In Occidente non è ancora molto popolare ma in Cina il live shopping, livestream shopping, live commerce o live video shopping che dir si voglia, è già parecchio diffuso e Zara vuole farlo diventare familiare anche in Europa e negli Stati Uniti, sperando che le vendite ne beneficino.
IL FUTURO DELL’E-COMMERCE È IL LIVE SHOPPING
Il live shopping è una strategia in cui i retailer presentano i loro prodotti in video online, mentre interagiscono in tempo reale con gli acquirenti. Secondo la piattaforma britannica Vtex, che si occupa di commercio digitale per aziende, gli esperti hanno previsto da tempo che sarebbe diventata una delle principali tendenze dell’e-commerce del futuro.
“Negli Stati Uniti, in particolare, si stima che il suo valore di mercato, di 17 miliardi di dollari nel 2022 si triplicherà nel 2026, raggiungendo i 55 miliardi di dollari. Sebbene con andamenti differenti, questo fenomeno risulta ovunque in espansione, tanto che entro lo stesso anno – afferma il sito – ci si attende che il suo valore totale raggiunga globalmente i 245,15 miliardi di dollari, coinvolgendo sempre più anche l’Europa”.
Se la ricerca dell'”esperienza” è diventata un’ossessione in qualsiasi settore, da quello artistico con mostre immersive e sensoriali a quello gastronomico con smartbox per tutti i gusti, la moda non può esimersi da questa tendenza, soprattutto in un momento in cui le scelte dei consumatori sono imprevedibili a causa della situazione economica.
Il live shopping, poi, come spiega Vtex, oltre ad avere il potenziale per raggiungere un elevato numero di persone, “incentiva le relazioni con la clientela, in quanto i partecipanti alla sessione online possono interagire, partecipare e porre domande tramite canali video o chat live”. Consente poi di relazionarsi con gli influencer e aggiungere prodotti al carrello direttamente dallo streaming, contribuendo a conversioni più rapide ed engagement degli utenti più elevato.
IL SUCCESSO DEL LIVE SHOPPING IN CINA
A guidare la classifica dei Paesi con il maggior numero di consumatori che hanno già utilizzato il livestream commerce per acquistare un articolo online nel 2023 ci sono la Cina (81%), l’India (75%), la Thailandia (73%) e gli Emirati Arabi Uniti (72%). Gli Stati Uniti (40%) e l’Europa, con la Spagna (37%), invece, sono ancora molto distaccati dalle prime posizioni.
Che la Cina sia al primo posto non stupisce dato che il live commerce è apparso nel 2016 con il lancio di Taobao Live di Alibaba. Anche McKinsey lo definisce “il mercato più maturo di tutti” poiché il 57% di questi utenti sfrutta il live shopping da più di tre anni, rispetto ad appena il 5-7% degli utenti in Europa, America Latina e Stati Uniti. La società di consulenza stima inoltre che la Cina ha anche la quota più alta di frequentatori assidui di live shopping, con l’87% degli intervistati che partecipa agli eventi almeno una volta al mese, rispetto al 43% degli Stati Uniti, al 52% dell’Europa e al 64% dell’America Latina.
La categoria che ha riscosso più successo in Cina è stata quella dei generi alimentari, mentre ad attrarre maggiormente Europa, Stati Uniti e America Latina è stato l’abbigliamento.
IL GIRO D’AFFARI
Secondo Jordy Smit, senior account executive retail di Microsoft, in Cina il live shopping ha generato un fatturato di oltre 423 miliardi di dollari nel 2022 e circa 50.000 livestream attirano ogni giorno 260 milioni di spettatori.
Ma per Smit si tratta di una tendenza “in rapida crescita” anche negli Stati Uniti, dove ha prodotto vendite per oltre 17 miliardi di dollari nel 2022, con la fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni che è quella che lo utilizza maggiormente. In Europa, invece, sebbene al momento non siano noti dati ufficiali sulle vendite di live shopping, si stima che il fatturato sia stato di circa 10 miliardi di dollari nel 2022. E l’anno scorso ci si attendeva che la strategia avrebbe raggiunto i 500 miliardi di dollari a livello globale.
ZARA ESPORTA IL LIVE STREAMING IN EUROPA E USA
Sull’onda di tali dati, Zara, che ha già riscontrato il successo del live streaming in Cina, ha annunciato che tra agosto e ottobre replicherà il format, con alcune modifiche, anche nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti. Per gli analisti, infatti, il colosso spagnolo sta investendo in nuovi modi per coinvolgere i clienti poiché è prevista una crescita delle vendite meno sostenuta dopo l’impennata post-pandemia.
Secondo la società di analisi del commercio al dettaglio Edited, i live shopping di cinque ore trasmessi settimanalmente su Douyin (il nome di TikTok in Cina) hanno contribuito a incrementare le vendite di Zara dal loro lancio a novembre e nei primi tre mesi di quest’anno l’azienda ha esaurito la maggior parte delle taglie del 50% dei prodotti rispetto allo stesso periodo del 2023. Allo show in cui vengono mostrate modelle cinesi che indossano abiti, provano scarpe e gioielli si alternano sequenze in passerella e riprese del trucco “dietro le quinte”.
Inditex, a cui fa capo Zara, non ha riferito quanto sta investendo in questa operazione ma l’azienda, ricorda Reuters, “dispone di una liquidità di 11 miliardi di euro, che le dà la potenza di fuoco e la rete di sicurezza per sperimentare nuovi modi di vendere, anche se il successo non è garantito”.
UNA TENDENZA CHE FA CHIUDERE NEGOZI?
L’evento, a cui lavora un team di 70 persone, viene trasmesso in streaming da uno spazio di 1.000 metri quadrati a Shanghai, alternando le angolazioni tra 7 telecamere e in media attira circa 800.000 spettatori unici per ogni show. Ma il live streaming ha anche delle conseguenze. Come riferito infatti dall’agenzia di stampa, riuscendo a raggiungere facilmente molte più persone con questa modalità, Zara ha ridotto i suoi punti vendita in Cina dai 570 nel 2019 ai soli 192 al 31 gennaio di quest’anno.