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Risparmio energetico. Arriva l’interruttore intelligente

Novità nel mondo del risparmio energetico italiano. ABB Sace, azienda specializzata nelle tecnologie per l’energia e l’automazione, in questi giorni ha presentato Emax 2 Ekip Power Controller, un nuovo sistema per la gestione dei carichi.

 

Si tratta del primo interruttore aperto di bassa tensione intelligente che per gestire la potenza assorbita spegne le apparecchiature non prioritarie e le riattiva quando si raggiungono livelli di efficienza energetica ammissibili. Questa gestione intelligente è ottenuta grazie a un software che usa algoritmi predittivi brevettati che decidono quando è opportuno disconnettere i carichi, garantendo la funzionalità generale dell’impianto.

“Gli edifici possono trarre vantaggio dalla riduzione intelligente dei carichi, soprattutto durante le ore di picco, quando la domanda di energia può comportare oneri eccessivi o addirittura black-out” ha spiegato Giampiero Frisio, responsabile della BU Breakers & Switches di ABB.

“Sostituendo gli attuali interruttori tradizionali con Emax 2  – ha aggiunto Frisio – si potrebbero raggiungere risparmi annui pari a 5,8 milioni di megawattora (MWh). Tale valore equivale al consumo elettrico di 1,4 milioni di abitazioni europee all’anno”. Chi vorrà dotarsi di Emax 2 Ekip Power Controller potrà, inoltre, vedere il suo consumo stimato utilizzando il simulatore online.

Ora, per avere un’idea delle potenzialità di questa nuova tecnologia ci si può basare su quanto sta sperimentando in Lombardia il gruppo ABB, una multinazionale presente in oltre 100 Paesi con circa 145.000 dipendenti totali. Il nuovo centro tecnico della società di Bergamo, infatti, grazie a Ekip Power Controller,è in grado di limitare in modo intelligente i 400 kW dei carichi HVAC, potenza equivalente a quella utilizzata da più di 100 appartamenti con un risparmio stimato di circa 11 mila euro all’anno.

Anche l’università di Vilnius in Lituania, ha deciso di usare questa nuova teconologia per il suo nuovo Life Sciences Center, un edificio di 20.000 m2.  Gli elevati consumi durante le ore di picco saranno così limitati dalle utility pubbliche e nel campus universitario si potranno eliminare le impreviste interruzioni di energia.

 

 

 

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