Amazon ha intenzione di aprire dei punti vendita negli Stati Uniti simili ai cosiddetti department store, i grandi magazzini. Lo scrive il quotidiano americano The Wall Street Journal sulla base delle informazioni ricevute da fonti anonime. I primi negozi sorgeranno negli stati dell’Ohio e della California.
GLI OBIETTIVI DI AMAZON
Secondo il Wall Street Journal, Amazon – la società tecnologica fondata da Jeff Bezos e nota principalmente per la sua piattaforma di e-commerce – punta ad accrescere la sua importanza nel mercato americano della vendita al dettaglio, soprattutto per quanto riguarda i vestiti, gli oggetti per la casa e i dispositivi elettronici.
CALANO LE AZIONI DI WALMART E BEST BUY
L’interesse di Amazon si spiega con i buoni guadagni registrati di recente dai nomi più grandi del settore, come Walmart. Le cui azioni però, alla pubblicazione dell’articolo, hanno perso quasi l’1 per cento alla borsa di New York, giovedì mattina. Altre aziende concorrenti sono andate peggio: Target, ad esempio, è calata del 2,1 per cento, Best Buy dell’1,8 e Bed Bath & Beyond dell’1,6.
Amazon – spiega Bloomberg – tende a spaventare gli investitori ogni volta che entra in un nuovo mercato, come quello dei generi alimentari. I timori tendono generalmente a ridimensionarsi assieme alle ambizioni della società: l’agenzia fa l’esempio della joint venture tra Amazon, JPMorgan Chase e Berskhire Hathaway che avrebbe dovuto rivoluzionare il settore delle assicurazioni sanitarie, ma che non ha avuto successo.
COME SARANNO I NEGOZI DI AMAZON
I punti vendita di Amazon in Ohio e California saranno grandi circa 2800 metri quadri, molto più piccoli dei tradizionali grandi magazzini, che di solito occupano un’area di oltre 9000 metri quadri. Non è chiaro quali prodotti saranno disponibili, ma il Wall Street Journal parla di vestiti, oggetti d’arredamento, batterie e dispositivi elettronici dei vari marchi Amazon come Movian o Iris & Lilly.
I RISULTATI DI WALMART
La rivelazione del Wall Street Journal arriva dopo un’altra notizia rilevante su Amazon e Walmart.
Secondo i dati della società di ricerca finanziaria FactSet, infatti, Amazon ha superato Walmart diventando il più grande venditore del settore retail al mondo al di fuori della Cina. Il primo posto assoluto, in realtà, è del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, ma né Amazon né Walmart sono attori di rilievo nella Repubblica popolare.
Nel periodo giugno 2020-giugno 2021 – sostiene FactSet – i consumatori hanno speso oltre 610 miliardi di dollari su Amazon. Nel periodo luglio 2020-luglio 2021, invece, Walmart ha riportato vendite per 566 miliardi.
Come scrive il New York Times, Amazon ha detronizzato Walmart, una delle società di maggiore successo degli ultimi decenni, che ha saputo costruire un modello di business estremamente efficiente, abbattendo i prezzi ed eliminando la concorrenza.
Nel 2020 – complice la crisi pandemica – il valore delle vendite complessive su Amazon è cresciuto di quasi 200 miliardi; di contro, le vendite di Walmart sono aumentate di 24 miliardi. Non sono dati omogenei, perché tra le vendite di Amazon rientrano i prodotti venduti da terzi parti (Amazon ottiene delle percentuali), ma vengono comunque utilizzati per fare veloci paragoni.
LA PREVISIONE DI JPMORGAN SU AMAZON VS WALMART
Con 1,6 milioni di dipendenti, Walmart rimane il maggiore “datore di lavoro” negli Stati Uniti (ad eccezione del settore pubblico). E le sue vendite negli Stati Uniti rimangono superiori a quelle di Amazon. Secondo JPMorgan, però, il sorpasso anche in questa classifica avverrà l’anno prossimo.
COSA FA WALMART SULLE VENDITE ONLINE
Se Amazon pensa di aprire dei negozi fisici, Walmart – al contrario – punta sul rafforzamento del proprio marketplace online: per il 2021 prevede di generare 75 miliardi di dollari dalle vendite via Internet.