Amazon Leo entra nel radar di American Airlines mentre cresce la competizione sui satelliti in orbita bassa.
La compagnia aerea statunitense sta esplorando nuove opzioni per migliorare la connettività in volo e, secondo quanto rivelato da Bloomberg, ha avviato colloqui con il colosso tecnologico Amazon per valutare l’utilizzo del servizio internet satellitare Amazon Leo (ex project Kuiper).
Le informazioni raccolte mostrano un settore in rapida evoluzione, con le compagnie aeree statunitensi impegnate a rafforzare l’offerta di servizi digitali per attrarre viaggiatori premium e rispondere alla competizione sui collegamenti ad alta velocità.
Ed è ancora una volta sfida a Starlink, il servizio di Internet satellitare di SpaceX, la compagnia aerospaziale di Elon Musk. Con la sua costellazione in orbita terrestre bassa di oltre 8mila satelliti, Starlink vanta già accordi con diverse compagnie aeree come United o Emirates per fornire servizi Internet in volo, mentre cerca di espandere la sua portata oltre i consumatori e le famiglie nelle aree rurali di tutto il mondo con scarso o nessun accesso a Internet. Anche la francese Air France offrirà Wi-Fi ad alta velocità grazie alla costellazione Starlink. Si tratta della prima grande compagnia aerea europea ad optare per il servizio di connessione satellitare di SpaceX.
Tutti i dettagli.
LA STRATEGIA DI AMERICAN AIRLINES E I PRIMI CONTATTI CON AMAZON
Bloomberg riferisce che American Airlines ha discusso con il colosso tecnologico fondato da Jeff Bezos la possibilità di adottare il servizio Amazon Leo, parte di una campagna più ampia per rendere il Wi-Fi a bordo più competitivo. Il ceo Robert Isom ha confermato l’esistenza dei colloqui, precisando che la compagnia “mantiene aperte le sue opzioni”, senza fornire dettagli sullo stato delle trattative. “Sebbene ci sia Starlink, ci sono altre opportunità per i satelliti in orbita terrestre bassa che possiamo valutare”, ha affermato Isom, indicando un approccio aperto verso diversi fornitori tecnologici.
Il rapporto sottolinea che American Airlines utilizza oggi sistemi di connettività forniti da aziende come Viasat e si sta preparando a introdurre, da gennaio, un’offerta di Wi-Fi gratuito per i membri del programma fedeltà, grazie a un accordo con AT&T.
A CHE PUNTO È AMAZON LEO
Da parte sua Amazon ha già messo in orbita oltre 150 satelliti e punta a creare una costellazione di più di 3.200 unità. Il gigante tecnologico ha intenzione di espandere la costellazione Project Kuiper ribattezzata di recente Amazon Leo fino a 200 satelliti quest’anno, mentre si sta posizionando in concorrenza con Starlink.
STARLINK E GLI ALTRI OPERATORI
Al momento la divisione di Internet satellitare di Elon Musk rende SpaceX il più grande operatore satellitare del mondo. Gli altri rivali di Amazon includono la canadese Telesat, che non ha ancora lanciato satelliti, e OneWeb che ha costruito una rete di 620 satelliti ora della società satellitare francese Eutelsat, che offre il suo servizio Internet principalmente a governi e imprese. Ma la questione è se questi player riusciranno effettivamente a recuperare terreno su Starlink che conta oltre 8mila satelliti in orbita.
Il servizio di Amazon ha accordi con clienti come JetBlue Airways e L3Harris Technologies, confermando le ambizioni dell’azienda nel mercato della connettività aerea.
IL MERCATO DELLA CONNETTIVITÀ IN VOLO
Il contesto di mercato è particolarmente dinamico. Sempre Bloomberg ricorda che compagnie come United Airlines, Alaska Air Group ed Emirates hanno firmato accordi con SpaceX per integrare la rete Starlink. Il confronto tra le diverse soluzioni in orbita terrestre bassa è un tema centrale per i vettori statunitensi, che cercano di colmare il divario rispetto alle aspettative dei passeggeri business. Isom ha spiegato che i progressi tecnologici permetteranno ad American di valutare in futuro collaborazioni con più fornitori: “Penso che ci saranno dei progressi e, man mano che ciò accadrà, credo che si potranno ottenere offerte migliori”.
Se l’accesso a Internet in volo è stato a lungo percepito come costoso e poco affidabile, l’arrivo di nuove costellazioni satellitari in orbita terrestre bassa sta favorendo un miglioramento significativo delle performance, sottolinea ancora Bloomberg. Il settore si trova in una fase di espansione, alimentata da investimenti in nuove tecnologie e dalla volontà delle compagnie di offrire servizi più stabili.




