I rischi collegati ai cambiamenti climatici hanno implicazioni anche per le banche centrali e le loro funzioni, che vanno dalla supervisione sugli intermediari, alla tutela della stabilità finanziaria, alla politica monetaria.
Bankitalia si allinea così alla rivoluzione green ormai in atto da alcuni anni, ossia al cambiamento sociale che stiamo vivendo per prendersi cura assieme ai governi del nostro Pianeta, con investimenti sempre più sostenibili.
Il momento lo richiede: sono in arrivo gli aiuti europei del Recovery Fund, il famoso Piano Marshall per la ripresa economica europea post pandemia per uno sviluppo economico equilibrato e sostenibile.
BANKITALIA PRESENTA LA CARTA DEGLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI
In questo scenario negli scorsi giorni Paolo Angelini, Vicedirettore Generale della Banca d’Italia, ha presentato la Carta degli investimenti sostenibili, ossia un insieme di principi e linee di azione finalizzate ad integrare strutturalmente le valutazioni finanziarie con quelle di sostenibilità dei propri investimenti, in poche parole la visione che Bankitalia ha della sostenibilità.
La Carta contiene i principi e la visione a cui Palazzo Koch si ispira per la gestione sostenibile dei propri investimenti finanziari, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sui temi della finanza sostenibile da parte della comunità finanziaria e incentivare le imprese a una gestione attenta all’ambiente, alla società e alle migliori pratiche di governo societario.
La Carta si applicherà alle attività gestite in autonomia da Via Nazionale, ossia agli investimenti del suo portafoglio finanziario e alle riserve valutarie: 190 miliardi di euro a fine 2020 (148 e 44 miliardi, rispettivamente, per il portafoglio finanziario e le riserve valutarie). Non si applicherà, invece, ai portafogli di politica monetaria, la cui gestione è responsabilità dell’Eurosistema.
COME BANKITALIA SCEGLIERÀ GLI INVESTIMENTI
Con la Carta degli investimenti sostenibili l’Istituto guidato da Ignazio Visco prende dei precisi impegni nei confronti della collettività, contribuendo così all’obiettivo comune di dimezzare le emissioni mondiali di gas serra entro il 2030 per arrivare alla cosiddetta “neutralità carbonica” entro la metà del secolo.
La Banca decide così di privilegiare per i propri investimenti le imprese:
- attente all’utilizzo responsabile delle risorse naturali e al loro impatto sugli ecosistemi;
- che mantengono adeguate condizioni di sicurezza, salute, giustizia, parità e inclusione;
- che generano reddito e lavoro nel rispetto di principi etici e con i migliori assetti di governo societario.
Le linee guida presentate da Bankitalia per la transizione sono a lungo termine con iniziative realizzate già a partire dal 2019. Si parte con l’integrazione dei criteri ESG (Environment, Social, Governance) nel portafoglio azionario euro e nel portafoglio italiano e l’acquisizione di quote del fondo della Banca dei regolamenti internazionali che investe in green bond.
Nel 2020 Palazzo Koch ha disposto la sostituzione degli OICR azionari tradizionali con OICR ESG per i mercati statunitense e giapponese, l’integrazione dei criteri ESG nei portafogli di obbligazioni societarie dell’area denominate in euro e dollari statunitensi, l’acquisizione di green bond in dollari nel portafoglio delle riserve valutarie e del portafoglio finanziario.
IMPEGNI BANKITALIA PER LA TRANSIZIONE GREEN
Nel 2021 si è arrivati alla pubblicazione della Carta degli investimenti sostenibili, con la quale Bankitalia ha deciso di assume tre impegni importanti:
- promuovere la sostenibilità ESG, con iniziative per incoraggiare la diffusione di informazioni di sostenibilità da parte degli emittenti, degli intermediari e degli altri operatori del sistema finanziario;
- proseguire a integrare i principi ESG nella gestione degli investimenti e dei rischi finanziari e privilegiare gli investimenti che presentano il miglior profilo ESG, applicando esclusioni basate sulle convenzioni fondamentali in materia di lavoro e sui trattati internazionali in materia di armi controverse ed escludendo infine i produttori di tabacco;
- pubblicare informazioni e analisi sulla finanza sostenibile; comunicare periodicamente i risultati raggiunti per i propri investimenti e gli effetti per la società e l’ambiente; contribuire alla diffusione della cultura della finanza sostenibile nel sistema finanziario e tra i cittadini.
CRITERI SELETTIVI D’INVESTIMENTO
Aspetto importante delle Carta è l’individuazione dei criteri di esclusione su cui Palazzo Koch si basa per individuare il perimetro nel quale selezionare gli investimenti.
Sono escluse dall’universo di investimento le società emittenti che non rispettano:
- le otto convenzioni fondamentali della Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) che impegnano al rispetto di diritti fondamentali, tra i quali l’eliminazione del lavoro forzato, la libertà sindacale, l’abolizione
del lavoro minorile e l’eliminazione della discriminazione sul lavoro; - i trattati internazionali in materia di armi biologiche, chimiche, mine antiuomo, munizioni a grappolo, nucleari, a frammentazione invisibile, incendiarie e laser accecanti.
- i produttori di tabacco.
COME PALAZZO KOCH INTENDE RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI
Bankitalia ha deciso di raggiungere gli obiettivi che si è prefissata sugli investimenti sostenibili escludendo tutti gli strumenti finanziari che non rientrano nei tre princìpi di trasparenza, oggettività e predeterminazione.
“Già dal prossimo anno avvieremo la pubblicazione di un rapporto annuale sugli investimenti sostenibili”, rivela Angelini mentre nel 2023 “completeremo lo sviluppo di una metodologia per misurare l’esposizione ai rischi climatici mediante l’analisi di scenario da applicare al portafoglio finanziario della Banca”.
Per il momento la Banca d’Italia non sembra voler escludere gli investimenti in combustibili fossili al fine di sostenere le compagnie, anche petrolifere, che si stanno impegnando nella transizione green mentre potrebbero vagliate restrizioni in futuro.