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I dazi di Trump agitano il mercato delle criptovalute

Il settore delle criptovalute si ricalibra dopo le decisioni di politica commerciale degli Stati Uniti. Il commento di Luke Nolan, Senior Research Associate di CoinShares.

Il 10 ottobre 2025 è avvenuta la più grande liquidazione nella storia delle criptovalute, con oltre 19 miliardi di dollari di posizioni cancellate in 24 ore, compresi almeno 16 miliardi di dollari in posizioni long. Lo shock è seguito all’annuncio del presidente Donald Trump di un dazio del 100% sulle importazioni cinesi e di nuovi controlli sulle esportazioni, una mossa politica che ha ribaltato la propensione al rischio in un mercato fortemente esposto alla leva finanziaria. Il Bitcoin è sceso oltre livelli chiave man mano che la liquidità diminuiva, e le liquidazioni forzate hanno poi accelerato il movimento.

Le liquidazioni si verificano quando i trader prendono in prestito fondi per aumentare la loro esposizione e le valutazioni si muovono contro di loro, costringendo le piattaforme di scambio a chiudere automaticamente tali posizioni per evitare ulteriori perdite. Quando molte di queste liquidazioni avvengono contemporaneamente, ogni vendita spinge il valore ancora più in basso, innescando ulteriore vendita forzata in un ciclo che si autoalimenta.

Questo episodio ha superato di gran lunga i record precedenti, interessando circa 1,6 milioni di conti, con una quota significativa concentrata su Hyperliquid. Il reset può essere doloroso, ma -allo stesso tempo – “ripulisce” le posizioni e spesso lascia una base più solida per la prossima fase di crescita, una volta che il contesto politico si stabilizza.

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