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Perché Nokia e Alcatel-Lucent si fondono?

Raggiunto l’accordo tra Nokia e Alcatel-Lucent. Nokia acquista per 15,6 miliardi di euro la rivale franco-americana Alcatel Lucent. La fusione potrebbe dar vita a un gigante delle infrastrutture per le telecomunicazioni in grado di tenere il passo con Ericsson e Hauwei, ma alcuni storcono il naso. Nokia e Alcatel-Lucent trovano l’accordo in vista di una prossima fusione,…

Nokia e Alcatel-Lucent trovano l’accordo in vista di una prossima fusione, la società finlandese si impegna a versare 15,6 miliardi di euro per l’acquisto di Alcatel Lucent. La fusione potrebbe dar vita ad un nuovo gigante in grado di generare un giro di affari combinato di 26 miliardi di euro e di competere e superare l’altro europeo, la svedese Ericsson e la cinese Hauwei. La fusione è un passo avanti rispetto alle voci che circolavano qualche giorno fa che volevano la società finlandese interessata esclusivamente all’acquisto della sola divisione reti mobili della società francese.

I termini dell’accordo 

Secondo quanto comunica la società l’operazione dovrà essere finalizzata nella prima metà del 2016 e dalla fusione si  attendono risparmi di costi operativi per 900 milioni di euro entro la fine del 2019. Nokia si impegna ad offrire 0,55 azioni della nuova entità per ogni vecchia azione, agli azionisti Alcatel-Lucent . La piena adesione all’offerta garantirà a Nokia il controllo 66,5% della nuova società e il restante 33,5% rimarrà nelle mani di Alcatel.

Nokia alla ricerca di un nuovo equilibrio

Nokia, in perdita da anni, aveva tagliato la testa al toro trovando il coraggio di lasciare la sezione smartphone, asset ormai in perdita. I finlandesi cercano di trovare un nuovo equilibrio dopo la cessione dei cellulari all’americana Microsoft, mostrando di essere capaci di restare sul mercato con una pelle nuova, dedicandosi ad attività profittevoli. L’obiettivo per il futuro è quello di rafforzare il core business delle infrastrutture wireless. La strada intrapresa da Nokia ha dato buoni frutti, dall’abbandono dei cellulari il titolo ha guadagnato il 45%. Nokia ora deve aumentare le proprie quote di mercato ed essere capaci di sfidare i cinesi di Huawei e gli svedesi di Ericsson, davanti a lei nella costruzione della nuova generazione di reti mobili.

Alcatel-Lucent cerca conferme

Alcatel-Lucent, nato nel 2006 dalla fusione del gruppo francese e quello americano nel 2006 è nel pieno di una fase di restrutturazione a seguito del calo delle vendite registrato sia negli Stati Uniti che in Europa. L’acquisizione aiuterebbe il gruppo a rafforzare la propria in Cina, mercato sterminato con 1,3 miliardi di contratti wirless, ma anche portare contratti con i due principali operatori di telefonia negli Usa, Verizon e At&t.

I Dubbi

Resta il dubbio se la fusione di due soggetti “deboli” porterà alla nascita di un soggetto forte.

I primi problemi riguardano la difficoltà di tagliare costi in un settore ad alto tasso di innovazione dove le attività di ricerca e sviluppo sono essenziali, innanzitutto. Ormai scongiurate le preoccupazioni derivanti dal veto dello Stato francese, preoccupato per i risvolti occupazionali in Alcatel. Il ministro dell’economia Macron ha applaudito all’avvicinamento tra i due gruppi: “L’avvicinamento tra Nokia e Alcatel-Lucent permetterà di creare un grande campione europeo delle infrastrutture per la telefonia mobile e fissa, dotato delle migliori tecnologie di entrambe le società”, aggiungendo: “Questo grande campione sarà in grado di far fronte alle sfide poste da Huawei e dai grandi campioni cinesi”. Certo, il paragone non è perfetto, dato che Huawei vende anche quei dispositivi mobili che Nokia e Alcatel hanno abbandonato.

Nell’accordo Nokia si è impegna a mantenere in Francia il «centro vitale della nuova società» senza realizzare ulteriori tagli a quelli previsti. Verranno inoltre preservati i siti di ricerca e sviluppo a Villarceaux e Lannion. Bene in borsa, Nokia balza del 3%, menter Alcatel cede l’8% circa.

Sede Nokia

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