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Mano artificiale, il prototipo made in Italy è realtà

La mano artificiale tutta italiana da oggi è realtà, un prototipo che nasce dalla collaborazione tra Inail e IIT di Genova  è stato presentato a Roma. La dimostrazione che anche nel settore Pubblico si può fare e si può fare bene nella robotica e nella tecnologia. L’orgoglio di Inail e di un’eccellenza come IIT, l’Istituto italiano di tecnologia che ha sede a Genova, è evidente durante la presentazione al pubblico della prima mano protesica. Il prototipo “indossato”, per così dire, da Marco Zambelli realizza di fatto un miracolo, un miracolo tutto italiano della robotica applicata non alle cose, ma alle persone, come ci tiene a sottolineare il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che ha preso parte alla presentazione insieme al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

mano artificiale
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La nuova mano artificiale consente il recupero della funzionalità complessiva ai pazienti amputati di arto superiore. Realizzata con il contributo della tecnologia 3D-printing, in materiale plastico e con alcune componenti metalliche, la mano artificiale è robusta e leggera (meno di 500 gr) ed estremamente flessibile, grazie all’ingegnierizzazione di un tendine artificiale che consente di riprodurre i movimenti naturali. Il paziente controlla la mano protesica attraverso 2 sensori che recuperano il segnale naturale dei muscoli residui. Il dispositivo non prevede operazioni invasive per il paziente ma rappresenta uno strumento indossabile con semplicità sull’arto amputato. Obiettivo è ottenere un dispositivo altamente ergonomico e con consumi ottimizzati.

mano artificiale
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Sarà una start up ad occuparsi della produzione e commercializzazione della mano artificiale, il progetto ora giunto alla fase finale di prototipazione parte un anno dopo dall’accordo tra Inail e IIT del dicembre 2013, ed è stato salutato con soddisfazione dai vertici dei due istituti. Sia Inail che IIT secondo il Compact Investment, approvato poche settimane fa dal Parlamento potranno partecipare all’attività di start up innovative. Come auspica il presidente di Inail, Massimo De Felice, la partecipazione dell’Istituto nazionale di assicurazione contro gli infortuni, sarà orientato verso start up che si occuperanno di innovazione sociale. E sull’innovazione come perno della crescita si è soffermato il presidente dell’Istituto italiano di tecnologia, Gabriele Galateri di Genola: “l’innovazione per la crescita del paese può dare slancio competitivo solo se a lavorare insieme siamo tutti: centri di ricerca, università, imprese, finanziatori”.

mano artificiale
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