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Banca Ifis

Perché Banca Ifis si sollazzerà in Svizzera?

Obiettivi, incognite, benefici e scenari dopo che La Scogliera, holding che controlla Banca Ifis, trasferirà la sede legale della società in Svizzera, a Losanna.

Banca Ifis in gran spolvero ieri a Piazza Affari sull’onda dell’annunciato trasferimento in Svizzera della sede legale del socio di controllo La Scogliera. Le azioni dell’istituto hanno chiuso in rialzo dell’8,73% a quota 13,70 euro.

Il trasloco della holding della famiglia Fürstenberg, e il conseguente deconsolidamento di Banca Ifis, potrebbe produrre dei benefici patrimoniali per l’istituto con sede a Mestre, ha sottolineato oggi il Sole 24 Ore.

Gli analisti di Equita ricordano come alla fine del primo trimestre 2021 il Cet1 di Ifis, pari all’11,8% con il consolidamento in La Scogliera, sarebbe stato del 16% su base stand alone, mentre quelli di Mediobanca Securities prevedono che il capitale aggiuntivo venga impiegato principalmente nel business degli Npl: “Per contro, data la complessità dell’intera procedura, il rischio di esecuzione non è trascurabile”.

Ecco tutti i dettagli sull’operazione e sulla banca che con l’intervento del fondo Fitd di recente ha realizzato l’operazione di salvataggio di Banca Aigis a tutela anche di alcuni depositanti tedeschi dopo il bubbone Greensill.

CHE COSA HA COMUNICATO LA SCOGLIERA (BANCA IFIS)

Venerdì scorso La Scogliera, holding che con il 50,5% controlla l’istituto basato in Veneto, ha comunicato di aver avviato le procedure per trasferire la sede legale della società in Svizzera, a Losanna. La decisione è arrivata con il voto favorevole del 98% del capitale della società della famiglia von Fürstenberg, che oggi vede Ernesto Fürstenberg Fassio azionista di maggioranza, nonché presidente della banca stessa.

LA NOTA DI LA SCOGLIERA CON LE NOVITA’

Il trasferimento della sede sociale da Venezia-Mestre al paese elvetico «sarà perfezionato – spiega una nota della società – subordinatamente all’avveramento delle condizioni sospensive previste e ad esito del positivo completamento dei relativi adempimenti di legge, entro il corrente anno». A quel punto, la holding «sarà conseguentemente esclusa dal perimetro di consolidamento prudenziale della controllata Banca Ifis».

QUALI SONO GLI EFFETTI DELLA MOSSA DE LA SCOGLIERA

Come detto, l’azionista di maggioranza ha comunicato venerdì scorso a mercato chiuso di aver avviato le procedure per trasferire la propria sede legale in Svizzera. Sulla base di quanto comunicato da Banca Ifis, il trasferimento della sede legale de La Scogliera potrebbe avere l’effetto di ottimizzare i requisiti patrimoniali della banca, con il perimetro di consolidamento regolamentare che dovrebbe essere considerato a livello di Banca Ifis e non più, come accade ora, a livello de La Scogliera. L’istituto si è riservato di indentificare più compiutamente gli effettivi benefici attesi dal trasferimento della controllante.

I DUBBI DEL GIORNALISTA LIERA

IL REPORT DI EQUITA SU BANCA IFIS

Se dovesse andare in porto, l’operazione «permetterebbe a Ifis di superare una delle sue principali criticità, ovvero l’incertezza relativa a un livello di capitale adeguato per sostenere la crescita e al tempo stesso dare visibilità alla politica di dividendo dell’istituto», afferma Equita, che alza il target price da 11,6 a 14 euro, sottolinea oggi il Sole 24 Ore.

L’OPERAZIONE COMPLESSA LA SCOGLIERA-BANCA IFIS

La procedura, che dovrebbe richiedere più di due mesi, è relativamente complessa, comportando il via libera del fisco e altri adempimenti amministrativi: “L’operazione si inquadra con successo – ha commentato entusiasticamente Mf/Milano Finanza –  in un progetto già annunciato da La Scogliera nel 2019 e volto a portare a compimento una serie di operazioni ideonee a rafforzare ulteriormente la struttura di capitale di Banca Ifis senza stravolgere la struttura di controllo. Nel primo trimestre di quest’anno Banca Ifis ha riportato un coefficiente patrimoniale, Cet1, dell’11,8%, con il consolidamento prudenziale in La Scogliera, che sarebbe stato del 16% considerando solo il perimetro della banca”.

I NUOVI TARGET PRICE PER BANCA IFIS

Assegnando una probabilità del 50% alla concretizzazione di questo scenario, Banca Akros ha alzato anche il target price da 13,5 a 17 euro. Ha fatto altrettanto KBW, portando il target price da 12,4 a 15 euro e rimarcando che “questo cambiamento, messo in atto da Ernesto Fürstenberg Fassio, amministratore delegato di La Scogliera e vicepresidente di Banca Ifis, dovrebbe essere percepito come amichevole per gli azionisti di minoranza”.

LE VALUTAZIONI DI INTESA SANPAOLO

Prezzo obiettivo confermato, invece, da Intesa Sanpaolo a 14,7 euro (rating add), ma ci tiene a precisare che non incorpora il potenziale vantaggio a livello di capitale. Comunque – si legge su Mf – anche questa banca d’affari ritiene positivo per Banca Ifis il trasferimento della sede de La Scogliera in quanto potrebbe, appunto, rimuovere la penalizzazione di circa 400bps sul patrimonio Cet1 derivante dalla deduzione delle minorities de La Scogliera dal patrimonio di vigilanza della banca. “Senza questa penalizzazione, il Cet1 di Banca Ifis ai fini regolamentari passerebbe dall’11,77% al 16% circa a partire da marzo 2021. Una dotazione patrimoniale aggiuntiva che potrebbe favorire la crescita organica di Banca Ifis prevista nel nuovo piano industriale, che sarà presentato in autunno”, ha previsto il report degli analisti di Intesa Sanpaolo.

RISCHI E BENEFICI SECONDO MEDIOBANCA

Più capitale che “consentirebbe alla banca di dare una spinta notevole alla sua traiettoria di crescita”, ha confermato Mediobanca Securities, prevedendo che il capitale aggiuntivo venga impiegato principalmente nel business degli Npl. “Per contro”, ha avvertito un report degli analisti della banca d’affari milanese, “data la complessità dell’intera procedura, a nostro avviso, il rischio di esecuzione non è trascurabile”.

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