Lunedì Apple è diventata la prima società a raggiungere un valore in borsa di 3mila miliardi di dollari. Le sue azioni sono arrivate a scambiarsi alla cifra record di 182,88 dollari, prima di scendere a 182,01. Di conseguenza, la capitalizzazione di mercato dell’azienda si è leggermente abbassata.
Le fortune di Apple sono legate principalmente agli smartphone iPhone, ai computer MacBook e ai servizi digitali come Apple Music e Apple TV.
LE FORTUNE DELLE BIG TECH
Molte altre grandi società tecnologiche statunitensi, note collettivamente come “Big Tech”, hanno superato i mille miliardi di dollari di valore in borsa: ad esempio Amazon, Alphabet e Microsoft (che vale 2mila miliardi e mezzo).
I GUAI DI APPLE IN INDIA
Venerdì 31 dicembre, però, l’autorità indiana che si occupa di tutela della concorrenza ha chiesto l’apertura di un’indagine contro Apple per presunto abuso di posizione dominante nel settore delle applicazioni per dispositivi mobili. La società è accusata di limitare la concorrenza attraverso l’imposizione di una commissione del 30 per cento sugli acquisti nell’App Store (l’unico negozio disponibile su iPhone e iPad), di non permettere metodi di pagamento alternativi a quelli in-app e di avere applicazioni proprie che competono con quelle sviluppate da terzi.
LA DIFESA DI APPLE
Stando alla versione riportata dall’autorità indiana, Apple si sarebbe difesa dalle accuse sostenendo che la sua quota di mercato sugli smartphone nel paese sia inferiore al 5 per cento. L’indagine dell’ente, però, non si concentra sugli utenti finali ma sugli sviluppatori di app.
L’indagine dovrebbe venire completata in sessanta giorni.
ANCHE GOOGLE NEL MIRINO
L’autorità indiana sta indagando anche su Google, che come Apple impone una commissione del 30 per cento sugli acquisti su Google Play, l’app store presente sui dispositivi Android.
I PROBLEMI ALLA FABBRICA DI FOXCONN
Di recente Apple ha dichiarato di aver messo sotto osservazione lo stabilimento di Foxconn a Sriperumbudur, nell’India meridionale, dove si assemblano iPhone. Nelle settimane precedenti oltre duecentocinquanta donne che lavoravano e dormivano nella fabbrica in questione avevano ricevuto cure per avvelenamento da cibo.
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