Skip to content

bhp

Metalli, perché sono falliti (di nuovo) i piani di Bhp su Anglo American

Il colosso minerario Bhp ha presentato una nuova offerta di acquisizione ad Anglo American: voleva cercare di fermarne la fusione con Teck (un'operazione da 50 miliardi di dollari), ma il tentativo è fallito. Tutti i dettagli.

Il gruppo minerario australiano Bhp ha detto di non voler presentare una nuova offerta per l’acquisizione di Anglo American, società attiva nello stesso settore ma con sede a Londra, dopo aver cercato di inserirsi nella fusione tra quest’ultima e la compagnia canadese Teck Resources. È la seconda volta in diciotto mesi che Bhp viene respinta dal consiglio di amministrazione di Anglo American: un primo tentativo di acquisizione da 49 miliardi di dollari, poi fallito, c’era infatti già stato nel maggio dell’anno scorso.

COS’È SUCCESSO TRA BHP, ANGLO AMERICAN E TECK RESOURCES

L’interesse di Bhp per Anglo American – manifestatosi, come detto, nella primavera del 2024 – era dovuto soprattutto ai progetti di quest’ultima sull’estrazione di rame in Cile e in Perù: il rame ha un’elevata conducibilità elettrica e viene considerato “il metallo dell’elettrificazione”, fondamentale per la transizione energetica. L’operazione tra le due compagnie è fallita principalmente perché Bhp voleva che Anglo American scorporasse subito le sue attività legate al platino e al carbone, meno redditizie: secondo Anglo American, però, si trattava di una proposta “molto complessa e poco attraente”.

Lo scorso settembre, Anglo American ha annunciato un accordo di fusione con la canadese Teck Resources: un’operazione da oltre 50 miliardi di dollari, la più grande nel settore minerario da più di un decennio, incentrata sempre sul rame. Già un altro colosso minerario, Glencore, aveva cercato di acquisire i progetti sul rame di Teck Resources, ma senza successo.

LA MOSSA DI BHP

Nel tentativo di impedire la fusione con Teck Resources prima del voto del 9 dicembre, nei giorni scorsi Bhp ha tentato il tutto per tutto, contattando il board di Anglo American. Le trattative non hanno dato frutti, però: in un comunicato, Bhp ha fatto sapere che “a seguito delle discussioni preliminari con il consiglio di amministrazione di Anglo American, Bhp conferma che non sta più prendendo in considerazione una fusione tra le due società”, sebbene “continui a ritenere che una fusione con Anglo American avrebbe avuto forti vantaggi strategici e creato un valore significativo per tutti gli stakeholder“.

Nella lista dei principali azionisti di Bhp compaiono BlackRock, Hsbc, Citigroup e JpMorgan. Il principale azionista di Anglo American è un ente legato allo stato sudafricano, Public Investment Corporation, seguito da BlackRock.

GLI ASSET SUL RAME DI ANGLO AMERICAN E TECK RESOURCES

Anglo American possiede il 44 per cento della miniera di rame di Collahausi e il 50,1 per cento di quelle di Los Bronces e di El Soldado, tutte in Cile. Possiede anche il 60 per cento della miniera di Quellaveco in Perù.

Teck Resources, invece, gestisce le miniere di rame di Highland Valley Copper in Canada (di proprietà al 100 per cento), di Antamina in Perù (22,5 per cento) e di Quebrada Blanca (60 per cento) e Carmen de Andacollo in Cile (90 per cento).

È probabile che la fusione tra le due società permetterà una gestione più efficiente delle miniere cilene di Quebrada Blanca e di Collahuasi, situate a una decina di chilometri di distanza.

Torna su