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Bortoni (AEEGSI): l’energia del futuro deve essere competitiva, sicura e sostenibile

Il presidente dell'Autorità per l'energia e il gas parla reti elettriche del futuro, di sistemi di accumulo, di smart grid e di come il sistema elettrico deve cambiare passo. Mercato unico europeo in vista della fine del 2014 e obiettivi sul clima per Europa 2013. Pubblichiamo un estratto dalla rivista Pianeta Terra

A breve e medio termine come ritiene debba svilupparsi la regolazione italiana rivolta all’integrazione dello storage energetico e delle smart grid?

Come ho già avuto modo di dire, a fronte della crescente penetrazione delle fonti rinnovabili diversamente programmabili e della generazione distribuita, è necessario promuovere una radicale modifica dei criteri con i quali sono state sviluppate e gestite le reti elettriche nel passato. In particolare occorre un sistema in cui anche le reti di distribuzione, in presenza di generazione elettrica connessa, da “passive” diventino progressivamente “attive” (smart grid).

Anche gli impianti di produzione che fino ad oggi erano “passivi”, cioè che non fornivano servizi di rete, devono diventare progressivamente “attivi”, al fine di contribuire alla gestione efficace, efficiente ed in sicurezza del sistema elettrico. Dunque, non è più possibile escludere gli impianti di piccola taglia connessi alle reti di bassa e media tensione poiché la somma delle potenze installate è ormai tutt’altro che trascurabile.

La regolazione, cercando di cogliere al massimo lo sviluppo tecnologico nello sfruttamento delle fonti rinnovabili a fini elettrici e nei sistemi di accumulo dell’energia, deve promuovere un sistema in cui tutti gli impianti forniscano servizi di rete, in relazione alle possibilità che le varie tecnologie permettono. L’intero sistema elettrico deve diventare più smart.

Obiettivo dell’Autorità è quello di operare su due fronti: innovare le modalità di gestione delle reti e degli impianti ovvero il dispacciamento e promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di rete. Tali aspetti sono fortemente correlati e, in alcuni casi, tra loro sostitutivi: la realizzazione di nuove reti consente l’incremento della capacità di trasporto tra zone e, di conseguenza, un incremento della capacità di regolazione riducendo la necessità di interventi.

Entro la fine dell’anno si definiranno meglio gli obiettivi energetici e climatici al 2030 per l’Unione Europea, con una prospettiva di crescita nei campi delle rinnovabili, dell’efficienza e della riduzione della CO2. Alla luce di ciò quali saranno le evoluzioni probabili per la regolazione?

L’Autorità continuerà, negli ambiti di propria competenza, a costruire o rinnovare l’impianto regolatorio che meglio realizzi gli obiettivi di politica energetica fissati a livello europeo e conseguentemente a livello nazionale.

La regolazione, in ogni caso, terrà conto e contribuirà a realizzare i tre requisiti che continuano ad ispirare le politiche del pacchetto energia-clima ovvero competitività, sicurezza e sostenibilità. L’energia dovrà essere al contempo competitiva, assicurando prezzi competitivi e ragionevoli per tutti i consumatori e promuovendo la concorrenzialità dei mercati, sicura, garantendo un approvvigionamento costante ed adeguato di energia proveniente da un mix equilibrato rispetto alle fonti, e sostenibile, compatibile con la salvaguardia dell’ambiente.

Inoltre, il processo di costruzione delle regole interne deve essere inserito in un più ampio disegno di integrazione dei mercati per la creazione di un mercato unico europeo, obiettivo che l’UE ha fissato per la fine del 2014.

Il complesso e faticoso processo di integrazione avrà un valore se non sarà una mera unione di sistemi, mercati, piattaforme, ma si realizzerà anche come abbattimento di barriere alla coesione dei mercati liberando “energie positive” a diminuzione di rendite odierne ed a sicuro vantaggio dei consumatori europei.

 

 

Questa intervista è un estratto dell’intervista completa al Presidente dell’Autorità per l’energia e il gas, Guido Bortoni, pubblicata sull’ultimo numero di Pianeta Terra, diretto da Simone Togni. Pianeta Terra, rivista fondata da Ciro Vigorito, è un punto di riferimento nel settore delle rinnovabili e si presenta con una nuova veste grafica.

Nello stesso numero si affronta il tema delle difficili aste eoliche, con un esplicito invito al Governo affinché ci sia un intervento concreto sul settore e una politica più chiara a favore delle rinnovabili in Italia. Quelle stesse fonti sostenibili fondamentali per il nostro Paese così come in tutta Europa, dove è centrale l’orizzonte del “market coupling”, approfondito dal presidente dell’Autorità Energia, che interviene anche sul caso degli sbilanciamenti FER.

Tre le rubriche fisse della nuova edizione: “I membri del Coordinamento FREE raccontano”, in cui si alterneranno le opinioni dei membri di questo importante istituto di rappresentanza del comparto energetico (in questo numero l’intervento di Umberto Di Matteo, Presidente ISES Italia); la “Newsletter ANEV con le principali notizie sull’attività dell’associazione e un’intervista conclusiva dal titolo “La parola agli associati”, in questo numero rivolta al Presidente della Fiera di Rimini, Lorenzo Cagnoni; “carta, penna e diritto”, rubrica dedicata ai temi giuridici e legislativi in cui si alterneranno avvocati esperti di settore.

 

 

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