Il famoso pandoro Balocco griffato Chiara Ferragni non sta creando problemi sono all’azienda dolciaria. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha infatti comunicato che il procedimento per pratica commerciale scorretta avviato il 14 giugno scorso si è ora allargato anche alle società Fenice e TBS Crew dell’imprenditrice e influencer.
L’ISTRUTTORIA DELL’AGCM
L’Agcm ha riferito questa mattina di aver esteso alle società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., riconducibili a Ferragni, il procedimento avviato nei confronti della Balocco S.p.A. Industria Dolciaria per pratica commerciale scorretta in relazione all’iniziativa commerciale denominata “Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino”.
Oggi, aggiunge il comunicato, i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Fenice S.r.l. e di TBS Crew S.r.l. con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
COSA ERA SUCCESSO
L’istruttoria, partita lo scorso 14 giugno, ha infatti acceso un faro sull’iniziativa benefica di Balocco ‘targata’ Ferragni perché avrebbe potuto indurre i consumatori in errore facendo pensare che l’acquisto di un pandoro avrebbe contribuito a un progetto benefico a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.
In realtà, secondo quanto finora emerso dalle indagini, era già stata prevista, e versata, da parte del colosso dolciario una cifra fissa in favore dell’ospedale mesi prima del lancio pubblicitario dell’iniziativa e indipendentemente dalla vendita del prodotto e delle quantità.
LA SCOPERTA DELLA MAGAGNA
Come ha scritto Start raccontando tutta la vicenda, la prima a sollevare la questione era stata Selvaggia Lucarelli sul Domani lo scorso 14 dicembre. Lucarelli si era accorta infatti che in un post di Ferragni in cui pubblicizzava il pandoro Balocco con confezione glitterata e occhione blu, simbolo dei prodotti dell’influencer, tra gli hashtag c’era anche quello #adv, che indica un contenuto sponsorizzato – “ovvero pagato”, chiarisce la giornalista.
“In che modo dunque Chiara Ferragni contribuisce a questa iniziativa benefica, se è pagata immagino molti soldi da Balocco per vendere pandori?”, si chiede.
A quel punto Lucarelli contatta l’ufficio stampa Balocco che spiega che “non c’è una diretta proporzione tra il numero di pandori venduti e la quota che viene destinata al progetto”.
“Ferragni e Balocco – prosegue l’azienda dolciaria – hanno deciso insieme il destinatario della donazione e Balocco ha fatto una donazione al Regina Margherita. Poi detta tra noi si è voluto sottolineare la sinergia di intenti tra i due soggetti ma a tutti gli effetti è una donazione di Balocco”.
L’influencer dunque non avrebbe tirato fuori un euro per il progetto benefico, ma anzi ci avrebbe guadagnato.