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Truffe: come riconoscerle e come difendersi

Dalle truffe telefoniche ai deepfake con l’intelligenza artificiale. Ecco alcuni consigli per evitare situazioni spiacevoli. L'intervento di Gian Lorenzo Cosi

 

Proteggersi dalle truffe è diventato indispensabile nella vita quotidiana. I tentativi di inganni e raggiri – piccoli o grandi – sono sempre più frequenti e non risparmiano nessuno.

Le truffe non colpiscono solo i singoli cittadini, anche le aziende sono bersaglio di inganni sempre più sofisticati grazie all’intelligenza artificiale. In diversi casi documentati, i truffatori hanno sfruttato deepfake vocali per impersonare manager e convincere i dipendenti a effettuare trasferimenti di denaro ingenti. In uno dei casi più eclatanti, negli Emirati Arabi Uniti, un manager di banca è stato indotto a inviare ingenti somme dopo aver ricevuto una chiamata che imitava perfettamente la voce del direttore regionale. Nel febbraio 2025, una voce clonata del ministro della Difesa Guido Crosetto è stata usata per contattare alcuni tra i più importanti imprenditori italiani, chiedendo denaro per un presunto riscatto di giornalisti rapiti, i fondi sono stati tracciati e congelati grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

Chiamate, messaggi o mail manipolati possono convincere chiunque a fornire denaro o informazioni sensibili, rendendo la prudenza e la verifica una difesa indispensabile per tutti. In questi giorni circola online una truffa che utilizza in modo fraudolento il nome dei frati del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. “I frati del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo curano le articolazioni in 30 giorni. La loro ricetta segreta è stata finalmente rivelata”: questo il testo del messaggio che circola su WhatsApp, seguito da un link che rimanda alle presunte proprietà terapeutiche di un preparato acquistabile online. I veri frati hanno invitato chiunque riceva messaggi di questo tipo o comunicazioni simili a “diffidare dell’autenticità del contenuto” e a adottare comportamenti prudenti per evitare di diventare vittime di potenziali truffe.

I nostri smartphone – e perfino i telefoni fissi – ricevono in media almeno 14 chiamate al mese da numeri sconosciuti, italiani o esteri, spesso difficili da bloccare. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha avviato una revisione del piano di numerazione nazionale per rendere più riconoscibili le chiamate lecite e smascherare quelle sospette a partire dal 2026. L’introduzione di numeri a tre cifre dovrebbe indicare con maggiore certezza se a chiamare sono davvero banche, assicurazioni o gestori telefonici: un passo nella giusta direzione.

Tra le truffe più odiose, soprattutto ai danni delle persone anziane, c’è quella telefonica in cui il truffatore si presenta come avvocato o appartenente alle forze dell’ordine e racconta di un presunto incidente causato da un familiare. Con toni allarmati e facendo leva sull’urgenza, chiede denaro immediato per “risolvere” la situazione. Se la vittima cade nel tranello, un complice si presenta a casa per ritirare i soldi.

Alcune semplici regole possono aiutare a proteggersi dalla maggior parte delle truffe.

1. Verificare sempre chi chiama o scrive

Molte truffe – via telefono, e-mail o WhatsApp – sembrano provenire da enti affidabili. È bene ricordare di:

  • non fornire mai dati personali, codici o password;
  • verificare numeri ed e-mail sui siti ufficiali;
  • non cliccare link né aprire allegati in caso di dubbi, sia da smartphone sia da altri dispositivi;
  • contattare direttamente l’ente usando recapiti ufficiali;
  • proteggere la propria e-mail con una password sicura.

2. Niente fretta

Le truffe puntano sull’urgenza: “Agisci subito”. Nella realtà c’è quasi sempre il tempo per verificare. È importante fermarsi, controllare e, se necessario, contattare l’assistenza clienti.

Un caso molto diffuso è la falsa e-mail di un amico in difficoltà che chiede un bonifico urgente indicando un IBAN: spesso l’indirizzo è stato rubato dai truffatori.

Un tentativo di truffa ai danni di un’anziana, convinta a versare migliaia di euro al figlio del tenore Andrea Bocelli, è stato sventato dalla direttrice delle Poste di Negrar (Verona). La signora era stata convinta a versare i soldi dopo che aveva ricevuto un messaggio sul telefono che riportava la frase: “ho un regalo per te, sono il figlio di Andrea Bocelli”.

3. Diffidare delle offerte troppo vantaggiose

Prezzi stracciati, prestiti facilissimi, investimenti con guadagni rapidi sono chiari campanelli d’allarme. Conviene confrontare sempre le offerte e cercare informazioni sull’azienda.

4. Attenzione ai siti web

Prima di acquistare online, verificare che il sito sia sicuro:

  • l’indirizzo deve iniziare con https;
  • deve essere presente il lucchetto nella barra;
  • devono esserci dati chiari del venditore.

5. Difendersi dall’abuso di immagini e dati personali

Inviare documenti e/o foto solo quando strettamente necessario ed esclusivamente a interlocutori verificati. In caso di richieste di dati sensibili, è sempre fondamentale accertarsi dell’identità di chi li richiede. Anche un semplice colloquio online può diventare uno strumento di truffa: in questi giorni una modella romana è stata ricattata con un video pornografico creato artificialmente tramite IA, dopo un finto casting avviato tramite Instagram e un successivo colloquio su Telegram. Il caso, riportato da Il Messaggero, mostra come immagini e video possano essere sottratti e manipolati a fini di estorsione e revenge porn.

6. Investimenti: controllare sempre chi li propone

Prima di aderire a qualsiasi investimento:

  • verificare che il promotore sia registrato presso Consob o IVASS;
  • controllare online eventuali segnalazioni di truffa.
  • i servizi di investimento possono essere offerti solo da soggetti autorizzati.

7. Informarsi e rimanere aggiornati

Due siti particolarmente utili sono:

Polizia Postale – sezioni “consigli” e “approfondimenti”
https://www.commissariatodips.it/index.html

Consob – Occhio alle truffe
https://www.consob.it/web/area-pubblica/occhio-alle-truffe

8. Social media: meno condividi, meglio è (e mai in tempo reale)

Molti raggiri partono dalle informazioni pubblicate online. È consigliabile:

  • mantenere il profilo privato;
  • evitare di condividere dati personali, foto della propria abitazione o spostamenti, soprattutto aggiornamenti in tempo reale, che possono rendere evidente l’assenza da casa e aumentare il rischio di furti. Meglio pubblicare i contenuti al rientro;
  • prestare attenzione alle truffe sentimentali, che fanno leva sulla solitudine e sul desiderio di trovare l’anima gemella attraverso finti profili.

Conclusione

Difendersi dalle truffe non è semplice, perché i raggiri evolvono continuamente e sfruttano nuove tecnologie e contesti sempre più credibili. Una regola resta però sempre valida: non fidarsi di ciò che non si conosce, non fornire mai informazioni sensibili e verificare ogni richiesta con calma, soprattutto prima di effettuare bonifici o altri pagamenti.

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