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Facebook a giudizio, violate norme sulla privacy

Facebook sotto l’occhio del ciclone. Il garante per la privacy del Belgio ha avviato un’azione legale contro il social per la violazione delle normative vigenti in tema di privacy e trattamento dei dati personali. L’autority belga riconosce come scorrette le modalità con il quale Facebook traccia gli utenti sui siti web esterni utilizzando tasti “mi…

Ad esserne coinvolti non sarebbero solo gli utenti iscritti al social ma anche quelli privi di account. La preoccupazione del garante è quella che Facebook elabori i dati raccolti per creare profili pubblicitari ad hoc.  

L’autority belga, che sta lavorando sul tema con gli omologhi tedeschi, olandesi, francesi e spagnoli che presto potrebbero seguirne l’esempio, porterà già giovedì 18 le accuse in tribunale. Il Garante ha chiesto al tribunale un ordine immediato per vietare a Facebook il monitoraggio dei non-utenti realizzato attraverso plug-in o cookies. Facebook per contro ha dichiarato che i cookies rispetterebbero lo standard del settore e che gli utenti avevano il diritto di opt-out.

Quanto accade in Belgio non è da sottovalutare, potrebbe infatti generare un effetto a catena in altri paesi creando non pochi problemi alla società di Palo Alto.

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“Anche chi rifiuta esplicitamente di essere seguito, lo è”, ha detto il presidente della Commissione Willem Debeuckelaere. “Facebook sa quali sono i siti frequentati dalle persone senza che queste siano state avvertite, ridicolizzando così le norme che proteggono la privacy”. Un portavoce di Facebook ha definito la misura dell’autorità come “teatrale”, soprattutto perché arrivata in seguito ad un incontro tra le parti fissato per giovedì prossimo, al fine di discutere delle raccomandazioni formulate recentemente dall’Authority per la Privacy.

Il nodo da sciogliere resta quello irlandese. La società guidata da Mark Zuckerberg ha la propria europea in Irlanda e come tale risponde alle leggi imposte da Dublino. Leggi che sono state considerate da altri paesi dell’Unione come troppo morbide sul tema, non solo sotto il profilo della protezione dei dati personali ma anche in tema di regolamentazione delle società stesse.

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