skip to Main Content

5g Modelli Business

5G e Huawei: Salvini e Meloni trumpeggiano contro M5S (Pd si smarca dai grillini)

Si infiamma la polemica tra i partiti dopo l'input del Copasir contro Huawei e Zte sul 5G. Ecco il punto della situazione 

Centrodestra compatto, maggioranza sbrindellata. E’ questa la situazione parlamentare dopo la relazione del Copasir sul 5G. Ecco tutti i dettagli.

LA LINEA DELLA LEGA DI SALVINI

“Troppe cose non tornano nei rapporti tra Movimento 5 stelle e Cina, a partire dal ministro Patuanelli che minimizza la relazione del Copasir sul 5G. Non permetteremo al governo sbarchi, tasse e manette di mettere ancora più in pericolo l’Italia”. E’ quello che ha detto oggi il leader della Lega Matteo Salvini, sulla scia della relazione finale del Comitato parlamentare sui servizi segreti che di fatto ha indicato al governo di sbarrare la strada ai colossi cinesi Huawei e Zte sulla rete 5G in Italia.

La Lega ha dunque imbracciato il verdetto del Copasir, che peraltro è presieduto da un esponente di spicco della Lega, Raffaele Volpi, già sottosegretario alla Difesa nel governo Conte 1 spesso in polemica con l’ex titolare della Difesa, la grillina Elisabetta Trenta.

LA POSIZIONE DI MELONI

Ma anche l’altra componente del centrodestra, Fratelli d’Italia, è su una linea trumpiana: “Il Copasir è stato molto chiaro sui rischi per la sicurezza nazionale che potrebbero derivare dall’ingresso delle aziende cinesi nelle attività di installazione, configurazione e mantenimento delle infrastrutture delle reti 5G. Una relazione molto seria e dettagliata che un Governo degno di questo nome non può sottovalutare e che ha il dovere di approfondire. L’esatto contrario di quello che ha fatto il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, che oggi in un’intervista ha liquidato in modo sbrigativo e semplicistico le preoccupazioni che arrivano dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. La sovranità nazionale può essere difesa solo da un Esecutivo forte e libero da pressioni e conflitti di interesse. Condizioni che il Governo Pd-M5S non sembra affatto garantire e questo non può che preoccuparci seriamente”, ha detto Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia.

IL COMMENTO DI PATUANELLI

Ma che cosa aveva detto nei giorni scorsi Patuanelli dopo la pubblicazione della relazione del Copasir? Sul 5G “Huawei offre le soluzioni migliori ai prezzi migliori. Non si può sventolare la bandiera del libero mercato con una mano e quella del protezionismo con l’altra”, aveva sottolineato il ministro per lo Sviluppo economico in quota M5S in una intervista a La Stampa, nonostante il Copasir ha avanzato delle perplessità sul far entrare nel nostro Paese infrastrutture cinesi sul 5G per motivi di sicurezza, suggerendo approfondimenti sul tema. “Risposta semplice: qual è l’alternativa?”, si chiede il ministro nell’intervista. “Abbiamo varato una normativa che garantisce la sicurezza nazionale. Detta condizioni agli operatori nei mercati sensibili, cioè Tlc. Con le giuste difese, la possibilità d’accesso non si discute”, ha aggiunto.

LE PAROLE DI FRACCARO

Non è una posizione eterodossa rispetto alla linea tradizionale del Movimento 5 Stelle, favorevole a un rapporto stabile con i colossi cinesi. Più vicina al Copasir (dove anche i membri pentastellati hanno votato a favore della relazione finale) l’idea di un altro esponente governativo del M5s. Il governo non potrà non tener conto della relazione del Copasir sui rischi della tecnologia 5g in tema di sicurezza nazionale”, ha detto nei giorni scorsi – prima delle parole di Patuanelli – il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, a proposito del parere dell’organo parlamentare che vigila sull’operato dei servizi segreti, il quale ritiene “fondate” le preoccupazioni che aprire alle aziende cinesi lo sviluppo della rete 5G italiana possa comportare rischi per la sicurezza, tanto da suggerirne l’esclusione.

LA POSIZIONE DEL PD

Pd filo Copasir e Servizi: le indicazioni arrivate dal Copasir, che ha messo in guardia sui rischi che potrebbero derivare dall’ingresso delle aziende cinesi nelle attività relative alle reti 5G, “vanno valutate con attenzione”, ha detto oggi il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Secondo il ministro il dibattito che si è sviluppato sul tema, anche a livello internazionale, “non può essere ignorato” e la questione va affrontata “con ancora più determinazione perché attiene alla sicurezza nazionale”. “L’Italia – ha affermato Guerini – ha certamente già affrontato il tema 5G. L’approvazione del perimetro di sicurezza cibernetica nazionale e l’estensione del golden power al 5G sono provvedimenti importanti e sostanziali per la sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche. Tuttavia il Copasir, dopo un anno intenso di approfondimento e audizioni, ha evidenziato come sia comunque necessario tenere alta la guardia per limitare potenziali rischi. Sono indicazioni che vanno valutate con attenzione”. “Anche a livello internazionale – ha proseguito il ministro – il dibattito è intenso, a partire dagli USA che hanno una posizione nota e in Europa dove il confronto è all’ordine del giorno. Così come il tema è stato uno dei punti su cui anche in ambito Nato si è discusso in questi mesi. Credo che l’Italia non possa ignorare questo dibattito”, ha concluso Guerini, e che debba “affrontare la questione con ancora più determinazione e incisività perché attiene alla sicurezza nazionale”.

 

Back To Top