Nvidia chiude l’operazione in Intel, società di semiconduttori americana che ha faticato a contenere le perdite e a raggiungere i concorrenti che l’hanno superata negli ultimi anni.
Il colosso dei microchip, nonché la società più quotata al mondo, ha completato l’acquisto di una partecipazione in Intel per un valore di 5 miliardi di dollari, finalizzando un’operazione annunciata a settembre e già autorizzata dalle autorità antitrust statunitensi nell’ambito di un accordo per lo sviluppo di chip per PC e data center.
La transazione, realizzata tramite collocamento privato, coinvolge oltre 214 milioni di azioni e si inserisce in una fase delicata per il produttore statunitense di chip. L’accordo è considerato un’importante ancora di salvezza finanziaria per Intel, dopo anni di passi falsi e di espansioni della capacità produttiva ad alta intensità di capitale che ne hanno prosciugato le finanze, osserva Reuters.
Un tempo leader americano nel settore dei chip, Intel sta faticando a tenere il passo con il boom dei chip basati sull’intelligenza artificiale. E a tendergli una mano lo scorso settembre ci ha pensato proprio la rivale Nvidia, che è così diventata uno degli azionisti principali della società di semiconduttori. La mossa è arrivata un mese dopo che il governo degli Stati Uniti ha accettato di acquisire una quota del 10% in Intel, con l’amministrazione Trump impegnata a mettere in sicurezza il futuro della produzione di chip americana.
Tutti i dettagli.
L’OPERAZIONE E IL PREZZO DELLE AZIONI
Nvidia ha acquistato azioni Intel per un valore complessivo di 5 miliardi di dollari, come dichiarato dalla società di semiconduttori in un documento depositato lunedì, portando a termine la transazione annunciata a settembre. Il principale progettista di chip per l’intelligenza artificiale aveva comunicato che avrebbe pagato 23,28 dollari ad azione per le azioni ordinarie Intel.
In base all’accordo tra le due aziende produttrici di chip, Intel realizzerà unità di elaborazione centrale personalizzate per Nvidia da integrare nelle sue piattaforme di intelligenza artificiale per data center, oltre a un progetto separato per lo sviluppo di chip per PC.
I NUMERI
Secondo il documento depositato lunedì, Nvidia ha acquistato oltre 214,7 milioni di azioni Intel al prezzo stabilito nell’accordo di settembre, attraverso un collocamento privato. I dati sull’operazione confermano l’entità dell’investimento da parte dell’azienda più capitalizzata al mondo per valore di mercato.
LA VALUTAZIONE DELL’ACCORDO
L’accordo è considerato da diversi analisti di mercato come un significativo sostegno finanziario per Intel, dopo anni caratterizzati da passi falsi strategici e da un’espansione della capacità produttiva ad alta intensità di capitale che ha messo sotto pressione le finanze del gruppo.
Pertanto, l’investimento da parte dell’azienda più quotata al mondo e di un importante progettista di chip per il boom dell’intelligenza artificiale è stato visto come un incentivo per Intel. Tuttavia, l’accordo non includeva l’impegno di Intel a produrre chip Nvidia.
LA STRATEGIA DI HUANG
All’epoca dell’annuncio dell’operazione, Jensen Huang, ceo di Nvidia, ha elogiato una “collaborazione storica” e “una fusione di due piattaforme di livello mondiale”, combinando le sue unità di elaborazione grafica, che dominano il mercato delle infrastrutture di intelligenza artificiale, con i chip general-purpose di Intel.
Il ritorno sull’investimento di 5 miliardi di dollari “sarà fantastico”, aveva sostenuto il numero uno di Nvidia. Sempre Huang aveva spiegato che la partnership con Intel punterà a un’opportunità di mercato da 50 miliardi di dollari, consentendo a Nvidia di entrare nel mercato dei PC consumer e a Intel di entrare nel mercato dei data center basati sull’intelligenza artificiale.





