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Bancari, cosa succederà in First-Cisl, Uilca, Fisac-Cgil e Fabi

Verso la stagione congressuale dei sindacati bancari. Il punto su First-Cisl, Uilca, Fisac-Cgil, Unisin e Fabi

 

La guerra in Ucraina e suoi effetti anche sulle banche, con la crescita economica destinata a rallentare e le sofferenze in crescita. La digitalizzazione, il fintech e la profonda trasformazione del business bancario, con i piani industriali dei grandi player italiani che si intrecciano alle aggregazioni imposte dalla Banca centrale europea. E ancora: il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del credito cooperativo e, a fine anno, la scadenza di quello di tutti i gruppi aderenti ad Abi. In mezzo, il complicato destino del Monte dei paschi di Siena. Ma non è tutto. Ai vertici del settore bancario italiano i riflettori sono puntati sui sindacati di categoria e la imminente stagione congressuale.

Si parte, con la First Cisl, dal 12 al 14 aprile. Riccardo Colombani va a chiudere il suo primo mandato nel quale, dicono gli addetti ai lavori, ha ben operato, ragion per cui la riconferma dovrebbe essere scontata, nonostante qualche “disturbatore di professione” abbia cercato negli ultimi anni di creargli, alle spalle, più di un problema. Il bilancio di questi quattro anni è comunque positivo, secondo gli addetti ai lavori: l’attuale leader della First – che gode dell’appoggio del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, verso il quale nutre profonda ammirazione – è apparso a tutti una persona equilibrata ed è cresciuto molto, prendendo progressivamente consapevolezza del suo ruolo, è la convinzione dei bancari.

Dopo la First, sarà il turno della Uilca, a giugno. Fulvio Furlan, segretario generale da dicembre 2020, si è completamente smarcato dalla precedente gestione e l’organizzazione tutta ne ha immediatamente beneficiato. Come Colombani, anche lui gode della totale fiducia del leader confederale, Pierpaolo Bombardieri, che attraverso la sua conferma vuole portare avanti quel rinnovamento all’interno dell’organizzazione Uilca da troppo tempo dimenticato dalla precedente gestione. Vera new entry al vertice del mondo sindacale bancario, Furlan ha sorpreso per le sue capacità, studioso di tutti gli argomenti soprattutto molto più concreto e riservato del suo predecessore, evita saggiamente i riflettori, lavorando per il bene della sua organizzazione. Anche la sua riconferma dovrebbe essere scontata, è la convinzione unanime del comparto.

Si ricandida al ruolo di segretario generale anche Emilio Contrasto di Unisin, a cui viene riconosciuta serietà e affidabilità dagli addetti ai lavori. Il congresso è in agenda entro l’estate. L’organizzazione correrebbe seri rischi di divisione interna e di crepe, qualora qualcun altro, all’interno di Unisin, volesse ambire a conquistarne la leadership. Il concreto rischio è che una eventuale defenestrazione di Contrasto potrebbe frantumare Unisin, facendo dirottare iscritti e dirigenti sindacali della stessa sigla verso altre organizzazioni. Insomma, la conferma di Contrasto manterrebbe intatta l’organizzazione sindacale Unisin e le allungherebbe la vita. Tuttavia, la prospettiva di un ricambio al vertice appare assai remota, considerando che Unisin Toscana e Unisin Lombardia sono radicalmente schierate per la conferma di Contrasto, che è anche un punto fermo del sindacato bancario, all’interno del quale riesce, da sempre, a garantire equilibrio e solidità al tavolo, si nota negli ambienti sindacati del credito.

Dopo aver sostituito in corsa Giuliano Calcagni, Nino Baseotto, ex numero due della Cgil, una grandissima storia sindacale alle sue spalle, sta preparando la squadra per i prossimi quattro anni Fisac Cgil, dalla quale potrebbe spontaneamente lasciarne la guida a meno che lo stesso Maurizio Landini ne chiedesse la conferma (il congresso sarà fissato dopo l’estate). Sindacalista navigato, persona seria e di grande esperienza, Baseotto ha sempre avuto, come obiettivo principale, l’unità sindacale del tavolo. Quella unità che ha saputo riportare anche all’interno della stessa Fisac Cgil, lacerata da anni di acerrime battaglie e pesanti lotte intestine.

Più lontano, invece, è il congresso della Fabi. Le assise della principale sigla sindacale del settore bancario si dovrebbero tenere entro giugno 2023. Qualora il segretario generale, Lando Maria Sileoni, decidesse di ricandidarsi non incontrerebbe alcun ostacolo per ottenere la riconferma, forte del profondo consenso che ha da parte dell’intera organizzazione.

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