Leonardo perde terreno in Borsa: si raffreddano le trattative sul progetto spaziale europeo.
Dopo una scivolata in apertura di mercato del -2%, alle 14.30 il colosso dell’aerospazio e difesa italiano viaggia in ribasso di oltre mezzo punto percentuale: secondo quanto riportato da La Tribune, le trattative sulla proposta di fusione tra Airbus Space e Thales Alenia Space (67% di Thales e 33% di Leonardo) si sono arenate, con i consigli di amministrazione di Thales e Leonardo che avrebbero chiesto più tempo.
Da ormai un anno Airbus, Leonardo e Thales stanno cercando di unire le loro attività spaziali per creare una “Mbda spaziale”, un player di portata globale in grado di competere con i gruppi americani e cinesi.
Secondo alcune dichiarazioni del mese scorso, la sigla della “triplice alleanza satellitare” tra le tre aziende europee era attesa già entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di rendere esecutiva l’alleanza nell’arco di un biennio.
I consigli di amministrazione di Airbus, Thales e Leonardo si sono riuniti nel fine settimana per approvare la proposta di fusione delle loro attività satellitari. Tuttavia, i principali azionisti di Thales e Leonardo hanno chiesto più tempo per decidere, in base a quanto rivelato dal quotidiano francese.
“Potrebbe essere questione di giorni o settimane: i board stanno guardando i numeri, spero si faccia” ha dichiarato proprio oggi il ceo di Leonardo, Roberto Cingolani, a margine dell’inaugurazione della Space Smart Factory di Thales Alenia Space al Tecnopolo Tiburtino.
La neo società proposta rappresenterebbe un importante consolidamento nel settore spaziale europeo, con l’obiettivo di rafforzare la posizione delle aziende di fronte alla crescente concorrenza globale.
Tutti i dettagli.
IN ARRIVO UN GIGANTE SATELLITARE EUROPEO PER COMPETERE CON STARLINK E NON SOLO
Era dicembre 2024 quando Reuters ha svelato il “Project Bromo”, dal nome di un vulcano indonesiano, volto a creare un campione europeo nel settore dei satelliti, sul modello di Mbda, il consorzio missilistico europeo formato da Airbus e Bae Systems (37,5% ciascuno) con Leonardo al 25%.
Le pesanti perdite interne e la concorrenza di Starlink, il servizio di Internet satellitare di SpaceX di Elon Musk, hanno portato i due maggiori attori europei, Airbus e Thales Alenia Space, a considerare di mettere in comune le attività satellitari in una nuova impresa così da competere con i giganti americani e cinesi. In questo scenario si inserisce anche l’italiana Leonardo, dal momento che con la francese Thales sono già alleate nella space alliance con le joint-venture Thales Alenia Space (67% di Thales e 33% di Leonardo) e Telespazio (67% di Leonardo e 33% di Thales).
A fine marzo, riferiva La Tribune, Airbus, Thales e Leonardo hanno presentato alla Commissione europea un piano preliminare di consolidamento per unire le loro risorse spaziali in un’unica società.
Secondo la stampa francese, a settembre il progetto ha ripreso slancio: Les Echos riportava che le tre aziende erano vicine alla firma di una lettera d’intenti (LOI), che dettaglierà il contributo delle rispettive divisioni spaziali alla futura joint venture. Il documento segnerebbe il passaggio dagli studi preliminari a un progetto vincolante, con l’obiettivo di completarlo entro l’inverno e presentarlo alle autorità antitrust nel 2026, per affrontare la concorrenza globale di SpaceX e delle altre grandi realtà internazionali.
LO STALLO DOPO I CDA
Dunque se lo scorso mese l’operazione ha subito prima una forte accelerazione, è arrivata poi una frenata. Secondo fonti concordanti, i tre consigli di amministrazione dei tre gruppi si sono riuniti alla fine della settimana con l’intenzione di ratificare questo progetto e successivamente firmare un Memorandum d’Intesa (MoU) per impegnarsi a portarlo a termine. In base a quanto riporta La Tribune, i consigli di amministrazione di Leonardo e Thales hanno chiesto un po’ più di tempo per impegnarsi formalmente in questa operazione, mentre le discussioni sono state finora non vincolanti. Il consiglio di amministrazione di Airbus, d’altra parte, era pronto ad “accordarsi”.
Un accordo quadro richiederà alcune settimane, secondo quanto ha affermato una fonte vicina al dossier a Reuters. Le parti stanno ancora valutando alcuni punti chiave dell’alleanza e i consigli di amministrazione delle tre società dovranno discuterne, ha aggiunto la fonte.
QUANTO VALGONO THALES ALENIA SPACE, TELESPAZIO, AIRBUS SPACE SYSTEMS, AIRBUS INTELLIGENCE E LEONARDO SPAZIO
Secondo La Tribune, il nodo centrale riguarda la ripartizione del lavoro tra le tre aziende aerospaziali.
Nello specifico, i tre principali gruppi europei che desiderano fondere queste attività in un’unica entità, detenuta pariteticamente, dovranno concordare la valutazione di cinque società: Thales Alenia Space, Telespazio, Airbus Space Systems, Airbus Intelligence e, infine, le attività spaziali di Leonardo, sottolinea il quotidiano francese.
In base a quanto riportato da Reuters citando fonti vicine al dossier, l’esatta quotazione della nuova impresa spaziale è ancora in fase di negoziazione e la proprietà dell’iniziativa potrebbe essere suddivisa approssimativamente in tre parti uguali. Il valore della nuova impresa satellitare, pari a circa 10 miliardi di euro, riflette un fatturato complessivo di 6-6,5 miliardi di euro delle unità e dei concorrenti del settore, che quotano a 1,5-3 volte il fatturato.
D’altronde, un top manager di Airbus aveva dichiarato il mese scorso al Corriere della Sera che “Siamo sulla buona strada, ma ci sono ancora diversi aspetti da chiarire prima di fare un passo così grande”. E tra questi aspetti rientra senz’altro la valutazione degli asset, i dettagli sulla proprietà e la governance della nuova società.
LE PAROLE DEL NUMERO UNO DI LEONARDO
Da parte sua l’ad di Leonardo ha spiegato che “sono processi molto complessi, abbiamo lavorato sulla governance, abbiamo trovato un accordo su tutto, poi ci sono i board dove ci sono componenti che rappresentano gli Stati che fanno valutazioni solo sulla tecnologia e sul business ma anche delle questioni nazionali” aggiungendo di aver già fatto una informativa al consiglio di amministrazione di Leonardo e di essere pronto a convocare un cda straordinario per il via libera quanto tutti gli elementi saranno definiti.
Nelle prossime settimane sarà quindi decisivo il passo degli azionisti e dei consigli di amministrazione: solo una chiara definizione delle quote e delle responsabilità potrà trasformare la triplice alleanza satellitare in un competitor globale.