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Conti Generali

Assicurazioni Generali: numeri 2021, lista per il cda, esposizione alla Russia

Ecco i numeri essenziali del bilancio 2021 comunicati dal gruppo Assicurazioni Generali. Mentre si definiscono le liste contrapposte dei soci per il cda. E si indica l'esposizione in Russia. Tutti i dettagli.

 

Numeri 2021, lista per il cda, esposizione alla Russia. Ecco le ultime novità per Assicurazioni Generali.

Generali nel 2021 segna un utile netto di 2,84 miliardi (+63,3%), il migliore degli ultimi 14 anni, e un utile netto normalizzato (escluso l’impatto nel complesso positivo dell’acquisizione di Cattolica) di 2,79 miliardi.

Ecco i numeri essenziali del bilancio 2021 comunicati oggi dal gruppo Assicurazioni Generali. Tutti i dettagli.

IL RISULTATO OPERATIVO DI ASSICURAZIONI GENERALI

Il risultato operativo è il migliore di sempre a 5,9 miliardi (+12,4%), grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti di business. I premi lordi toccano i 75,8 miliardi (+6,4%), in aumento sia nel Vita (+6%) sia nel Danni (+7%). Ai soci verrà proposto un dividendo di 1,07 euro per azione in linea con le attese del mercato per un anno in cui si è chiuso con successo il piano Generali 2021.

LA RACCOLTA NETTA DI ASSICURAZIONI GENERALI

La raccolta netta Vita – si legge in una nota di Generali, diffusa all’indomani del cda che ha approvato i conti – cresce del 4,4% a 12,7 miliardi, interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia. Le riserve tecniche Vita aumentano a 424 miliardi (+10,3%).

I NUMERI DI GENERALI

Viene definito eccellente il New business margin a 4,52% (+0,57 punti percentuali), mentre nel danni il Combined ratio a 90,8% (+1,7 punti percentuali) si conferma il migliore e il meno volatile tra i concorrenti. Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a 710 miliardi (+8,4%). Il patrimonio netto del Generali si attesta a 29,3 miliardi (-2,4%).

LA VARIAZIONE

La variazione è principalmente dovuta al risultato del periodo di pertinenza del Gruppo, più che compensato dalla distribuzione del dividendo e dagli altri utili o perdite rilevati a patrimonio netto (variazione delle riserve per utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita). Il Roe (Return on equity) si attesta al 12,1% (+4,4 punti percentuali).

I DATI DEL GRUPPO GENERALI

Il gruppo assicurativo ha confermato la buona posizione di capitale con il Solvency Ratio a 227%. L’incremento rispetto alla posizione del 2020 (224%) è ascrivibile al contributo positivo della generazione normalizzata di capitale e al favorevole andamento dei mercati finanziari, che ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dall’accantonamento del dividendo del periodo. I flussi di cassa netti per la Holding si attestano a 2,6 miliardi. Il calo rispetto all’anno precedente è dovuto interamente alle azioni di capital management del 2020, nonché a componenti fiscali one-off dell’anno precedente.

LE PAROLE DEL VERTICE DI ASSICURAZIONI GENERALI

“Abbiamo presentato ieri la nostra lista con candidati di ottimo profilo e grande esperienza internazionale. Abbiamo il piano presentato il 15 dicembre scorso e apprezzato dal mercato e questa la situazione”,  ha affermato il ceo di Generali Philippe Donnet, interpellato sulla fiducia nel successo della lista del board uscente di fronte all’attesa lista di Caltagirone durante la presentazione dei conti ai giornalisti. “Oggi si parla dei nostri risultati, non sono qui per commentare ipotesi”, ha replicato a una domanda su un eventuale imbarazzo nel caso di una candidatura interna al gruppo Generali per la carica di ceo nella lista di Caltagirone.

IL COMMENTO DI DONNET

“Con gli eccellenti risultati che presentiamo oggi concludiamo con successo il piano ‘Generali 2021’, dimostrando ancora una volta la nostra capacità di mantenere le promesse fatte al mercato”, sottolinea il group ceo di Generali, Philippe Donnet, nella nota sui conti nella quale conclude che “è impossibile non menzionare la crisi in Ucraina. Come già avvenuto per la pandemia da Covid-19, Generali e i suoi dipendenti si sono attivati immediatamente con iniziative concrete per aiutare i rifugiati.

Il Gruppo ha una presenza storica nell’Europa Centrale e dell’Est e continuerà a supportare le comunità colpite dalla guerra”. Riguardo ai risultati, Donnet ha aggounto: “Nel corso degli ultimi due cicli strategici abbiamo consolidato la leadership in Europa e siamo diventati Partner di Vita per 67 milioni di clienti in tutto il mondo, grazie alle straordinarie competenze dei nostri dipendenti e agenti. Generali è oggi ai vertici del settore per solidità patrimoniale, redditività e crescita, ha rafforzato la propria presenza nei mercati assicurativi a elevato potenziale e ha sviluppato il segmento asset management. Siamo ora impegnati nell’efficace implementazione della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, focalizzata sulla crescita sostenibile, sull’ulteriore miglioramento della qualità degli utili e sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder. L’approccio rigoroso e disciplinato all’impiego di capitale, la sostenibilità pienamente integrata nel business e l’aumento degli investimenti nella trasformazione digitale e tecnologica saranno i fattori chiave del successo del nuovo piano”.

ESPOSIZIONE ALLA RUSSIA

L’esposizione delle Generali alla Russia ammonta a 683 milioni di euro. Secondo quanto emerso oggi durante la call con la stampa l’esposizione riguarda la quota Ingosstrakh, valutata 384 milioni di euro a valore di mercato, esposizioni dirette su strumenti obbligazionari russi e ucraini per 188 milioni di euro e indiretti per 111 milioni di euro.  “Abbiamo chiuso il nostro ufficio di rappresentanza a Mosca e lasciato tutti gli incarichi nel cda di Ingosstrakh, sulla cui gestione non abbiamo nessuna influenza”, ha detto Donnet.

LO SCENARIO IN VISTA DELL’ASSEMBLEA E LA LISTA PER IL CDA

Intanto i vertici di Generali sciolgono le ultime riserve e approva la «lista del board», cioè i tredici candidati del consiglio uscente per il rinnovo dell’organo di governo della compagnia, che sarà votato all’assemblea del 29 aprile. È lo schieramento che — con Andrea Sironi candidato presidente (e già cooptato nel board) e il ceo Philippe Donnet in corsa per un terzo mandato — si presenta ai soci dopo un complesso iter di selezione durato mesi dentro il consiglio di Generali, che però anche ha portato alla rottura definitiva con il primo socio privato, Francesco Gaetano Caltagirone, e alla nascita di un patto di consultazione (che sta facendo discutere a Torino) tra altri due soci forti come Leonardo Del Vecchio (al 6,6% con Delfin) e la Fondazione Crt (all’1,7%).

I NOMI DI MEDIOBANCA PER IL FUTURO DI GENERALI

Oltre ad Andrea Sironi (presidente) e Donnet (capo azienda del gruppo triestino che Mediobanca punta al rinnovo) in lista vengono indicati, nell’ordine, Clemente Rebecchini (riconfermato, non indipendente, per Mediobanca primo socio al 12,8%), Diva Moriani (riconfermata), Luisa Torchia e Alessia Falsarone (cooptate a febbraio e confermate), Lorenzo Pellicioli (non indipendente, è nel board dal 2007), Clara Furse (nuova candidata, attuale presidente di Hsbc Uk e già al London Stock Exchange), Umberto Malesci (nuovo candidato, manager di Cisco). Seguono Antonella Mei-Pochtler (riconfermata) e le new entry Marco Giorgino (professore, oggi nel board di Mps in quota Generali), Sabine Azancot (manager di Infiniti, una società di AI) e Monica De Virgiliis (presidente di Chapter Zero France).

Ora si attende la lista contrapposta di Caltagirone

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