Con Dash button basterà premere e il carrello virtuale della spesa si riempie con il prodotto scelto, senza bisogno di accedere al sito di Amazon.
Per la prima programmazione il pulsante si collega via via wi-fi con la app di Amazon, dopo di che funziona senza bisogno di smartphone e pc. Chiaro esempio di ‘internet delle cose’, punta a far breccia in chi non è appassionato di tecnologia. Se facendo la lavatrice si vede che il detersivo è quasi finito, basta premere il pulsante, posizionato sull’elettrodomestico, per acquistare e farsi recapitare il rifornimento. Stessa cosa per una serie di altri prodotti, dai pannolini ai rasoi alla carta igienica.
Diversi i marchi della grande distribuzione presenti e raggiungibili dal Dash button, tra cui Huggies, Gillette, Cottonelle e Gatorade. Per evitare errori e doppioni, il sistema conteggia un solo acquisto anche se si preme il pulsante più volte, e l’ordine può essere annullato via app entro mezz’ora.
Dash button: l’evoluzione dei servizi Amazon
I pulsanti, per ora riservati ai clienti del servizio ‘Prime’ Usa, sono un’evoluzione dell’Amazon Dash, sorta di telecomando lanciato un anno fa, dotato di microfono e lettore di codice a barre, che consente di ordinare prodotti dettando il nome o puntando l’apparecchio su un codice a barre.
Dash button non è quindi il primo tentativo di Amazon di automatizzare gli acquisti. Meglio, di essere presente direttamente nelle dispense dei consumatori, come prima prima risposta ad ogni “impulso all’acquisto”. Anche Amazon Echo, lo speaker da salotto presentato a fine 2014, consente di acquistare con l’uso della voce. Questi servizi non saranno sostituiti, ma molto più probabilmente affiancati a Dash button.
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