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Amazon, Lyft e ora Twitter. Le società tech tagliano posti di lavoro o stoppano assunzioni

Periodo di austerity per le Big Tech: Amazon sta congelando le assunzioni aziendali e metà del personale di Twitter, 3.700 posti di lavoro, sarà tagliato

Da Amazon a Twitter, giorni difficili per i posti di lavoro tecnologici.

Giovedì il colosso dell’e-commerce ha annunciato il congelamento delle assunzioni corporate, in quello che è un nuovo segnale di austerity per Big Tech. L’annuncio di Amazon si aggiunge infatti ai tagli alla forza lavoro annunciati da Lyft e quelli attesi in casa Twitter.

Twitter annuncerà oggi, venerdì 4 novembre, una serie di tagli al personale, dopo circa una settimana dal completamento dell’acquisizione della società da parte di Elon Musk.

La società con sede a San Francisco ha chiuso temporaneamente i suoi uffici e ha interrotto l’accesso dei lavoratori ai sistemi interni venerdì dopo aver detto ai dipendenti che sarebbero stati informati via e-mail nel corso della giornata sull’eventuale licenziamento. Nel messaggio non è specificata l’entità dei tagli, ma si avvisa che chi sarà licenziato riceverà una notifica oggi, 4 novembre. Allo stato attuale, Twitter ha circa 7.500 dipendenti. Da tempo la stampa Usa riporta indiscrezioni sui tagli al personale che avrebbero avuto luogo dopo l’acquisizione della piattaforma da parte del patron di Tesla e SpaceX.

I giganti della tecnologia, tra cui MetaGoogle hanno rallentato le loro assunzioni per mesi, mentre le società tech più piccole come Robinhood e Coinbase hanno annunciato licenziamenti. Ma raramente nello stesso giorno sono stati comunicati così tanti tagli di posti di lavoro e blocchi delle assunzioni nel settore, commenta il New York Times.

“Dichiarazione dopo dichiarazione, le aziende avvertono che si stanno preparando per tempi terribili” chiosa Axios.

Tutti i dettagli.

STOP ASSUNZIONI PER AMAZON

Lo stop delle assunzioni corporate in casa Amazon è legato “al inusuale contesto macroeconomico”. “Prevediamo di mantenere questa pausa in atto per i prossimi mesi e continueremo a monitorare ciò che stiamo vedendo nell’economia e nel business per adeguarci come riteniamo giusto”, ha spiegato in un post sul blog Beth Galetti, vicepresidente senior di People Experience e Tecnologia su Amazon.

La società ha già sospeso le assunzioni in alcune delle sue attività nelle ultime settimane, ma intende assumere un numero “significativo” di persone il prossimo anno, ha aggiunto Galetti.

Secondo un rapporto del New York Times, già a inizio ottobre Amazon stava sospendendo le assunzioni per ruoli aziendali nella sua attività di vendita al dettaglio.

LA RIVALE DI UBER TAGLIA IL 13% DELLA SUA FORZA LAVORO

Passa invece direttamente alla riduzione della forza lavoro Lyft, la compagnia di ride hailing rivale di Uber che licenzierà il 13% dei suoi dipendenti. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che le riduzioni colpiranno tutti i dipartimenti impattando circa 650 dei suoi 5.000 dipendenti esclusi gli autisti. I co-fondatori Logan Green e John Zimmer hanno parlato allo staff della “dura realtà”, accusando l’inflazione e il rallentamento dell’economia.

I LICENZIAMENTI IN CASA TWITTER

E l’ultima è la società Twitter. Il 4 febbraio il nuovo proprietario e ceo Elon Musk inizia licenziamenti di massa che dovrebbero colpire in profondità i 7.500 dipendenti della piattaforma. Mercoledì scorso, fonti anonime hanno riferito al Wall Street Journal che l’entità dei tagli potrebbe aggirarsi tra i 2.000 e i 3.750 licenziamenti. Si tratterebbe di dimezzare la forza lavoro di Twitter.

PARTITA CLASS ACTION DI EX DIPENDENTI

Ma il licenziamento di massa avrà immediate conseguenze per Musk.

Un gruppo di ex dipendenti di Twitter ha presentato infatti una class action al tribunale di San Francisco contro l’azienda di Elon Musk accusandola di non aver ricevuto il preavviso di 60 giorni stabilito dalla legge e di aver appreso del loro licenziamento, ieri, quando hanno trovato i loro account bloccati.
Lo riportano i media americani. In una comunicazione interna inviata ieri la compagnia di San Francisco avvertiva i dipendenti che avrebbero ricevuto una mail in caso di licenziamento. Ma molti impiegati hanno cominciato a condividere sui social media di non poter piu’ accedere ai loro account, scoprendo di essere stati cacciati.

STRESSA IL CONTESTO MACROECONOMICO GLOBALE

L’inverno sta arrivando per le aziende tecnologiche. Hanno aperto la strada all’economia statunitense negli ultimi dieci anni, sollevando il mercato azionario durante i giorni peggiori della pandemia di coronavirus. Mentre i lavoratori di altri settori stavano pagando un duro prezzo per la pandemia, la tecnologia ha continuato a prosperare.

Ma il vento è cambiato nelle ultime settimane. Molte delle più grandi aziende hanno riportato risultati finanziari che suggerivano di avvertire l’impatto del nervosismo economico globale, dell’aumento dell’inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse, commenta il Times.

Le società di social media, in particolare, sono state alle prese con un ritiro della pubblicità digitale negli ultimi mesi. Meta, che possiede Facebook e Instagram, ha dichiarato la scorsa settimana che il suo numero di dipendenti sarebbe rimasto “più o meno piatto” fino alla fine del prossimo anno. La scorsa settimana, Microsoft ha detto agli investitori che le nuove assunzioni in questo trimestre “dovrebbero essere minime”. Anche Alphabet, che possiede Google e YouTube, ha annunciato che in questo trimestre assumerà meno della metà del numero di persone che ha aggiunto nel terzo trimestre.

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