British American Tobacco Italia ed Amazon hanno fatto pubblicità ingannevole dei dispositivi a tabacco riscaldato Glo Hyper X2 e Glo Hyper Air. Lo ha stabilito l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha sanzionato le due società per un totale di 7 milioni di euro (6 milioni a Bat Italia e 1 ad Amazon). Glo Hyper X2 e Glo Hyper Air, scrive Piazza Verdi in una nota, non sono stati pubblicizzati in modo da fornire in maniera veritiera, e comunque adeguata per il consumatore, le due principali avvertenze d’uso ossia che si tratta di prodotti nocivi per la salute e che non devono essere usati dai minori.
Nel provvedimento l’Autorità ricorda che i dispositivi sono “prodotti del tabacco da fumo”, a tabacco riscaldato e non bruciato, nel senso che nel dispositivo elettronico va inserito uno stick di tabacco (venduto separatamente) che viene riscaldato ad alta temperatura. L’emissione generata da questo processo contiene nicotina, come indicato in una segnalazione del Ministero della Salute giunta pochi giorni dopo quella dell’Unione Nazionale Consumatori.
COSA HANNO FATTO BAT E AMAZON SECONDO IL GARANTE
Nel documento di chiusura del procedimento l’Autorità guidata da Roberto Rustichelli sottolinea che il comportamento ingannevole è stato effettuato da Bat Italia attraverso vari canali di comunicazione (cartelloni pubblicitari, spot cinematografici, sito web) e da Amazon attraverso la propria piattaforma commerciale a partire da settembre 2022 per quanto riguarda Glo Hyper X2 e a partire da maggio 2023 anche per quanto riguarda Glo Hyper Air. In sostanza, nel promuovere i due prodotti le società hanno omesso, non evidenziato o presentato in maniera ingannevole le due avvertenze fondamentali per i consumatori (nocività per la salute, uso vietato ai minori di 18 anni).
LE VALUTAZIONI DELL’AGCM SUGLI SPOT GLO DI BAT E AMAZON
Contrariamente a quanto affermato da Bat Italia e da Amazon nella difesa presentata all’Antitrust, “l’Autorità non ha travalicato il proprio ambito di competenza, ma ha semplicemente applicato quanto previsto dal Codice del Consumo”, si legge nel provvedimento, “limitandosi a contestare l’assenza, la non immediata visibilità e/o la scarsa chiarezza delle due suddette avvertenze. Tutte queste condizioni non consentirebbero al consumatore di poter fruire in maniera chiara delle informazioni necessarie per effettuare una scelta d’acquisto consapevole”. Dunque le due società sono libere di “decidere sulle modalità di presentazione delle due avvertenze, ma viene richiesto essenzialmente di prevederne la presenza, di garantirne la correttezza informativa e l’immediata e chiara leggibilità”.
E c’è di più: “L’idea che tali dispositivi possano essere pubblicizzati come se fossero meri oggetti di design, puntando sull’estetica del prodotto, attraendo il consumatore sull’aspetto emozionale/esperienziale di tali oggetti, ritenendo di poter prescindere dalla loro funzionalità (il consumo di tabacco/nicotina) e dalle specifiche avvertenze necessarie per un loro uso consapevole e vietato ai minori, appare, per un verso, manifestamente infondata, per altro verso, una modalità subdola e gravemente ingannevole di indurre il consumatore ad acquistare un prodotto che comporta rischi per la salute o vietato ai minori”.
LA SANZIONE
L’Autorità evidenzia che nel quantificare la sanzione sono stati considerati, oltre alla gravità e alla durata della violazione e alle condizioni economiche dei soggetti, anche l’ampia diffusione della pratica scorretta (grazie ai diversi canali utilizzati) e la scelta di commercializzare un nuovo dispositivo (Glo Hyper Air) con modalità omissive ed ingannevoli molto simili a quelle già contestate in avvio di istruttoria per Glo Hyper X2.
Inoltre sono state prese in esame anche le stime degli introiti derivanti dalle vendite dei due prodotti: le entrate totali di Bat Italia sarebbero state comprese fra i 5 e i 30 milioni. Del resto, come dichiarato dalla stessa Bat Italia, solo nel periodo settembre 2022-aprile 2023 per Glo Hyper X2 e nel periodo maggio-luglio 2023 per Glo Hyper Air, sono stati venduti stick di tabacco per una cifra compresa fra 10 milioni e 100 milioni.
LA REPLICA DI AMAZON
“Siamo in profondo disaccordo con le conclusioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e faremo ricorso”. Così dichiara Amazon in una nota dopo la sanzione dell’Antitrust.
“Le conclusioni dell’Agcm – continua la nota – sono errate sia in fatto che in diritto. La descrizione dei nostri prodotti include indicazioni puntuali in merito alle restrizioni sull’età e sui rischi per la salute che l’acquisto di questi prodotti comporta. Abbiamo lavorato a stretto contatto con l’Agcm nel corso di questo procedimento e reso queste informazioni ancora più chiare per i clienti, in modo da rispondere alle preoccupazioni dell’autorità”.