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Distretti Industriali Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo, Bnl e non solo. Come si muove Agcm sui mutui

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo per una presunta pratica scorretta nella commercializzazione dei mutui immobiliari. Ecco perché. L'articolo di Emanuela Rossi.

Sono ancora una volta i mutui a destare l’attenzione dell’Antitrust. L’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli ha avviato un’istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo per una presunta pratica scorretta nella commercializzazione dei mutui immobiliari a tasso fisso e a tasso variabile. In particolare, secondo l’Agcm, la banca non darebbe ai consumatori informazioni chiare sulla durata del preammortamento, ovvero il tempo che intercorre tra l’erogazione del mutuo e la prima mensilità del piano di rimborso.

Va ricordato che poco più di un mese fa Piazza Verdi aveva chiuso con impegni un procedimento nei confronti di Bnl, gruppo Bnp Paribas, avviato per gli stessi motivi.

LE CONTESTAZIONI DI PIAZZA VERDI A INTESA SANPAOLO

Tornando all’avvio, per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il gruppo guidato da Carlo Messina applicherebbe un periodo di preammortamento tecnico, caratterizzato da un arco temporale di durata variabile, senza fornire informazioni adeguate nei vari documenti precontrattuali e nelle varie fasi, anche avanzate, che portano alla sottoscrizione dell’offerta di mutuo. Neppure verrebbero ben spiegate le modalità di calcolo della durata del preammortamento che, di fatto, allunga il periodo di estinzione del mutuo, aumentandone quindi il costo.

Inoltre, nel caso di tassi variabili, all’onerosità connessa alla durata del periodo di pre-ammortamento tecnico, si aggiungerebbe anche quella legata al tasso applicato che risulterebbe superiore a quello negoziato nel mutuo per il rimborso: il tutto, ancora una volta, senza un’adeguata informativa per il consumatore sul suo valore né in tutta la documentazione pre-contrattuale né nelle fasi più avanzate di negoziazione.

IL PRECEDENTE BNL

Come dicevamo, lo scorso agosto l’Antitrust ha chiuso un’analoga istruttoria per pratiche commerciali scorrette nei confronti di Bnl dopo averne accettato gli impegni. Nel mirino dell’Autorità erano finite le politiche della controllata di Bnp Paribas sempre in merito alla modalità di conteggio degli interessi di preammortamento tecnico e della durata del periodo in cui questi maturano. Il comportamento dell’istituto di credito, segnalavano da Piazza Verdi, avrebbe impedito una chiara informativa e quindi una scelta consapevole da parte del cliente mutuatario In dettaglio, si evidenziava come oggetto del procedimento era stata una questione “connessa alla erogazione del mutuo particolarmente rilevante, in termini di costi a carico del consumatore, perché riguarda il periodo di preammortamento tecnico ovvero il lasso di tempo che intercorre tra la data della stipula e/o di erogazione del mutuo e la data di inizio del pagamento del piano di rimborso”.

Negli impegni proposti da Bnl e accettati dall’Antitrust, la banca ha previsto di equiparare il tasso di interesse di preammortamento tecnico al tasso di interesse di ammortamento applicato al contratto di mutuo (nel caso di mutuo a tasso variabile, il tasso di preammortamento sarà pari a quello applicato alla prima rata) e di ridurre dunque la durata del preammortamento tecnico fino a un massimo di 31 giorni. “L’equiparazione dei tassi, e quindi la significativa riduzione del tasso di preammortamento ad oggi applicato, e la riduzione della durata massima – chiosava l’Autorità – comportano un effetto a favore del consumatore piuttosto rilevante in termini di minori costi per interessi nella fase precedente l’avvio del piano di rimborso”.

Va aggiunto che Bnl si è pure impegnata ad assicurare la piena trasparenza delle nuove condizioni di preammortamento. Tutte le novità, come si legge nel provvedimento di chiusura dell’istruttoria, vanno attuate entro quattro mesi dalla notifica della chiusura del procedimento.

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