La settimana scorsa la Direzione generale della sicurezza del Libano ha accusato due cittadini russi di spionaggio a favore di Israele.
I due russi, che sembrano essere legalmente sposati tra loro, sono stati arrestati dalle autorità all’aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut mentre tentavano di lasciare il paese. Gli arresti sono stati riportati dal quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato al gruppo militante libanese Hezbollah.
COSA SAPPIAMO SULLE SPIE ISRAELIANE
Secondo il rapporto di Al-Akhbar, uno dei sospettati ha ammesso di essere stato recentemente reclutato nell’intelligence israeliana. Secondo quanto riferito, avrebbe anche ammesso di aver ricevuto, come parte delle sue attività di spionaggio, mappe dei siti e istruzioni sugli incontri nelle strutture in Libano appartenenti all’organizzazione Hezbollah. Ha aggiunto che gli era stato ordinato di accedere, ispezionare e, se possibile, fotografare queste strutture. Secondo quanto riferito, avrebbe anche ammesso di aver visitato il Libano meridionale e di essere entrato nelle aree del sud di Beirut controllate da Hamas, dove aveva raccolto dati e li aveva confrontati con le informazioni a disposizione dei suoi referenti.
Nel rapporto si aggiunge che la moglie del sospettato, anch’essa arrestata, ha ammesso durante l’interrogatorio di essere a conoscenza del lavoro del marito e di averlo assistito nei suoi compiti. Secondo il rapporto la Direzione generale della sicurezza sospettava del cittadino russo perché aveva viaggiato più volte nel sud del Libano. Le autorità libanesi sono riuscite a tracciare i suoi movimenti e i suoi collegamenti, rintracciando infine il suo luogo di residenza. È stato arrestato insieme a sua moglie subito dopo essere stato informato dai suoi assistenti che avrebbe dovuto lasciare immediatamente il paese.
Al-Akhbar ha aggiunto che, prima dell’arresto, la Direzione generale della sicurezza aveva informato l’ambasciata russa a Beirut della sua intenzione di arrestare i cittadini russi.
LE DICHIARAZIONI
Il direttore dell’agenzia, Elias Elbisri, ha dichiarato dopo l’arresto: “All’aeroporto di Beirut è stata sventata una rete di spie a beneficio del nemico israeliano, composta da due persone che cercavano di lasciare il Libano”. Secondo Elbisri “abbiamo svolto le indagini necessarie; questa cellula rappresentava una minaccia per il Libano”.
Le autorità israeliane non hanno risposto alle notizie sull’incidente. Va notato che, se i cittadini russi fossero effettivamente reclutati e impiegati dall’intelligence israeliana, questo sviluppo potrebbe danneggiare ulteriormente il rapporto tra Israele e Russia, che è già fragile a causa degli sviluppi in corso in Siria e Ucraina. Israele lancia regolarmente attacchi contro strutture e attrezzature iraniane in Siria, un alleato russo. Si ritiene inoltre che Israele fornisca assistenza in materia di sicurezza all’Ucraina, impegnata in una sanguinosa guerra per il territorio con la Russia.
Negli ultimi giorni in Israele sono circolate indiscrezioni secondo cui si sarebbe svolto un intenso dibattito nel gabinetto di sicurezza israeliano, in seguito all’aumento degli atti di terrorismo palestinese in Israele, che, secondo le agenzie di sicurezza israeliane, sono guidati da Hezbollah e Hamas. Di conseguenza, gli agenti di Hamas nella Striscia di Gaza stanno intraprendendo azioni protettive, temendo la ripresa degli omicidi mirati da parte delle forze israeliane. Anche Salah al-Aruri, comandante delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam di Hamas, che sta dirigendo le sue forze contro Israele dall’estero, potrebbe essere un obiettivo per la comunità dell’intelligence israeliana.