia pure di non aver “presentato istanza per ottenere l’autorizzazione a superare la soglia del 10% del capitale sociale di Banco Bpm” e di prevedere che l’operazione avrà “un impatto trascurabile” sul proprio coefficiente Cet1.

… E QUELLE DI ALLIANZ E DI GENERALI

Ma le assicurazioni di Banco Bpm non fano gola solo Oltralpe. Anche Generali e Allianz, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, si sarebbero fatte avanti e anzi avrebbero già presentato una manifestazione di interesse non vincolante nelle ultime ore. Proprio ieri, peraltro, Piazza Meda ha fatto sapere che sta valutando “diverse manifestazioni di interesse da primari operatori assicurativi” per possibili nuove partnership nel campo della bancassicurazione. Un portavoce del gruppo secondo, riferiscono le agenzie di stampa, ha precisato che “come anticipato nel Piano Strategico annunciato lo scorso 5 novembre, l’opzione principale rimane l’internalizzazione del business assicurativo entro la fine del 2023 e in questa logica è stata esercitata l’opzione per l’acquisto dell’81% di Bipiemme Vita dal partner Covéa. Tuttavia, avendo ricevuto diverse manifestazioni di interesse da primari operatori assicurativi, la Banca ha ritenuto di avviare un processo strutturato che consenta di esaminare e confrontare i termini delle offerte e di valutare, nell’interesse dei propri azionisti, eventuali opzioni di partnership purché siano in linea con le migliori condizioni di mercato e assicurino un’importante creazione di valore coerente rispetto alle scelte industriali definite nel Piano Strategico”. Non contano solo i soldi, insomma, nella valutazione delle offerte, lasciano intendere da Banco Bpm.

Da considerare, nota il quotidiano confindustriale, che molto probabilmente le compagnie scese in campo non ambiscono solo a mettere le mani su Bipiemme Vita ma anche su Vera Assicurazioni, dove il gruppo di Giuseppe Castagna può esercitare un’opzione da gennaio del 2023 comprando il 65% dal partner Cattolica.

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