Skip to content

bhp

Tra rame e intelligenza artificiale: Gip (BlackRock) si elettrizza con Bhp

Bhp venderà a Gip (BlackRock) quasi la metà della quota nell'infrastruttura elettrica che alimenta le sue estrazioni nell'Australia occidentale. Il colosso minerario è in cerca di capitali per espandersi nel mercato del rame, richiestissimo anche per i data center. Tutti i dettagli.

Il gruppo australiano Bhp venderà quasi la metà della quota nel sistema elettrico che alimenta le sue attività minerarie nell’Australia occidentale a Global Infrastructure Partners (Gip), un fondo statunitense specializzato in infrastrutture. Gip è stato acquisito l’anno scorso da BlackRock per 12,5 miliardi di dollari.

COSA SAPPIAMO DELL’OPERAZIONE TRA BHP E GIP

La quota detenuta da Bhp ammonta all’85 per cento. L’operazione ha un valore di 2 miliardi di dollari e dovrebbe concludersi nel 2026.

Il sistema – composto da una centrale a gas, da oltre quattrocento chilometri di linee di trasmissione e da varie sottostazioni – fornisce elettricità alle vaste operazioni estrattive di minerale di ferro nel bacino di Pilbara.

TUTTI PAZZI PER IL RAME

Bhp, comunque, manterrà il controllo dell’infrastruttura. E utilizzerà i proventi dell’accordo con Gip per espandersi nel settore del rame, un metallo ricercatissimo per i veicoli elettrici e per i data center – viene considerato “il metallo dell’elettrificazione” proprio per via della sua elevata conducibilità elettrica -, la cui offerta potrebbe però faticare a tenere il passo con la domanda: le miniere attive stanno maturando e facendosi meno produttive, infatti, e nel contempo è difficile trovare nuovi depositi da sfruttare.

A complicare il quadro, c’è poi il fatto che un solo paese, la Cina, controlla il 20 per cento dell’estrazione globale di rame, grazie principalmente al possesso di una serie di progetti all’estero: la quota produttiva nazionale è solo del 9 per cento. Pechino, inoltre – ed è questo il dato più critico -, vale quasi la metà della capacità mondiale di raffinazione del metallo.

ANCHE RIO TINTO PUNTA SUL RAME

Bhp aveva stimato che la quantità di rame utilizzata nei centri dati di tutto il mondo aumenterà di sei volte entro il 2050: proprio la volontà di contare di più in questo mercato l’aveva spinta a tentare di acquisire la britannica Anglo American, ma senza successo.

TUTTE LE MOSSE DI GIP SULLE INFRASTRUTTURE

Nel portafoglio di asset di Gip ci sono il porto di Melbourne in Australia, l’aeroporto di Londra-Gatwick e la società ferroviaria italiana Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori. Lo scorso ottobre un consorzio formato da Gip, Nvidia, xAi e Microsoft ha acquisito per 40 miliardi di dollari Aligned Data Centers, azienda texana specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di centri dati per i sistemi di intelligenza artificiale e di cloud computing.

In passato l’amministratore delegato di BlackRock, Larry Fink, aveva dichiarato che “le infrastrutture sono una delle opportunità di investimento a lungo termine più interessanti”.

Torna su