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Boeing Aumento Di Capitale

Aumento di capitale per Boeing?

Alle prese con il maxi (e costoso) sciopero, il colosso aerospaziale americano starebbe valutando la possibilità di raccogliere almeno 10 miliardi di dollari con la vendita di nuove azioni. Fatti, numeri e approfondimenti

Ricapitalizzazione in vista per Boeing.

È quanto ha rivelato ieri Bloomberg News segnalando che il colosso aerospaziale americano sta valutando di raccogliere almeno 10 miliardi di dollari vendendo nuove azioni.

Dal disastroso inizio 2024 con lo scoppio del portellone del 737 Max 9 durante il volo 1282 dell’Alaska Airlines, il produttore di aerei americano è sotto esame delle autorità (Boeing sta affrontando le indagini del Dipartimento di Giustizia e della Faa sull’incidente di gennaio) e sta perdendo un sacco di soldi e la fiducia dei consumatori nel frattempo. Questi problemi hanno portato a un sostanziale rallentamento della produzione presso Boeing, con ripercussioni sull’intero settore dell’aviazione commerciale globale.

A influire sulla produzione il maxi sciopero intrapreso da circa 33mila lavoratori nella costa occidentale degli Stati Uniti, giunto ora alla terza settimana.
Il rapporto sull’ipotesi dell’aumento di capitale ha scosso le azioni del gigante dei cieli statunitense che sono scese dell’1,3% nelle negoziazioni pre-mercato. Il titolo ha poi chiuso in positivo (+1,43%). Le azioni Boeing sono scese di quasi il 40% finora quest’anno, per una capitalizzazione di mercato di 93,2 miliardi di dollari.

Tutti i dettagli.

BOEING PRONTO A RICORRERE ALL’AUMENTO DI CAPITALE

Boeing sta valutando un aumento di capitale da almeno 10 miliardi di dollari.

La società sta lavorando con i consulenti per esplorare le sue opzioni, secondo il rapporto, aggiungendo che è improbabile che la raccolta di azioni avvenga prima di almeno un mese.

Se Boeing dovesse procedere, una vendita di tale portata sarebbe la più grande da parte di una società pubblica dai tempi della vendita da 12,3 miliardi di dollari della Saudi Aramco a giugno, osserva Bloomberg.

Il produttore di aerei statunitense aveva precedentemente segnalato che avrebbe preso in considerazione l’emissione di azioni in quanto si occupa di problemi di sicurezza in corso esposti dal crollo di gennaio e dalle imminenti scadenze del debito.

SOTTO IL PESO DEL DEBITO

Boeing sta portando un pesante carico di debiti di circa 60 miliardi di dollari e ha registrato perdite di flusso di cassa operativo di oltre 7 miliardi di dollari per la prima metà del 2024, secondo i dati compilati da LSEG, riporta Reuters.

La società guidata da Kelly Ortberg ha poco meno di 4,6 miliardi di dollari in obbligazioni e prestiti in scadenza entro la fine del 2025.

E DELLO SCIOPERO

L’aumento di capitale servirebbe anche a sopperire ai costi dovuti allo sciopero degli operai delle sue fabbriche.

A stressare ulteriormente le finanze di Boeing ci ha pensato infatti lo sciopero che vede coinvolti circa 33mila lavoratori rappresentati dall’International Association of Machinists and Aerospace Workers nelle aree di Seattle e Portland che hanno incrociato le braccia lo scorso 13 settembre.

Secondo Quartz, la mobilitazione sta facendo perdere alla Boeing circa 50 milioni di dollari al giorno.

L’ULTIMA BATOSTA DAI REGOLATORI USA

Infine, ad esacerbare la situazione, il National Transportation Safety Board degli Stati Uniti ha annunciato che più di 40 operatori stranieri di aerei 737 Boeing potrebbero utilizzare aerei con componenti del timone che potrebbero rappresentare rischi per la sicurezza, sebbene non abbia identificato quali compagnie aeree potrebbero essere interessate.

Giovedì l’Ntsb ha emesso urgenti raccomandazioni di sicurezza sul potenziale di un sistema di controllo del timone inceppato su alcuni aerei 737 dopo un incidente di febbraio che ha coinvolto un volo della United Airlines.

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