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Assegni, bonifici e carte, come pagano gli italiani? Dossier Fabi

Carte Bonifici

L’articolo di Emanuela Rossi

 

Meno assegni, più bonifici e uso delle “carte di plastica”. È la fotografia scattata dalla Fabi che ha presentato un dossier sulle abitudini nei pagamenti degli italiani che in cinque anni, tra il 2015 e il 2020, hanno visto crescere sensibilmente (+17,7%) il numero di bancomat, carte di credito e prepagate per un totale di quasi 107 milioni di tessere. A spingere verso un maggiore utilizzo degli strumenti di pagamento dematerializzati, sottolinea il principale sindacato dei bancari, anche la pandemia che ha dato grande impulso agli acquisti online.

Nonostante i numeri in crescita, Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, evidenza che “in Italia le carte di credito e gli altri sistemi digitali non sono ancora particolarmente diffusi” sebbene siano “in crescita” e il Covid abbia “spinto l’aumento dei pagamenti digitali, riducendo quelli in contanti”. Al momento però nel nostro Paese ci sono ancora due problemi che frenano l’uso delle carte di plastica: uno è “demografico, perché la nostra popolazione è anziana e preferisce i contanti” e un altro è invece relativo al “gap digitale, particolarmente ampio nel Sud”.

COME PAGANO GLI ITALIANI?

Dallo studio effettuato dalla Fabi emerge che tra il primo semestre e il primo semestre del 2021 l’uso degli assegni si è quasi dimezzato: si è scesi da quota 67,4 milioni a 36,9 milioni, -45,2% ovvero 30,5 milioni in meno. Si è dunque abbassato notevolmente l’ammontare scambiato, da 131,3 miliardi a 81,1 miliardi, -38,2% ovvero 50,1 miliardi in meno.

Segno più, invece, per i bonifici che sono aumentati del 15,1% passando da 739,1 milioni di operazioni dei primi sei mesi del 2018 a 850,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, +111,5 milioni. In leggero calo, invece, il valore delle operazioni: -353,3 miliardi da circa 3.871,1 miliardi a 3.517,6 miliardi (-9,1%).

Crescita ancora maggiore per le transazioni con carte bancomat che in tre anni sono salite di 508,4 milioni (+43,8%) da 1,1 miliardi a 1,6 miliardi per un valore che è passato da 64,3 miliardi a circa 79,1 miliardi, ovvero 14,7 miliardi (+22,8%).

I TIPI DI “CARTE DI PLASTICA” USATE

Scendendo nel dettaglio dei tipi di carte adoperate, si nota che a segnare il maggiore incremento sono le carte prepagate, salite tra il 2015 e il 2020 di 6,4 milioni di pezzi (+25,3%) da 25,4 milioni a 31,9 milioni. Al secondo posto tra le “carte di plastica” più presenti nei portafogli degli italiani ci sono quelle di debito (come il bancomat), passate da 51,2 milioni a 59,4 milioni (+15,9% ossia + 8,1 milioni di pezzi). A chiudere le classifica le carte di credito che in cinque anni sono aumentate solo – si fa per dire – del 10,1% arrivando a 15,3 milioni di tessere da 13,9 milioni.

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