Stipendi stellari per l’Agenzia spaziale italiana (Asi), ma bilancio in rosso.
Tra i primi atti della nuova governance dell’Agenzia presieduta da Teodoro Valente spicca l’aumento delle retribuzioni dei vertici, con importi che in alcuni casi superano i tetti massimi previsti per i dirigenti pubblici, come già emerso nei mesi scorsi e riportato anche da Startmag.
Una scelta che non passa inosservata, soprattutto perché arriva mentre l’ente affronta un quadro finanziario complesso, segnato da tagli ai fondi statali e da un disavanzo di oltre 2 miliardi di euro.
Tutti i dettagli.
COSA PREVEDE LA PRIMA VARIAZIONE DI BILANCIO PER L’ASI
La prima variazione di bilancio 2025, approvata dal Consiglio di amministrazione lo scorso 6 marzo, fotografa infatti un aumento delle entrate per 103,6 milioni nell’anno in corso, compensato però da riduzioni nei due esercizi successivi. Il saldo positivo sul triennio (circa 51 milioni) non basta a mutare la sostanza: il deficit resta coperto grazie all’avanzo di amministrazione vincolato presunto 2024 per 2 miliardi di euro circa e con l’avanzo libero presunto per 16 milioni di euro che sarà utilizzabile solo dopo il definitivo accertamento che avverrà con l’approvazione del conto consuntivo 2024.
IL GOVERNO HA RIDOTTO IL FONDO PER IL FINANZIAMENTO
Come spiega la relazione di bilancio, con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 20 ottobre 2024, è stata definita l’assegnazione del Fondo per il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana per l’esercizio 2024 e per le annualità 2025 e 2026, tenuto conto del taglio del 5% previsto dalla legge di bilancio 2024, così dettagliata: a) l’assegnazione ordinaria da destinare alla copertura delle spese di funzionamento e gestione dell’Asi è pari a 84,5 milioni di euro, l’assegnazione dei fondi per il finanziamento delle attività dell’Asi nello svolgimento dei programmi di collaborazione con l’Esa, quale contribuzione annuale per la partecipazione italiana ai programmi dell’Agenzia spaziale europea e per i programmi spaziali nazionali di rilevanza strategica realizzati in collaborazione con Esa è pari ad 389,5 milioni di euro.
La legge 30 dicembre 2024, n. 207, recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, prevede un ulteriore taglio del 5% sul Fondo da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento dell’Asi.
Nella sostanza, al taglio del 5% già previsto con Legge di Bilancio 2024 – che ha portato il Fondo per il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana da 499 milioni a 474 milioni di euro, si aggiunge un ulteriore taglio di 23,7 milioni che ha portato il Fondo per il finanziamento dell’Asi a 450,3 milioni per il 2025 e anni seguenti.
LA PROPOSTA DELL’ASI PER AUMENTARE LA QUOTA PER IL FUNZIONAMENTO INTERNO DELL’AGENZIA
Tuttavia, l’Asi ha proposto all’Ufficio per le politiche spaziali e aerospaziali (Uspa) “l’assorbimento del taglio attraverso la riduzione della quota destinata allo svolgimento dei programmi in collaborazione con l’Esa e il contestuale aumento della quota da destinare al funzionamento dell’Agenzia già in significativa criticità, secondo lo schema riepilogativo sotto riportato”:
Le minori entrate sono coperte mediante la diminuzione dello stanziamento del capitolo “Trasferimenti correnti al Resto del Mondo – Contribuzione ESA”, della Funzione Obiettivo “Basic Activities” per la quota Esa. Dalle attuali previsioni di spesa fornite dall’Esa, nonostante la riduzione restano ancora ampi margini di copertura della contribuzione italiana sia per l’anno 2025 che per l’anno 2026, sottolinea la nota di bilancio.
L’AUMENTO DEGLI STIPENDI PER I VERTICI
Sul fronte delle spese, tra le decisioni di maggiore impatto figura l’aumento delle retribuzioni dei vertici, che in alcuni casi superano il tetto previsto per i dirigenti pubblici, come già ampiamente descritto in un precedente articolo di Startmag.
LA VARIAZIONE PER PROGRAMMI STRATEGICI
Parallelamente, la variazione finanzia voci strategiche: 130 milioni di euro per la partecipazione italiana al programma Nasa Artemis “Moon to Mars”, fondi aggiuntivi per le basi di Malindi e Matera, nonché risorse destinate a programmi scientifici come PLATO, ARIEL e Rosalind Franklin. Una variazione è finalizzata al finanziamento del servizio di lancio del satellite della costellazione Cosmo-SkyMed seconda generazione.
Non mancano investimenti in tecnologie emergenti, tra cui il bando “Lunar Beacon” e lo sviluppo di un orologio ottico trasportabile.
In conclusione, il risultato è un bilancio che, pur ampliando il portafoglio di progetti strategici e scientifici, si caratterizza per un equilibrio precario: più spazio alle spese interne, meno contributi internazionali e una governance che si ritaglia stipendi oltre i limiti della pubblica amministrazione.







