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Dal Colorado e.Lab per innovare il sistema elettrico

Il Rocky Mountain Institute (RMI), l’ente no–profit del Colorado che si occupa efficienza e risparmio energetico, fondato nel 1982 da Amory Lovins, illustre fisico ed esperto di clima e ambiente, ha lanciato ad aprile il bootcamp dell’e.Lab Accelerator, laboratorio per promuovere l’innovazione in campo energetico.

 

Oltre 100 esperti del settore energetico, operatori e stakeholders provenienti da diversi Stati, si sono riuniti a Taberbash, nel cuore del Rocky Mountain, in una quattro giorni per ridisegnare i modelli di business e creare soluzioni per le sfide energetiche attuali e future. StartMag ha chiesto direttamente al Rocky Mountain Institute di parlare di questa esperienza.

D: Cos’è l’e.Lab Accelerator e chi coinvolge?

R: e.Lab Accelerator è un’iniziativa che vede coinvolti leader di importanti aziende provenienti da tutti gli States, esperti, accademici e stakeholder riuniti in team per la realizzazione dei progetti mirati a favorire l’innovazione in campo energetico.

D: Quali sono gli scopi dell’ e.Lab Accelerator?

R: In particolare e.Lab Accelerator lavora per dare risposta a tre quesiti “chiave”: come si può comunicare in maniera efficace ai decisori il reale rapporto costi – benefici della generazione distribuita, in quanto parte integrante del sistema elettrico? Come si possono armonizzare il quadro regolatorio, la struttura del prezzo, i modelli di business delle utilities e le esigenze degli sviluppatori di risorse rinnovabili, per far sì che il vantaggio prodotto sia utile per gli utenti e per le aziende contemporaneamente? Come si può favorire lo sviluppo e accelerare il ritmo della generazione distribuita?

D. In che modo l’e.Lab Accelerator cerca di dare risposta a queste domande?

R. Lo fa coinvolgendo in maniera attiva, e quindi non tramite semplici convegni, le menti più brillanti del settore energetico americano, definendo degli obiettivi e dando la possibilità di esprimere al meglio le proprie capacità. I soggetti coinvolti lavorano in team e hanno il compito di elaborare progetti innovativi e concretamente realizzabili.

D. Quali sono state le tematiche sulle quali hanno lavorato i vari team in questa sessione?

R: Le squadre formate da 4/8 persone provenienti da aziende e enti diversi, hanno lavorato insieme per la realizzazione di un progetto mirato a risolvere una delle seguenti tematiche:

  • Nuovi modelli di business: creare nuovi modelli per un rinnovamento delle utilities, struttura del prezzo dell’energia, quadro regolatorio.

  • Innovazione tecnologica: creare smart grid, microgrid, poli a zero emissioni.

  • Energie pulite: creare nuove strategie per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, della generazione distribuita e dell’efficienza energetica.

 

D. Qual è il clima in cui si svolge il bootcamp?

R. Uno dei principi fondamentali su cui si basa l’attività dell’ e.Lab è la condivisione. La mancanza di una visione condivisa tra le parti interessate rallenta il progresso e a volte spinge le parti interessate a lavorare su obiettivi contrastanti. Avere una visione condivisa e un coinvolgimento delle parti interessate attorno ad uno scopo unico è la chiave per trasformare in modo efficace ed efficiente il sistema elettrico. In un contesto simile, la partecipazione all’e.Lab Accelerator rappresenta un’opportunità per tutti, in quanto consente di stringere nuove alleanze e collaborazioni e di rimanere sempre aggiornati in tema di energia.

 

Insomma, ancora una volta l’innovazione e l’originalità provengono dagli States. L’RMI con la sua straordinaria capacità di creare sinergia ha trovato il modo per attirare l’attenzione dei principali stakeholder del settore e nello stesso tempo favorire la realizzazione di progetti innovativi per rispondere alle sempre più serrate sfide che i cambiamenti climatici ci stanno imponendo.

 

 

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