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Gorillas

Fuga pure dal Belgio per l’app per la spesa a domicilio Gorillas

Gorillas, la startup tedesca che offre consegne di generi alimentari, ha annunciato che chiuderà i suoi magazzini in Belgio e cederà alcune operazioni all'azienda locale Efarmz

Uscita dal Belgio per Gorillas.

L’app tedesca per la consegna di generi alimentari ha annunciato che chiuderà i suoi magazzini in Belgio. Lo ha riportato venerdì Reuters.

Sempre in settimana la società aveva dichiarato che sta valutando la possibilità di tagliare i posti di lavoro in Spagna.

Già il mese scorso la piattaforma di consegne di generi alimentari ha licenziato metà dei suoi dipendenti nella sua sede di Berlino. In quell’occasione la società tedesca aveva affermato in un comunicato che stava licenziando circa 300 dipendenti da una “forza lavoro d’ufficio globale” di 600.

La startup, fondata nel 2020, sta rivedendo le sue operazioni in Belgio, Danimarca, Italia e Spagna e ha spostato l’attenzione dalla rapida espansione alla realizzazione di un profitto dopo che la spinta al business fornita dalle restrizioni per la pandemia Covid è svanita.

Dopo aver raccolto 1 miliardo di dollari lo scorso ottobre dagli investitori (tra cui la società di consegna pasti Delivery Hero) l’amministratore delegato Kagan Sumer ha riconosciuto che la società sta lottando per raccogliere capitali.

Tutti i dettagli.

L’USCITA DAL BELGIO

Oltre alla chiusura dei suoi magazzini in Belgio, Gorillas ha comunicato che cederà alcune operazioni all’azienda locale Efarmz. La società non ha reso noto i dettagli.

I LICENZIAMENTI IN SPAGNA

Inoltre, Gorillas sta valutando licenziamenti in Spagna. Pertanto, ha chiesto ai suoi lavoratori di eleggere rappresentanti per il processo, ha dichiarato martedì Gorillas ripresa da Reuters.

I clienti nelle quattro città spagnole in cui opera Gorillas – Madrid, Barcellona, Valencia e Alicante – continueranno a essere serviti per il momento. La start-up berlinese impiega attualmente diverse centinaia di persone in Spagna.

LA STRATEGIA DI GORILLAS

Di recente l’azienda ha previsto di concentrare maggiormente la propria attenzione su cinque mercati che rappresentano il 90% dei suoi ricavi: Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia e Paesi Bassi.

“Ci siamo resi conto che, ok, dobbiamo adattarci, correggere la rotta e dobbiamo farlo in fretta, quindi ci sono state decisioni davvero difficili e ora l’intero focus è effettivamente rivolto alla redditività”, ha detto Ugur Samut, co-fondatore e presidente al Conferenza Global Summit del Consumer Goods Forum.

Pertanto, la società sta rivedendo le operazioni negli altri mercati in cui è attiva: Belgio, Danimarca, Italia e Spagna.

Dunque dopo gli annunci relativi alla Spagna e al Belgio, l’app potrebbe comunicare presto manovre anche per Danimarca e Italia.

UN SETTORE IN CRISI POST-PANDEMIA

Come ha ricordato Reuters, il settore delle consegne di generi alimentari sta affrontando un periodo di adattamento dopo una rapida crescita durante la pandemia Covid. Anche l’app turca Getir e la britannica Zapp hanno affermato che stanno tagliando il personale, mentre la tedesca Flink ha rallentato le assunzioni.

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