(Reuters, Alessandro Parodi, 15 ottobre 2025, 15:22 GMT+2, aggiornato 6 ore fa)
L’articolo in breve
- I socialisti francesi, dopo aver ottenuto la sospensione della riforma delle pensioni fino al 2027 dal premier Lecornu, mirano a inserire la tassa Zucman sui miliardari nel bilancio 2026 per tassare il 2% sul patrimonio oltre 100 milioni di euro.
- Lecornu ha evitato mozioni di sfiducia da estrema sinistra e destra con la concessione, ma il governo rischia su un bilancio che prevede 30 miliardi di euro in aumenti fiscali e tagli per ridurre il deficit dal 5,4% al 4,7% del PIL.
- Nonostante l’accordo sul bisogno di frenare il debito, persistono divisioni su come farlo, con il ministro Lescure aperto a negoziati per raggiungere il 3% entro il 2029, mentre i socialisti difendono servizi pubblici e i più poveri.
Cinque citazioni chiave
1. Lecornu ha annunciato la sospensione della riforma delle pensioni:
“Proporrò a novembre un emendamento alla legge sul finanziamento della sicurezza sociale per sospendere la riforma delle pensioni fino dopo le elezioni del 2027, sacrificando un lascito di Macron”.
2. Olivier Faure ha dichiarato l’impegno per la tassa Zucman:
“Nel dibattito imminente, noi della sinistra lavoreremo insieme per difendere la tassa Zucman, i servizi pubblici e per proteggere i più poveri, tassando il 2% sul patrimonio oltre 100 milioni di euro”.
3. Lecornu ha aperto a un prelievo eccezionale sulle grandi ricchezze:
“Nell’indirizzo al parlamento martedì, Lecornu ha detto che chiederà un prelievo eccezionale sulle grandi ricchezze, pur opponendosi alla tassa che colpirebbe lo 0,01% dei contribuenti”.
4. Roland Lescure ha ribadito l’obiettivo di ridurre il debito pubblico:
“Se vogliamo fermare l’aumento del debito pubblico in Francia, dobbiamo essere sotto il 3% entro il 2029; siamo aperti a qualsiasi negoziazione che porti alla cifra finale nel bilancio”.
5. Stewart Chau ha minimizzato l’impatto della sospensione pensionistica:
“La pensione non è necessariamente la prima preoccupazione rispetto a potere d’acquisto, sanità, accesso all’istruzione e disuguaglianze, anche se riaprirà il dibattito sul bilancio”.
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)