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Quando la social innovation scende in campo. Con idee e passione

A Napoli, durante il Social Innovation Day (http://www.ponrec.it/notizie/2014/marzo/si-day/) , organizzato dal PON Ricerca e Competitività 2007-2013 in collaborazione con l'Università degli Studi di Napoli Federico II, si è avuta la consapevolezza di un patrimonio importante, fatto di idee, competenze e passione.

 

In tutto sono 56 i progetti finanziati con i fondi del PON, con il bando del 2012 (http://www.ponrec.it/programma/interventi/social-innovation/) per promuovere innovazione sociale in settori strategici per lo sviluppo come: salute, mobilità, cultura, turismo, cloud computing, ed energia.

Il MIUR ha voluto coinvolgere le nuove generazioni – giovani di età non superiore ai 30 anni – per l’individuazione dei bisogni sociali e l’elaborazione di idee progettuali al sostegno dello sviluppo di una  cultura  di “Innovazione Sociale”: un investimento di risorse pari a 40 milioni di euro che hanno permesso lo sviluppo di 56 progetti distribuiti nelle quattro regioni dell’obiettivo “convergenza” Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Una sfida, per creare, dal basso, la costruzione di soluzioni per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale nelle aree urbane del territorio di queste regioni: il Social Innovation Day è stato soprattutto questo. È stato possibile assistere alle presentazioni di molti dei progetti che hanno la potenzialità di affrontare problemi reali, che quotidianamente città come Napoli, Bari o Palermo e territori rurali, come il Cilento, vivono.

Dal Bike sharing, al car pooling, dalle soluzioni (http://www.ponrec.it/eventi/2014/social-innovation-day/)  per produrre energia rinnovabile all’idea di valorizzare il patrimonio culturale e naturale: un concentrato di opportunità, messe a disposizione delle amministrazioni locali che possono attingere a questo patrimonio, costruito con l’entusiasmo di giovani ricercatori.

Si tratta ora di passare alla fase operativa, dove le idee, sperimentali e testate, hanno necessità di diventare elementi integranti delle politiche di innovazione e di trasformazione urbana: le smart cities e gli smart land si costruiscono in questo modo, apprendendo e trasferendo il capitale di conoscenze e investendo sulle opportunità offerte da questi progetti.

Nasce anche da questa consapevolezza l’idea di lanciare l’idea di un Barcamp, che sulla scia di quello svoltosi l’11 aprile alla Camera dei Deputati (http://camera.civi.ci/) che ha avuto come tema l’Agenda Digitale: il nuovo hastag potrebbe essere #agendasmart?

 

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