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Turismo

Assaporando l’economia enogastronomica 

Il post di Gianandrea Abbascià per il blog “Economia del gusto”

Legare il Gusto all’Economia, sopratutto nel nostro Bel Paese, è decisamente un esperimento vincente. L’Italia all’estero vince e convince; di riflesso il abbiamo quindi la possibilità di consolidare il nostro primato, anzi, i nostri primati, il cui risultato è un Turismo curioso che ha piacere assaggiare le varie leccornie mentre fotografa panorami, monumenti, arte e storia. Ogni regione ha i suoi “gioielli” del gusto da assoporare!

Ricorderemo, non molto tempo fa, che a Jeju – Corea del Sud – ci fu il voto unanime del Comitato di governo dell’organizzazione dell’Onu che valutò positivamente la candidatura italiana per la pizza napoletana, diventata quindi patrimonio dell’umanità. Come non poter poi citare un altro recente successo; le colline del prosecco, decretate patrimonio dell’Umanità. Un altro must tutto italiano è il famoso Gorgonzola Dop, risultato essere il prodotto italiano più ricercato sul web dai foodtraveller internazionali. Questo è quanto emerge dal “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2020” in collaborazione con la World Food Travel Association e l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Un altro caso poi ancora eclatante e di successo, tra i tanti, per il nostro Paese, è quello dei due fratelli che qualche tempo fa aprirono, nel Quartiere Shibuyauna, una panzerotteria conquistando Tokyo con un must tutto italiano.

Alcuni prodotti invece, caratteristici di uno specifico territorio, rendono ancor più speciale il nostro Bel Paese. Recentemente, in una pasticceria a Milano mi ritrovo per caso davanti ad un “Sospiro”, ben fatto e non molto distante dall’originale. Già, ok, ma vi chiederete, il Sospiro cos’è? Di che si tratta? Il Sospiro è una vera e propria leccornia, una prelibatezza pugliese degna di nota. La Puglia offre, tra le tante, questa chicca originaria della città di Bisceglie, città nota anche per la presenza del Dolmen di Chianca, una struttura scoperta nel 1909 e risalente all’età del Bronzo; il Sospiro è un piccolo pan di spagna ripieno di crema pasticcera e ricoperto da una glassa di zucchero. La loro storia sembra addirittura risalire al ‘500 e, parrebbe, che questi dolci furono confezionati per la prima volta dalle suore di clausura per poter festeggiare il matrimonio tra Lucrezia Borgia e il Conte di Conversano. Il nome Sospiri, secondo questo racconto, sembrerebbe derivare dal fatto che, nonostante tutto fosse pronto per le nozze, queste poi non furono mai celebrate perché per la prolungata assenza della sposa, le suore offrirono agli ospiti i dolci, da loro confezionati, per ingannare l’attesa, ma la lunga attesa li fece poi sospirare. Questa non sembrerebbe essere l’unica versione che ci può aiutare a capire perché furono denominati Sospiri; sta di fatto però che questa piccola chicca rende certamente merito al Gusto delle tradizioni del territorio. Sono così i prelibati e benvoluti che è stato proposto marchio D.O.P.

Tutti i diversi prodotti caratteristici del nostro Paese, non solo quelli qui citati, completano il mondo del Turismo e ne garantiscono l’elemento di ritorno. L’Economia è certamente fatta di numeri, analisi, valutazioni, scenari, e non solo; il Gusto la completa!

Care e Cari, anche per questa settimana vi saluto e vi attendo sabato prossimo!

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