Il decennio di crescita continua di Netflix si è interrotto nel primo trimestre del 2022. La società ha perso 200.000 abbonati e, a peggiorare le cose, fonti della stessa Netflix stimano di perdere altri 2 milioni di abbonati nel secondo trimestre dell’anno a causa della crescente concorrenza e dell’inflazione che mette sotto pressione le famiglie ora pronte a ridurre la spesa per beni non essenziali.
In questo report diamo un’occhiata ai quattro driver a cui Netflix può puntare per tornare sulla strada della crescita.
Netflix è stata una locomotiva dalla corsa inarrestabile per oltre un decennio.
Il primo trimestre 2022 ha segnato la fine di questa corsa e la società di streaming video ha perso 200.000 abbonati (il grafico in basso non include la cifra del primo trimestre 2022).
Anche se prendiamo in considerazione la perdita di 700.000 utenti dalla Russia, è risultato un gran passo falso contro la sua stessa previsione di inizio anno che prevedeva di incrementare utenti per 2,5 milioni. Ma non finisce qui: nel trimestre appena iniziato è prevista una perdita di due milioni di abbonati. Questi numeri hanno spaventato il mercato tanto che le azioni Netflix sono crollate di oltre il 30% il 20 aprile, mostrando un ritracciamento di oltre il 65% rispetto il massimo storico raggiunto nel 2021.
Cosa ci dicono questi numeri? Intanto che sia gli analisti, sia la stessa Netflix hanno difficoltà a comprendere il quadro della domanda post-pandemia e in particolare il competitivo panorama che sta cambiando con forte attenzione sugli e-sport e più in generale il gaming ed i videogiochi, ma sicuramente anche l’impatto della crescente inflazione.
I servizi di streaming video hanno tutti lo stesso prezzo e offrono un prodotto simile, quindi, non è questo tipo di concorrenza il problema di Netflix. Non si tratta, insomma, di sostituzione con altri provider di streaming video ma di vera e propria cancellazione a causa dell’inflazione.
Quali potrebbero essere i fattori che possono riportare Netflix a crescere?
- Tre nuovi profili. Netflix potrebbe adottare un modello di prezzo a tre profili: un profilo gratuito con l’inserimento di spot pubblicitari; un profilo con meno pubblicità a fronte di un piccolo pagamento mensile, e infine il modello senza pubblicità con l’abbonamento più costoso. Ciò potrebbe ampliare la distribuzione e ricavare maggiori entrate dalla base clienti globale.
- Limitare la condivisione della password. Netflix ha un grosso problema relativo alla condivisione della password con alcune stime che suggeriscono un fattore 3 a 1 di accessi da parte di utenti non paganti che hanno prestato una password a coloro che pagano. Rendere più difficile questa pratica potrebbe riportare ad una crescita dei ricavi.
- E-sport e gaming. Con quasi un quarto di miliardo di clienti paganti, Netflix potrebbe fare di più per sfruttare la sua diffusione capillare. La società ha precedentemente affermato che una grande minaccia per la sua esistenza proviene dagli e-sport e dal gaming. Se Netflix si considera una società di intrattenimento piuttosto che un servizio di streaming video che realizza film e serie, allora potrebbe puntare in modo aggressivo sullo streaming di e-sport e persino nei videogiochi sulla piattaforma.
- Migliora la qualità delle proprie produzione. Sebbene Netflix non abbia ancora considerato questo problema, è chiaro che l’anno scorso la qualità delle sue produzioni è peggiorata e la società non ha prodotto abbastanza successi. Questo potrebbe essere un trend pericoloso e per tornare in alto è indispensabile cambiare rotta.