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Biotecnologia

Un Naso hi-tech in grado di rilevare la contaminazione dei cibi

In arrivo “Nasum”, il naso Hi-tech in grado di rilevare la contaminazione e il deterioramento dei cibi. E’ una dei tanti progetti presentati dalla Scuola Sant’Anna di Pisa in occasione del “High-tech business venturing”. Tra i tanti progetti anche “Robot-penis”, prima protesi robotica dell’organo sessuale maschile. Tante idee geniali al “High-tech business venturing”. La scuola…

Tante idee geniali al “High-tech business venturing”. La scuola Scuola Sant’Anna di Pisa ha presentato un progetto per un dispositivo portatile e non invasivo in grado di rilevare la contaminazione e il deterioramento dei cibi. “Nasum”, acronimo di “Non-invasive Analysis for Safe Uncontaminated Meals” sarà in grado di individuare nel cibo l’eventuale presenza dei principali organismi patogeni, quindi responsabili delle malattie da intossicazione alimentare, come il botulino e la salmonella. Il progetto è stato presentato, in occasione del corso in occasione del corso “High-tech business venturing” a un gruppo di potenziali investitori e di imprenditori affermati.

Il dispositivo permetterà di sapere in anticipo se è possibile mangiare un alimento senza rincorrere a danni per la salute: “Il dispositivo potra’ essere utilizzato dal consumatore – si legge in una nota della Scuola Sant’Anna di Pisa – prevenendo cosi’ l’ingestione di cibi potenzialmente pericolosi e contribuendo ad accrescere la consapevolezza alimentare”.

Tante le tante proposte anche quella di estrarre petroli ispirandosi alla piante, una mano hi-tech, un esoscheletro per arti inferiori in evoluzione, ma anche un pene robotico.

Si tratterebbe della prima protesi robotica dell’organo sessuale maschile. Chi l’ha progettato spiega che “attraverso l’integrazione di un meccanismo di erezione, attivato in modo naturale, questa protesi robotica potrebbe essere accolta senza problemi dai pazienti e la sua tecnologia potrebbe rivelarsi dominante nel campo del trapianto del pene”. I progettisti vogliono rendere possibile il funzionamento della protesi il più vicino possibile rispetto a quello dell’organo naturale. L’idea è quella di controllare la protesi tramite il pensiero e gli stimoli nervosi, garantendo alla persona che la ‘indossa’ il piacere sessuale, grazie al sistema di sensorizzazione, rendono questo sistema particolarmente innovativo rispetto alle soluzioni attuali.

mano artificiale
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