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Riders Just Eat Assunzioni

Just Eat, la confusione mediatica sul numero delle assunzioni

I numeri delle assunzioni di ciclofattorini non tornano: dopo vari annunci sui giornali, l'organico di Just Eat sembra molto più piccolo del dovuto e ogni testata riporta numeri diversi...

Era il 4 dicembre 2021 e tutti i giornali riprendevano le dichiarazioni roboanti di Jitse Groen, fondatore e ceo di Just Eat: «In Italia 6 mila rider con contratto». Sembrava chiudersi così nel migliore dei mondi, proprio sotto Natale come impongono le fiabe a lieto fine, la querelle tra i fattorini e l’ex start up presente, tra gli altri, negli Usa, in Canada, Australia, Regno Unito, Francia, Germania, Olanda (dove ha sede) e ovviamente in Italia, desiderosa di dimostrare la sostenibilità del sistema anche varando un piano assunzioni di tutto rispetto.

QUANTI SONO I FATTORINI IN JUST EAT?

Sono passati oltre 14 mesi da allora e un articolo apparso nelle ultime ore racconta una realtà diversa, nettamente ridimensionata: “Oggi – si legge – Just Eat conta su 2.500 fattorini in 24 città”. Un refuso? Una svista? Difficile, dato che l’articolo include una intervista a Daniele Contini, country manager di Just Eat in Italia. È naturale dunque chiedersi che fine abbiano fatto quelle seimila assunzioni.

Eppure la notizia dei 6mila assunti era stata data a più riprese: “Oltre 6000 rider assunti con contratto di lavoro subordinato basato sul Ccnl del settore logistica, trasporto merci e spedizioni, e l’apertura degli hub, le sedi logistiche e organizzative dei rider, prevista a inizio 2022”, è possibile leggere ancora oggi online. E, ancora: “Sono 6000 ad oggi i rider assunti da Just Eat a seguito degli accordi raggiunti a marzo con i sindacati”.

Seimila assunzioni che diventano 4mila dopo pochi mesi. Si legge infatti in un articolo del Sole andato in pagina quasi un anno fa, nell’aprile 2022: “Just Eat assume 4mila rider fissi e avvia percorsi di carriera”. Dettaglia il quotidiano di Confindustria: “Just eat rilancia, annunciando 4mila assunzioni nel corso del 2022. «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nelle ventiquattro città in cui operiamo», afferma il country manager per l’Italia, Daniele Contini. «Il nostro modello sta funzionando bene dopo una prima fase di assestamento e vogliamo continuare in questa direzione»”.

Ma poi sempre il Sole precisava che non si trattava di 4mila nuove assunzioni: “L’ingresso di 4mila nuovi rider, tuttavia, non comporterà un analogo saldo netto nel numero di dipendenti, perché in parte i nuovi ingressi andranno a sostituire lavoratori in uscita. Il turn over è piuttosto consistente dato che, precisa la società, normalmente un courier resta in azienda circa sei mesi, anche se ci sono persone che sono in Just eat dall’inizio”.

Un’altra testata di settore (verticale e specializzata) riportava: “Just Eat rilancia sull’occupazione e annuncia l’assunzione con contratto di lavoro subordinato di 4.000 courier nel 2022. I nuovi courier si aggiungono ai circa 6.000 già attivi nelle 24 città italiane dove opera il gruppo”. Quindi i rider assunti sarebbero in totale diecimila?

Insomma, dal dicembre 2021 a oggi sono stati dati tanti numeri, tutti discordanti ma resta invece aperta la domanda sulle reali assunzioni fatte finora dall’azienda. Possibile che l’ultimo numero, così distante dagli annunci fatti in precedenza, dipenda dal turn over di cui parla il pezzo del Sole (in questo caso, a saldo negativo)? Difficile, dato che l’azienda ha continuato a crescere. come riporta lo stesso articolo che parla di 2.500 rider: “Non solo ha resistito in un mercato in cui i concorrenti hanno mantenuto la linea opposta, ma si prepara a espandersi in altre città in Italia (24 quelle in cui opera oggi) e arruolare personale, dopo due anni serviti a mettere a punto il nuovo modello organizzativo”.

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