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Ford, Gm e Stellantis esultano per i nuovi standard di Trump sui consumi

Trump ha proposto una riduzione drastica degli standard sui consumi di carburante introdotti da Biden. Festeggiano Ford, Stellantis e General Motors. Brutta notizia, invece, per Tesla e Rivian perché la misura disincentiva i veicoli elettrici. Tutti i dettagli.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto una revisione drastica degli standard sui consumi di carburante, che erano stati inaspriti dal suo predecessore Joe Biden per favorire la transizione verso una mobilità a più basse emissioni. Al contrario, la decisione di Trump faciliterà alle case automobilistiche la vendita di veicoli a benzina di grandi dimensioni – e dai grandi margini di profitto – come i Suv e i pick-up, che sono poco efficienti in quanto a consumi ma molto popolari tra gli americani.

UNA VITTORIA PER FORD, STELLANTIS E GENERAL MOTORS

“La gente vuole le auto a benzina”, ha dichiarato Trump. E riferendosi alle regole dell’amministrazione Biden, ha detto che “hanno costretto le case automobilistiche a costruire auto utilizzando tecnologie costose che hanno fatto salire i costi, salire i prezzi e peggiorato notevolmente le auto. Si tratta di una nuova truffa ecologica, e le persone pagavano troppo per un’auto che non funzionava bene”.

Con lui alla Casa Bianca, durante l’annuncio della misura, c’erano gli amministratori delegati di Ford e di Stellantis (tra i suoi marchi c’è Chrysler, storica casa americana), ovvero i maggiori beneficiari della revisione degli standard assieme a General Motors. Jim Farley di Ford ha parlato infatti di una “vittoria per il buonsenso e l’accessibilità economica”, facendo riferimento ai prezzi mediamente più alti delle auto elettriche rispetto ai modelli equivalenti dotati di motore termico. Antonio Filosa di Stellantis ha dichiarato che la misura della Casa Bianca consentirà di “riallineare” gli standard di chilometraggio alle “reali condizioni del mercato”.

Come riportato dalla Bbc, le flotte di Ford, General Motors e Stellantis sono le meno efficienti (in quanto a consumi) nell’industria automobilistica statunitense perché composte in buona parte da modelli di grandi dimensioni, come i già citati Suv e pick-up.

IN COSA CONSISTE LA RIDUZIONE DEGLI STANDARD SUI CONSUMI

La National Highway Traffic Safety Administration, ovvero l’agenzia governativa statunitense che si occupa di sicurezza stradale, ha proposto di abbassare l’efficienza delle auto da 50 miglia al gallone entro il 2031 (circa 3,8 litri di benzina per ottanta chilometri) a 34,5 miglia al gallone.

Le regole di Biden non costituivano una messa al bando delle auto a benzina; puntavano però a incentivare le case produttrici ad aumentare l’offerta di modelli elettrici, in modo che le loro intere flotte potessero rispettare le regole sui consumi. Quello dei trasporti è il settore responsabile della percentuale più elevata di emissioni di gas serra negli Stati Uniti, con una quota del 28 per cento.

CHI CI GUADAGNA…

Stando alla National Highway Traffic Safety Administration, l’ammorbidimento degli standard porterà a una riduzione media di 930 dollari del prezzo iniziale delle auto. I consumi di carburante, però, aumenteranno di circa cento miliardi di galloni al 2050: un dato positivo per l’industria petrolifera; mentre per gli automobilisti ciò rappresenterà una spesa di 185 miliardi di dollari per i rifornimenti. Quanto alle emissioni di CO2, nel periodo considerato aumenteranno di circa il 5 per cento.

Il governatore della California Gavin Newsom, del Partito democratico, ha accusato Trump di “costringere gli americani a spendere miliardi in più alla pompa”. Per le case produttrici, invece, le nuove regole garantiranno un risparmio complessivo di 35 miliardi di dollari al 2031: General Motors, in particolare, risparmierà 8,7 miliardi, mentre Ford e Stellantis oltre 5 miliardi ciascuna.

… E CHI NO

A perderci saranno principalmente i costruttori di veicoli elettrici, come Rivian e Tesla di Elon Musk (in passato vicinissimo al presidente, tanto da averlo indotto a definire “incredibili” le auto a batteria). La proposta del governo americano non prevede soltanto l’abbassamento degli standard sui consumi, ma anche l’eliminazione del sistema di compravendita dei crediti: in sostanza, i produttori di veicoli elettrici – che non bruciano combustibili – vendono i loro crediti alle case automobilistiche “tradizionali”, che li utilizzano per compensare i consumi dei loro modelli e rientrare nella soglia prevista.

Intanto, le auto elettriche faticano a diffondersi. A questo proposito, l’amministratrice delegata di General Motors, Mary Barra, ha dichiarato recentemente che la società rischiava di dover chiudere degli stabilimenti “perché non saremmo stati in grado di costruire e vendere quei veicoli”, e quindi di compensare i livelli di consumo dei modelli a benzina. L’amministrazione Trump ha eliminato i crediti d’imposta per l’acquisto di auto elettriche: erano stati introdotti, anche questi, dall’amministrazione Biden.

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