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Intesa Sanpaolo

Banca Intesa Russia: fatti, numeri e polemiche

Che cosa dice Intesa Sanpaolo sulle attività in Russia e Bielorussia. I numeri e il ruolo di Antonio Fallico

 

“La presenza locale del gruppo Intesa Sanpaolo in Russia è in fase di revisione strategica, come già in precedenza comunicato”. Lo ribadisce oggi un portavoce dell’istituto, sottolinea che “sin dall’inizio della crisi e in ulteriori dai regimi sanzionatori applicabili, Intesa Sanpaolo non ha perfezionato alcun nuovo finanziamento con controparti russe e bielorusse e ha interrotto le attività di investimento in strumenti finanziari russi o bielorussi”. ‘Fin dall’inizio della guerra in Ucraina – prosegue il portavoce – il gruppo Intesa Sanpaolo ha attivato una unita’ di crisi dedicata al presidio delle attività in Russia . Basandosi su principi di massima prudenza, tutte le attività di business con controparti russe e bielorusse sono state sottoposte ad un processo rafforzato di monitoraggio e analisi’. ‘Le azioni adottate – conclude il portavoce del gruppo bancario capitanato dall’ad, Carlo Messina – si aggiungono azioni ai processi ordinari volti a garantire il rigoroso rispetto da parte del gruppo Intesa Sanpaolo di tutti i regimi sanzionatori applicabili disposti dalle autorità competenti”.

L’ANALISI DI LIMES SULLE BANCHE ITALIANE IN RUSSIA

In Russia sono presenti Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca, con le prime due a fare la parte del leone, ha sottolineato Limes nell’ultimo numero: “A fine 2021 l’esposizione bancaria italiana (diretta e indiretta) verso la Russia ammontava a 25,3 miliardi di dollari: la più alta al mondo, seguita da quella di Francia (25,2 miliardi), Austria (17,5 miliardi), Stati Uniti (14,7 miliardi), Giappone (9,6 miliardi), Germania (8,1 miliardi), Paesi Bassi (6,6 miliardi)”.

IL PESO DI INTESA SANPAOLO E DI UNICREDIT IN RUSSIA

Ha aggiunto Limes: “Dei due maggiori gruppi italiani il più esposto è Unicredit: verso la controllata russa per quasi 2 miliardi di euro, verso la clientela locale (quasi interamente societaria) per 5 miliardi, verso banche russe per 300 milioni. Nel complesso l’esposizione verso la Russia vale circa il 4% degli impieghi dell’istituto. Meglio Intesa Sanpaolo: i prestiti alla clientela russa (quasi tutte società) ammontano a circa 5,6 miliardi di euro, pari all’1,1% degli impieghi del gruppo”.

I NUMERI DI INTESA SANPAOLO IN RUSSIA

Intesa a Mosca ha solo 28 sportelli, con attivi locali per 1 miliardo e valore di bilancio di 150 milioni, ha ricostruito pochi giorni fa il quotidiano Repubblica: “Più degli aspetti finanziari, per il gruppo guidato da Carlo Messina paiono contare quelli politici: sia perché del gruppo fa parte l’ucraina Pravex Bank, 45 filiali e 780 dipendenti, sia perché ai grandi fondi americani azionisti non piace la figura di Antonio Fallico, da 19 anni leader del gruppo a Mosca, assai vicino ai vertici del Cremlino e fino alla vigilia dell’attacco molto esposto.

INTESA SANPAOLO E GAZPROM

In questi mesi da Intesa Sanpaolo sono giunte dichiarazioni morbide nei confronti della Russia. Relativamente alla crisi dei prezzi del gas, per esempio, il capo economista della banca, Gregorio De Felice, disse a ottobre scorso di credere “che ci sia stata un’apertura da parte del presidente russo Vladimir Putin sull’aumento delle forniture di gas all’Europa”. Proprio in quei giorni Gazprom, la società gasifera statale russa, scelse di non dotarsi di maggiore capacità di transito attraverso la condotta Yamal-Europe per il mese di novembre, nonostante la domanda europea.

LA MAPPA RUSSA DI INTESA SANPAOLO

Il gruppo bancario guidato da Messina ha Intesa Russia, “una vera e propria banca con 28 filiali e quasi 1000 dipendenti; e in Ucraina controlla la Privex Bank: un totale di 1,3 miliardi di euro di asset (1 miliardo la Russia e 300 milioni euro la controllata ucraina) e di 5,57 miliardi esposizione come prestiti; più 50 milioni in titoli di stato”, ha rimarcato giorni fa Il Sole 24 Ore: “La Russia pesa per appena l’1% del totale degli impieghi. Quella in Russia è da sempre una presenza forte della prima banca italiana (culminata nel 2017 con la privatizzazione della compagnia petrolifera pubblica Rosneft e un’onorificenza del Cremlino per Messina e Antonio Fallico)”.

I NUMERI DI ANTONIO FALLICO (BANCA INTESA RUSSIA)

Fallico anche di recente, pochi giorni prima dell’invasione russa dell’Ucraina, rimarcava sinergie e potenzialità economiche tra Italia e Russia: “Paesi e due economie strettamente complementari e strategiche l’una pandemia per l’altra pandemia: gli affari per l’Italia e Russia deve svolgersi regolarmente, nonostante le difficoltà alle conseguenze della situazione e che alla situazione che siamo registrati in queste ultime settimane”, ha detto a metà febbraio 2022 Antonio Fallico, presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia. “Secondo gli ultimi dati disponibili, tra gennaio e ottobre 2021 – ha aggiunto – le esportazioni italiane verso la Russia sono cresciute dell’8,7%, quelle russe verso l’Italia addirittura del 49,3%, benché quest’ultima cifra si spieghi soprattutto con il notevole aumento del prezzo del petrolio e del gas fornito all’Italia, rispetto al 2020. L’Italia è il settimo fornitore estero della Russia (4,1%), la Russia è l’ottavo fornitore dell’Italia ( 3%). L’Italia vende innanzitutto macchinari ed apparecchi (27,5%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli ed accessori (22,9%), sostanze e prodotti chimici (17,6%). La Russia vende prodotti minerari (58,8%), metalli e prodotti di metalli (23,9%), coke e prodotti petroliferi raffinati (9,7%). Numeri che in parte ci rassicurano, ma che non possono essere soddisfacenti, perché le potenzialità per sviluppare l’interscambio e le relazioni tra Russia, Italia, Lombardia e Milano sono notevoli”.

L’ITALIANO PIÙ POTENTE IN RUSSIA

Fallico è stato definito “l’italiano più potente di Mosca”, dove vive. In un’intervista di Stefano Lorenzetto per ItaliaOggi, Fallico si definisce “nostalgico comunista. Impossibile non provare rimpianto per i valori dell’Urss, nonostante gli errori commessi”. Banca Intesa Russia è la sussidiaria russa del gruppo Intesa Sanpaolo, che ne possiede il 100 per cento del capitale. Il gruppo gestisce più della metà delle operazioni commerciali tra la Russia e l’Italia.

Per questo di recente sui social, a proposito degli apprezzati podcast di Intesa Sanpaolo tra storia e attualità, c’è chi ha ironizzato:

 

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