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Daraz

Perché Daraz (Alibaba) licenzia in blocco

La piattaforma di e-commerce asiatica Daraz, di proprietà della cinese Alibaba, annuncia licenziamenti per garantirsi sostenibilità e crescita nel lungo periodo. Tutti i dettagli.

La piattaforma di commercio elettronico Daraz, di proprietà della compagnia tecnologica cinese Alibaba, ha annunciato una serie di licenziamenti volti a rendere la struttura aziendale “più snella e agile”. La comunicazione ai dipendenti, proveniente dall’amministratore delegato James Dong e destinata a uso interno, è stata visionata oggi da Reuters.

Non è chiaro però né il numero assoluto né la percentuale di lavoratori che saranno interessati dai tagli.

I PROBLEMI DI DARAZ

Daraz opera in Asia meridionale, più precisamente in Pakistan, Bangladesh, Nepal, Sri Lanka e Myanmar. L’anno scorso l’azienda contava circa tremila dipendenti in tutto, ma poi ha dovuto ridurre la sua forza-lavoro dell’11 per cento a causa delle condizioni di mercato sfavorevoli: gli intoppi alle catene di fornitura, la crescita dell’inflazione, ma anche l’aumento delle tasse e il calo degli incentivi pubblici.

I PIANI PER IL FUTURO

Nel documento rivolto ai dipendenti, James Dong – nominato amministratore delegato lo scorso gennaio, in sostituzione di Bjarke Mikkelsen – ha dichiarato che “nonostante i nostri sforzi per esplorare diverse soluzioni, la nostra struttura dei costi continua a non raggiungere i nostri obiettivi finanziari. Di fronte alle sfide senza precedenti del mercato, dobbiamo agire rapidamente per garantire la sostenibilità a lungo termine e la crescita continua della nostra azienda”.

Nei prossimi mesi, come anticipato da Dong, Daraz si concentrerà dunque sul miglioramento della cosiddetta consumer experience (“esperienza del consumatore”) attraverso la diversificazione dell’offerta, l’ampliamento delle categorie di prodotti e il potenziamento dell’efficienza operativa dei venditori sulla piattaforma.

TUTTO SU DARAZ: BUSINESS, MERCATI E NUMERI

I principali mercati di Daraz sono il Pakistan e il Bangladesh. La piattaforma, nata nel 2012, si occupava inizialmente di abbigliamento e moda, prima di venire acquisita da Alibaba – una sorta di “Amazon cinese”, semplificando: non solo una piattaforma di e-commerce, quindi, ma una vera e propria compagnia tecnologica – nel 2018.

Dopo l’acquisizione, anche il modello di business di Daraz è evoluto, e oggi si articola in quattro aree: e-commerce, logistica, sistemi di pagamento e servizi finanziari. L’azienda dichiara di avere oltre trenta milioni di acquirenti, duecentomila venditori attivi e più di centomila marchi.

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