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Cosmo Skymed

Ucraina, perché il sistema Cosmo-SkyMed fa la differenza

Le immagini satellitari rafforzano in modo significativo le capacità dell'esercito ucraino. In questo scenario contribuisce Cosmo-SkyMed, la costellazione di satelliti radar per l’osservazione della Terra gestita dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal Ministero della Difesa

 

La guerra in Ucraina è l’ultima dimostrazione del ruolo delle immagini satellitari: queste rafforzano in modo significativo le capacità dell’esercito ucraino quando si tratta di acquisire consapevolezza della situazione.

“Le operazioni che sta conducendo l’esercito di Kiev sono consentite anche, se non soprattutto, grazie al supporto intelligente fornito dal mondo occidentale, che spesso fa ricorso a sistemi satellitari o a sistemi aerei”, spiega al Corriere della sera il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore della Difesa italiana.

In questo scenario si inserisce Cosmo-SkyMed, la costellazione di satelliti radar per l’osservazione della Terra gestita dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal Ministero della Difesa. “Noi abbiamo un sistema che si chiama Cosmo-SkyMed e ottiene immagini radar della superficie del terreno con una definizione molto interessante”, prosegue Camporini. “Il numero è chiaramente soggetto a norme di riservatezza, ma diciamo che si vedono molte cose, anche molto piccole”.

I suoi satelliti sono occhi in grado di scrutare la Terra dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, con ogni condizione meteo. Contribuiscono a prevedere frane e alluvioni, a coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi, a controllare dall’alto le aree di crisi. Il sistema si basa su una costellazione di satelliti dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) che lavorano in banda X (in grado, quindi, di vedere attraverso le nuvole e in assenza di luce solare).

Tutti i dettagli.

COS’È LA COSTELLAZIONE COSMO-SKYMED

Il sistema di satelliti di osservazione della Terra Cosmo-SkyMed è il primo a essere nato per scopi duali, civili e militari, in grado di osservare il nostro pianeta sia di giorno che di notte, in ogni condizione meteo.

A seguito del lancio del primo satellite della costellazione il 7 giugno 2007, il sistema Cosmo-SkyMed ha raggiunto il completamento il 5 novembre 2010 (il 6/11 in Italia) con il lancio del quarto ed ultimo satellite, dalla base statunitense di Vanderberg, in California.

LA SECONDA GENERAZIONE

Il 18 gennaio 2021 Cosmo-SkyMed Seconda Generazione è diventato operativo con il primo di quattro satelliti previsti, ed è andato ad affiancare i quattro di prima generazione. Lo scorso anche il secondo satellite Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione (Csg) è diventato operativo rafforzando ancora di più il consolidato ruolo e il contributo dell’Italia nel campo dell’Osservazione della Terra.

Il programma CSG (Cosmo Skymed Seconda Generazione) a 2 satelliti (PFM / FM2) è stato finanziato, con risorse della Difesa e dell’Asi, allo scopo di dotare il comparto dell’istruzione/ricerca e quello militare di un nuovo sistema per l’osservazione della Terra, ormai in fase conclusiva. Nel prossimo futuro i satelliti di prima generazione saranno deorbitati man mano che gli altri di nuova generazione saranno inseriti in orbita.

Con le innovazioni della seconda generazione, Cosmo-SkyMed diventa il primo sistema spaziale Sar (Synthetic Aperture Radar) al mondo. In grado cioè di acquisire simultaneamente due immagini di due aree a centinaia di chilometri di distanza tra loro e quindi di servire due richieste che sarebbero state in conflitto per qualsiasi altro sistema satellitare.

“Vede attraverso le nuvole perché è un sistema Sar, cioè un radar ad apertura sintetica, una tecnologia non nuovissima, impiegata da tanti anni: ci sono immagini radar che si susseguono man mano che i satelliti si spostano e vengono integrate l’una con l’altra in modo tale da avere una visione globale”, chiarisce il generale Camporini. “Invece di avere un’antenna da 50 centimetri, è come averne una da 500 chilometri: è una tecnologia molto smart che in Italia è stata sviluppata con molta attenzione”.

LE FUNZIONI

I dati acquisiti dal satellite Csg2 sono messi a disposizione degli utenti dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero della Difesa.

Per l’Asi, l’elevata agilità del sistema, combinata con un salto generazionale in termini tecnologici, consente un ampliamento considerevole delle possibili applicazioni che includono la sicurezza e la sorveglianza di territori e la prevenzione e analisi di eventi calamitosi dovuti a cause naturali o antropiche.

“È un sistema nazionale particolarmente performante, migliore di altri sistemi europei, e devo dire che i risultati finora ottenuti sono stati molto efficaci”, afferma Camporini al Corriere. “Di satelliti da ricognizione in volo ce ne sono tanti, di vari Paesi, con varie capacità sia nel campo dell’ottico sia nel campo delle varie bande di frequenza. Un sistema come il nostro ha soprattutto la capacità di generare immagini di notte, e questo lo rende un sistema h 24”.

IL CONTRIBUTO DI THALES ALENIA SPACE

Fondamentale il contributo dell’industria nazionale, con il gruppo Leonardo, allo sviluppo di questa infrastruttura strategica.

In particolare Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) è responsabile della progettazione e lo sviluppo dei quattro satelliti CSG e della progettazione del sistema end-to-end, dell’integrazione e della messa in servizio.

I due nuovi satelliti, prodotti da TAS, completeranno la costellazione e la piena capacità operativa dei servizi di osservazione radar.

E QUELLO DI TELESPAZIO

Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%) è responsabile del Segmento di Terra. Inclusi gli aspetti della sicurezza, e della fornitura dei servizi di logistica integrata e delle operazioni.

COSA FA E-GEOS (TELESPAZIO-ASI)

La costellazione Cosmo-SkyMed è in grado di acquisire fino a 1800 immagini al giorno che Leonardo, tramite e-Geos riceve, elabora e commercializza in tutto il mondo.

E-Geos, società costituita da Telespazio (80%) e Asi (20%), è responsabile infatti della commercializzazione dei prodotti e servizi Cosmo-SkyMed.

COSA FORNISCE LEONARDO AL PROGRAMMA COSMO-SKYMED

Infine, Leonardo contribuisce al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica.

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