Una scelta senza precedenti quella presa dall’ US Department of Homeland Security. Il dipartimento per la sicurezza creato in seguito agli attentati dell’11 settembre all’epoca di G.W.Bush – negli USA svolge funzioni simili a quelle portate avanti da nostro Ministero degli Interni – è nelle fasi finali di pianificazione di un ufficio satellite nella Silicon Valley (California). Il nuovo ufficio avrebbe una duplice funzione, quella di intessere e addolcire i rapporti con le società del tech e ricercare talenti nella Silicon Valley da ingaggiare al servizio dei servizio di sicurezza americani.
Rapporti da ricucire con la Silicon Valley
L’esplosione del Data Gate in seguito alle dichiarazioni di Snowden, hanno raffreddato i rapporti tra le tech companies e l’amministrazione Obama. L’ondata d’indignazione degli utenti in seguito alla violazione della privacy ha spinto gruppi come Microsoft Corp., Google Inc. e Facebook Inc ad allinearsi essi stessi alle richieste dei clienti rafforzando protocolli di sicurezza. Le società tecnologiche sono venute incontro ai clienti offrendo servizi di crittografia sempre più efficienti e impenetrabili, rendendo così difficile per il Governo inseguire attività terroristiche o potenzialmente tali.
“Vogliamo rafforzare i rapporti critici nella Silicon Valley e garantire al governo e ai privati i della ricerca e dello sviluppo”, ha dichiarato in una conferenza sulla sicurezza informatica a San Francisco il segretario americano per la sicurezza Jeh Johnson. “Vogliamo convincere i lavoratori di talento presenti qui in Silicon Valley di venire a Washington.” Il Dipartimento per la sicurezza cerca quindi di reclutare dall’industria tecnologica americana personalità capaci di lavorare per la sicurezza nazionale.
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